martedì 13 febbraio 2018

La vittoria (importante) e qualche spiraglio di luce da verificare: Inter - Bologna 2-1

Nella foto (fonte: Borja Valero - Twitter): Borja Valero festeggia Rafinha Alcantara e Yann Karamoh, i due giocatori protagonisti nell'azione della rete decisiva contro il Bologna nell'ultimo turno di campionato.

L’abitudine ormai pluriennale di scrivere e discutere di Inter in rete, mi ha confermato la validità profonda di una affermazione di Goethe, che ho da sempre condiviso: si può discutere davvero solo tra persone che esprimono interpretazioni diverse muovendo però dalla stessa scala di valori.

Se invece c’è una non sintonia di fondo, il confronto da dialettico diventa muscolare,  l’incomprensione tra le parti aumenta e la radicalizzazione delle posizioni è inevitabile.

Nel suo piccolo, il calcio non sfugge a questa regola.

Si può discutere costruttivamente di un giocatore di una partita, di un andamento in campionato solo tra persone che considerano il calcio nello stesso modo, fondamentalmente.

Fabio per esempio è bravissimo, sicuramente se dovessimo vedere quali delle nostre due divergenti interpretazioni del calcio è più ‘popolare’, il rapporto sarebbe di 100 a 1 in suo favore.

Però io continuo a pensare che il calcio si compone di due fasi.

In una partita equilibrata tu hai la palla per circa il 50% del tempo, l’avversario per l’altro 50%.

Sicuramente quello che tu (tu singolo e tu squadra) fai quando hai il possesso palla è fondamentale.

Ma altrettanto lo è quello che tu singolo e squadra fate quando la palla l’ha l’avversario.

Quindi per giudicare una squadra, una partita, un giocatore è necessario considerare come una squadra fa le due fasi, come le fa ogni singolo giocatore nel contesto in cui agisce e per quante partite si riesce a far funzionare un complesso impostato in un determinato modo (o per quante partite un giocatore fornisce un certo rendimento).

I casi di giocatori che hanno iniziato benissimo e poi si sono persi sono migliaia. Come accade per il contrario.

La stessa cosa vale per le squadre.

Questo non significa ovviamente che dopo un match non si debba dire: Tizio oggi è stato splendido oppure Caio ha fatto male (meglio che un tifoso non dica che ha fatto schifo o è una... m… a, e questo non per moralismo).

Si deve anche cercare di capire perché X è stato splendido (o insufficiente), come sono stati schierati i compagni e che lavoro hanno fatto, per consentirgli di essere splendido (o per farne emergere i limiti) e soprattutto se questo schieramento/atteggiamento tattico può funzionare nel tempo, anche contro squadre molto più forti, nel caso attuale, del Bologna, o comunque con caratteristiche diverse.

Questo è un compito molto più complesso che insieme a tanti altri altrettanto complessi, spetta a un allenatore, non per caso.

Io tifoso posso distruggere Brozo, se non mi è piaciuto, ma magari il  mister sulla scorta di ciò che vede e della complessità delle situazioni da analizzare (e delle disponibilità in rosa), la volta dopo mi ripropone Brozo.

Anche se non è il caso di questa situazione perché il croato, grazie agli insulti dei tifosi, si è autoeliminato (Spalletti dixit, rispondendo con ironia).

Il discorso vale per tanti nostri giocatori (tutti di buona quotazione eh, quasi tutti nazionali).

E, a proposito, certo che gli spettatori, in quanto paganti, hanno il diritto di fischiare e disapprovare.

Non è in discussione questo, ma piuttosto se la cosa sia conveniente, sempre dal punto di vista di chi in teoria dovrebbe sostenere e incitare squadra e giocatori.

Secondo noi tifosi di volta in volta D’Ambrosio, Miranda, e poi tutti gli altri (per alcuni anche Handa e Icardi) non dovrebbero più calpestare il prato di San Siro.

Invece Cancelo, Rafa, Karamoh non è che hanno solo giocato bene 2-3 partite o addirittura uno scampolo di partita: no, loro sono la luce del futuro.

Intendiamoci:

  1. Cancelo per conto mio è un terzino di sicuro livello, che potrà diventare anche di primissima fascia quando avrà bloccato Insigne, Mandzukic e qualche altro di quel valore. Ripetutamente. Per il momento è il terzino più tecnico che noi abbiamo, non so se sia già il terzino di maggior rendimento.
  2. Rafa: ha sicuramente dei piedi importanti e per quello che ho visto, ha anche una garra, una personalità che può essere fondamentale in questa squadra. Al momento ha anche dei limiti: dopo una decina di partite giocate in modo importante o decisivo potremo sciogliere ogni dubbio.
  3. Karamoh non si discute: pur giovanissimo ha quella capacità di ‘strappare’ (e sembra anche di vedere la porta) che invocavamo da anni. Ha anche lunghi periodi di eclissi, per cui al momento  va bene puntare sulle sue doti dirompenti se abbiamo la possibilità di costruirgli attorno un equilibrio di squadra.

E ritorniamo al solito discorso senza il quale non si può parlare di calcio, ma si discute di un altro sport.

Possono giocare insieme Karamoh, Icardi, Perisic (come ala), Rafa e in mezzo Borja e Vecino, con Cancelo terzino?

Io non lo escludo, se la squadra riesce a pressare alta, stando cortissima in avanti (ma attenzione che ci sono anche gli avversari, che magari vogliono fare lo stesso, oppure ripartire per sorprenderti) e magari avendo dietro un Miranda meno svagato che nell’ultima prestazione.

Ma il problema è: ammesso che ci si riesca, lo si potrà fare contro tutte le squadre? E, soprattutto, per tutta la partita?

Quando chi deve correre di più va in debito d’ossigeno o chi è più tecnico perde lucidità per la fatica, che succederà?

Uno dice: il calcio è semplice, prendo 11 figurine molto brave, le metto dentro, dò spettacolo e vinco  sempre.

No, non funziona così.

Vogliamo fare un esempio?

Per schierare Karamoh, Spalletti ha rivoluzionato tutto lo schieramento della squadra.

Intanto aveva una punta come Eder che corre il triplo di Icardi.

Poi ha messo dietro le due punte (Karamoh - Eder, che giocavano larghi) un trequartista dalle straordinarie doti dinamiche (che per inciso ha anche fatto l’assist del primo gol, ne ha mancato un altro di testa perché non è il suo forte e, sfinito, dopo molta corsa e molti errori, è uscito distrutto dai fischi).

Poi ha tolto Persic dalla posizione di punta esterna e lo ha impiegato come centrocampista di sinistra, all’interno del campo, realizzando cosi una diga centrale di ben 3 uomini.

Infine ha chiesto a Vecino di tenere la posizione, senza avventure, per coprire la zona di Karamoh e Cancelo.

Una vera rivoluzione tattica e di gioco, realizzata per consentire con nuovi equilibri lo sfruttamento delle doti di Eder e Karamoh (casualmente gli autori dei due gol).

E teniamo conto anche del fatto che a loro mancava il giocatore più insidioso, Verdi.

A me sembra comunque che si possa dire una cosa: il mister ha lavorato nel tempo sul giocatore e con la squadra per creare le condizioni per le quali l’impiego del francese potesse essere in certe situazioni, un upgrade e non un limite per la squadra stessa.

Detto questo, l’Inter ha vinto ed è importantissimo.

Ma non è che  abbia fornito una prestazione radicalmente diversa e migliore rispetto al recente  passato.

Ha corso dei rischi, ha creato relativamente poche occasioni da gol, ha chiuso il primo tempo sull’1-1 e ha vinto il match su una prodezza individuale.

Voglio dire che questa soluzione si è rivelata interessante, ma non è detto che sia risolutiva e intoccabile.

Teniamo presente tra l’altro che la soluzione con Rafa al posto di Brozo è durata dieci minuti (dal 58’ al 68’ quando il Bologna è rimasto in dieci).

Solo 4 minuti dopo, pur essendo in vantaggio di un uomo, Karamoh è stato sostituito non da un giocatore offensivo (Candreva o Pinamonti) ma da Gagliardini.

Teniamo anche presente che il Bologna veniva da uno score di 7 punti nelle ultime nove partite.

Questi ragionamenti non sono certo fatti per smorzare gli entusiasmi: perché entusiasmo convinzione e autostima sono forse le qualità di cui  al momento abbiamo maggiore necessità.

Voglio solo dire che tutte le soluzioni testate in questa partita dovranno essere sottoposte alla verifica delle prossime gare e che probabilmente non rivedremo da subito la stessa squadra che ha giocato inizialmente contro il Bologna.

LA PARTITA

Spalletti presenta un formazione inedita, concedendo un turno di riposo a Candreva e dovendo scontare l’assenza di Icardi.

Inedito è anche l’atteggiamento tattico.

Come già detto, la squadra si presenta con un modulo a geometrie variabili.

Gli uomini che giocano, relativamente, di posizione sono solo sei: i quattro difensori e i centrocampisti Borja e Vecino.

I movimenti degli altri (tutti molto dinamici) determinano di volta in volta la disposizione in campo.

La base è un 4312 con le punte larghe a creare lo spazio perché si inserisca Brozovic: invece quando in fase di attacco Brozo si sovrappone a destra, Eder occupa il ruolo di punta centrale e Perisic fa il quarto di sinistra (il primo gol viene così e poco dopo Brozo ha un’altra occasione, di testa).

Fondamentale il movimento di Eder che riesce ad attaccare, ma anche a rientrare centralmente o a disturbare il loro terzino di destra in fase di ripartenza.

Ma fondamentale è soprattutto la sincronia dei movimenti compensativi di Brozo stesso, Eder e Perisic, mentre Karamoh ha il compito di spaccare sulla destra e Vecino gli guarda le spalle (dietro, il centrale di destra è lo strapotente Skriniar che, oltre a fare il suo, in caso di necessità può uscire sull’avversario di sinistra).

L’Inter parte forte e al 2’ è già in vantaggio: Karamoh si invola, serve sulla corsa Brozo, che proprio dalla linea di fondo appoggia all’indietro per Eder. Splendido l’anticipo dell’italo-brasiliano che infila di precisione.

L’Inter continua a premere e a mostrare vivacità. Al 10’ è Cancelo a sovrapporsi e a pescare in mezzo il taglio di Brozo, che però di testa manda a lato.

A questo punto purtroppo la squadra pare fermarsi. La manovra perde di fluidità, i rientri e le coperture preventive non sono più tempestivi ed efficaci e si ritorna alle condizioni delle ultime partite.

Dopo un periodo di grigiore generale, il Bologna si fa pericoloso e Masina mette una palla gol invitante sulla testa di Palacio.

Per fortuna Handa con un grande intervento sventa.

Ma il gol è solo rimandato di un minuto: Palacio sfrutta un errore di Miranda e trafigge Handa (24’).

Ancora una volta è letale la flessione di ritmo e di intensità.

Poi sale al proscenio Perisic, che al 30’ chiude bene con un ottimo rientro su Dzemaili, al 33 e al 34’ si presenta in area ma conclude debolmente, al 37’ stoppa un pericoloso contropiede dei petroniani.

Non succede altro di rilevante sino alla fine del tempo.

Di fatto, dopo l’occasione mancata da Brozo al 10’ non abbiamo costruito più nulla e viceversa abbiamo lasciato troppo al Bologna.

Nell’intervallo il cambio (forzato?) di Miranda con Lisandro.

Partiamo ancora forte: al 2’ sugli sviluppi di un angolo D’Ambrosio colpisce di testa la traversa.

Poco dopo però è ancora Dzemaili a servire Poli che costringe Handa a un grande intervento.

Poi due buone occasioni per l’Inter, con Perisic che di testa manda alto e Brozo, che calcia male sul secondo palo.

Entra Rafinha per Brozo e dopo 4 minuti l’Inter ritorna in vantaggio: bello scambio Karamoh-Rafa, incredibile gioco di prestigio del francese che passandosi la palla da un piede all’altro, in velocità, taglia fuori il difensore e conclude con una splendida rasoiata imprendibile.

Il Bologna sembra disorientato, Mbaye commette un fallo di frustrazione  e subito dopo ancora Karamoh si presenta davanti al portiere.

Tuttavia la partita non è chiusa.

Al 67’ grande azione Palacio - Falletti con il neo entrato che manca di un soffio il bersaglio.

Di fatto la partita sembra chiuderla il nervosismo di Mbaye che con un secondo intervento durissimo nel giro di  5 minuti, costringe i suoi a continuare in 10 uomini.

Spalletti allora sostituisce Karamoh con Gagliardini. La scelta suscita perplessità, perché c’è in campo Perisic palesemente menomato. E’ probabile  però che  in questa fase il croato, per il mister, può  assicurare un maggior contributo alla gestione della fase conclusiva del match.

E infatti i pericoli non mancano:
  • Al 76’ Dzemaili salta netto Lisandro, ma Falletti non sfrutta la grande occasione.
  • Al 78’ D’Ambrosio è costretto a un fallo da dietro su Di Francesco, con relativa ammonizione.
  • All’84’ il Bologna reclama un rigore per un braccio di D’Ambrosio, non sanzionato dopo le immagini del VAR (sarebbe stato il colmo concedere questo rigore dopo che ne erano stati negati a noi 2 ben più solari…).
  • All’86’ Palacio da solo calcia a colpo sicuro, ma Handa respinge di piede.
  • Dopo l’espulsione di Masina, la partita termina: ma il Bologna, in 10, nel finale ci ha fatto ancora soffrire.

La nostra squadra sembra produrre buone fiammate, ma dopo essere andata in vantaggio si ferma. 

Nelle recenti partite lo stop ha procurato danni enormi in fatto di punti in classifica, in questa situazione per fortuna ci sono stati solo spaventi.

Complessivamente è stata prodotta qualche azione offensiva in più rispetto alle ultime prestazioni, ma è mancata la continuità e per lunghi periodi siamo stati abbastanza in difficoltà contro una squadra non trascendentale, spuntata in attacco e per quasi mezz’ora in 10 uomini.

I dati statistici sembrano confermare qualche progresso ma anche il sostanziale equilibrio che ha contraddistinto il match.

Anzitutto ci sono due considerazioni che reputo positive: il Bologna ha avuto più possesso (52 a 48%) e noi abbiamo corso di più 116,9 km contro 115,1, anche se la velocità media loro è stata leggermente superiore).

Altri dati confermano l’equilibrio: i tiri nello specchio della porta (6 a 5 per noi) le parate (3 di Handa 2 di Mirante, ma poi c’è il nostro palo).

Le parate decisive (2 di Handa, 1 di Mirante).

Per il resto poche notazioni interessanti, se non quelle relative a Brozo (quello che è… un lavativo): Brozo è il giocatore che ha corso di più tra tutti i protagonisti e a una velocità media superiore. Ha perso 7 palloni, ma Karamoh, per esempio, ne ha persi 8. E’ primo nella graduatoria degli assist insieme a Eder e D’Ambrosio.

VALUTAZIONI SINTETICHE

Handanovic: almeno due volte è provvidenziale. Sul gol per me non ha colpa. 7

Cancelo: tiene bene la posizione, chiude qualche volta in diagonale e si sovrappone con efficacia. 7-

Skriniar: un gigante, come sempre. 7

Miranda: si dovrebbe sapere se il malanno è reale, l’entità dello stesso e quanto possa aver inciso sull’erroraccio che ha dato una svolta alla partita. Comunque prova non sufficiente. 5

D’Ambrosio: sostanza, personalità, garra. In questa rosa difensore imprescindibile. 7-

Vecino: si sacrifica in un gioco di posizione e di copertura che gli nega visibilità, ma l’utilità del suo lavoro è fuori discussione. 6.5

Borja: primo tempo buono, poi cala. Sembra in progresso rispetto alle ultime prestazioni. 6+

Perisic: grande lavoro di copertura in un ruolo a cui non è abituato, quando si presenta davanti però non è lucido e fallisce qualche conclusione. Dopo l’infortunio mostra spirito di sacrificio e attaccamento alla maglia. 6+

Karamoh: spacca la partita tre volte (in un’occasione poteva concludere meglio). Con ogni evidenza si tratta di un talento da sfruttare al meglio e far crescere contemporaneamente. Importante oggi e speriamo importantissimo in futuro, quando le pause (sue e della squadra) saranno meno numerose. 7.5

Brozovic: di lui abbiamo già parlato diffusamente. La sua prova (cifre alla mano) è stato tutt’altro che disastrosa. Se anche lo fosse stata, avrebbe meritato non una stroncatura, ma un incoraggiamento (nel suo ruolo abbiamo solo Rafa, di dubbia tenuta fisica, e… Borja). 6

Eder: insultato da molti a lungo (ho letto persino di qualcuno che voleva stracciare la tessera se gli rinnovavano), ogni volta che viene chiamato in causa, meglio se nel suo ruolo, fa il suo dovere e spesso segna. Non è un fenomeno, ma un giocatore molto utile si. 7

Lisandro: non un buon inizio, ma concediamogli qualche attenuante. 5.5

Rafinha: l’ho studiato attentamente. Se recupera al 100% la condizione, può essere l’uomo squadra tanto atteso, perché ha un’ attitudine a spronare i compagni e quindi una personalità notevole. Tecnicamente non si discute. Deve ovviamente migliorare sul piano del ritmo. 6.5

Gagliardini: gioca poco più di 20 minuti e si piazza a fare filtro. L’importante è che non sia il prossimo bersaglio nel tiro a segno ad eliminazione dei giocatori da parte del tifo più… appassionato. sv

Spalletti: sbagliava quando non faceva giocare Karamoh, ora ha sbagliato a metterlo troppo in ritardo. Non sa vedere il rendimento effettivo dei giocatori e fa scelte alla  c... o. Andrebbe sostituito con un tifoso competente. Però lui è lì e se la gioca per l’obiettivo finale con una squadra dalla quale vorremmo cacciare almeno 10-12 esponenti. 7

Luciano Da Vite

57 commenti:

  1. Analisi tattica perfetta Luciano. Come te penso che questa rivoluzione, diciamo così, vada verificata partita dopo partita e già (nel caso, cioè se riproposta) a partire dal prossimo match dove, sebbene non sia solito "pretendere", vogliamo tutti quanti assolutamente di nuovo tre punti. Condivido le considerazioni su Brozo... Un giocatore che mi fa arrabbiare ma non perché io lo consideri lavativo, ma perché lo considero bravo e vorrei che sbocciasse definitivamente.

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  2. al posto di Verdi ha giocato Difrancesco che corre e copre il doppio.
    Ma Verdi ci avrebbe creato, io credo almeno potenzialmente, più problemi.
    Per causa nostra, perché, oggi (anzi avantieri)non siamo in grado di sfruttare le nostre qualità mettendo pressione agli avversari, a cui lasciamo troppo campo e troppo tempo. Se, come auspichiamo, si ritrovasse l'autostima, una partita come quella di domenica, 9 su 10, comporterebbe meno sofferenze...

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  3. Amstar, però se non ricordo male (come è...probabile) all'andata Verdi e Di Francesco hanno giocato insieme

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    1. Si, ma quelli sono i ruoli, hanno cambiato qualcosa a centrocampo con dzemaili. Uno dei 2 esterni offensivi, che coprono tanto, avrebbe lasciato spazio a Verdi. In altre partite hanno lasciato fuori un esterno per Palacio-Destro, contro di noi no, perché, oggi, soffriamo la pressione fisica sui portatori di palla, costruiamo poco...abbiamo "vuoti". Quindi l'ideale non è più, come nel girone di andata, 2 linee difensive strette ma pressione aggressiva alta...solo la Spal iniziò puntando sulla difesa, il Crotone ed il Bologna no. Chiaro che un giocatore più tecnico e più offensivo da e toglie...bisognerebbe capire se, in un dato contesto, sia più il "dare" o il "togliere". Un bologna in serie positiva o ad inizio campionato, forse, in casa, rischia l'offensivo; un Bologna in serie negativa, a S.Siro, più l'aggressività...se poi noi la subiamo è fatta. Domenica la mia "convinzione" di vincere era più statistica (i grandi numeri, dopo 8 partite...) che razionale.

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  4. Sono contento che Luciano ( ed anche altri a dire il vero) non veda in Brozo l’inizio dei nostri mali. I tifosi di S. Siro hanno fatto una cavolata a fischiarlo, perché Brozo si è sacrificato in un ruolo che non è il suo ed era partito anche molto bene. Il ragazzo è già mentalmente fragile e una bordata di fischi non l’ha certo aiutato.

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  5. Sono passati tre anni dalla prima partita di Brozovic all'Inter: coppa Italia contro il Napoli, quando perdemmo per il gol di Higuain dopo una rimessa laterale in cui fummo particolarmente ingenui. Sembrava dorado di geometrie e personalità fino a quel momento sconosciute. Tre anni dopo è o è diventato o ci appare come la personificazione dell'anarchia e del disordine. I tifosi hanno diritto di fischiare e criticare perché... che gli vuoi fare? Gli strappi il biglietto? Non si può. Ma si giudicano da soli, per me. Partono tutti forte (Kovacic, Jovetic, ora Rafinha...) e poi pufff

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  6. Carenza di personalità o società assente che non ti consente di migliorare?

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  7. Forse i fischi di San Siro erano non tanto contro Brozovic quanto a favore di Rafinha. Il pubblico aspettava di vedere il brasiliano. Non ci fosse stato Rafinha in panchina, Brozo non l'avrebbero fischiato così

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  8. L'analisi di Luciano è ottima e puo essere per la maggior parte condivisibile. Faccio notare che però il mio discorso sull'equilibrio si basa sulle nostre ultime prestazioni per cui era secondo me necessario cambiare qualcosa rischiando di perdere equilibrio difensivo per poter avere maggior potenzialità ofdensive. Contro squadre come spal crotone cosi come bologna puoi permetterti di sacrificare maggior compattezza difensiva per avere maggior qualita offensiva.
    Karamoh non garantisce le 2 fasi come candreva ma contro squadre chiuse ha colpi che possoni far male. Cosi è stato.

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    1. Inoltre considerare la fase difensiva solo per la capacita di recuperare all'indietro è ormai errato in quanto questa puo essere applicata con le marcature preventive e il pressing sul portatore e gli scarichi.si puo difendere attaccando lo spazio (il napoli fa questo).

      Ovviamente i miei discorsi valgono maggiormente per sfide contro squadre inferiori e chiuse.

      Aggiungo che a mio parere a meta del primo tempo viste le difficolta a difendere sui cambi di gioco spalletti é passato ad un 442 in fase di non possesso ed un 4231 offensivo che a mio parere era piu equilibrato e ci ha consentito di subire nulla.

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    2. Però... solo il ricordo i reparti lunghissimi a Genova contro il Genoa nell'ultima di Pioli, il 3-3 a Verona col Mancio. Direi che abbiano subito più l'anno scorso a Crotone che quest'anno a Ferrara con la Spal. L'anno scorso a Firenze malimalissimo, quest'anno malissimo ma abbiamo tenuto. Ovviamente ciò sarà inutile se non ci riprenderemo, ma magari dopo tre o quattro sconfitte consecutive non avremmo potuto più riprenderci o sarebbe stato ancora più complicato.

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  9. COntinuo a Sostenere che a porte chiuse tutto il campionato avremmo una decina di punti in più.

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  10. Alla giusta domanda di Francesco mi sento di rispondere che a volte dipende da tante cose... Ci sono giocatori che hanno una esplosione tardiva, spesso è anche una questione di maturità sul piano personale. Penso comunque che la continuità tecnica possa essere molto importanteper un ragazzo come Brozo che va detto che psicologicamente alla fine dello scorso campionato era praticamente distrutto. Sta faticosamente provando a risalire la china, è praticamente da poco diventato titolare dopo un inizio difficile e essere partito dietro nelle gerarchie. Forse posso sembrare "di parte" (in teoria lo siamo tutti, siamo tutti dalla parte dell'Inter e quindi comunque del giocatore, ma qui parlo di valutazione diciamo), non ho mai nascosto di vedere nel giocataore un grande potenziale... dimostrato non con grande costanza, ma non lo so... Nainggolan (non voglio fare paragoni impropri) fino a quattro anni fa giocava a cagliari... Diamo continuità al ragazzo almeno sul piano tecnico, che si chiarisca le idee su chi è e come e dove gioca e vediamo che succede. Per ora siamo a febbraio, manca un bel po' a fine campionato e abbiamo bisogno anche di lui, quindi frega niente dei fischi e della reazione (comunque sbagliata, ma ci penserà il mister a questo).

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  11. Che il pubblico di San Siro sia fin troppo esigente è cosa risaputa, ma certi giocatori ci mettono del loro per amplificare tutto ciò. Il tifo becero è sicuramente da condannare, ma i vari Brozo o Joao Mario devono anche metterci un po' più di voglia di sacrificarsi.

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  12. Fabio io mi riferivo a una tua espressione testuale "equilibrio, odio questo termine".
    Poi che l'equilibrio si possa trovare in molti modi l'ho detto e lo penso anch'io. Ma il primo problema di OGNI allenatore è "come posso garantire che la squadra abbia equilibrio?".
    Poi è tutto vero quello che dici sulle marcature preventive, ecc. ma se quando uno parte, il suo avversario resta fermo ad ammirarne le gesta, è difficile compensare la situazione. Se restano a guardare in 3 o 4 è impossibile.

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    1. Odio il termine quando si estremizza cercando ciò. Il calcio è si equilibrio ma anche inventiva tecnica qualità e molto altro.
      Comunque le tue sono considerazioni giuste. Per il momento dell inter e le squadre da affrontare avrei cercato meno equilibrio e piu forza offensiva. Poi magari avremmo perso in contropiede con la spal... ma magari avremmo fatto piu di 5 punti in 3 partite

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  13. Demis: non si tratta di essere troppo esigenti. A livello di sogno io sono esigentissimo. Divertirsi a distruggere i giocatori dei quali realmente disponi non è essere esigenti amare più il proprio ego sfrenato che l'Inter, al punto di risultare masochisti verso la squadra.
    E il discorso per cui se uno è fragile psicologicamente non può giocare a San Siro è ridicolo nella sua supponenza

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    1. D'accordo con te Luciano, il tifo interista è maestro nel distruggere i giocatori, è come darsi la zappa nei piedi. Ma la supponenza di certi giocatori è veramente snervante a volte.

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  14. Io in tanti anni di stadio non ricordo di aver mai fischiato un giocatore, però questo ambiente non è il "fatebenefratelli" e per emergere servono anche buone dosi di palle.
    Brozo ha statistiche di corsa e mobilità eccellenti ma come dice Amstaf lo fa in modo sbagliato....se si può dire, è antitetico ad un giocatore come Cambiasso, uno che corre tanto, ma in modo caotico....è spesso nel posto sbagliato al momento sbagliato.
    A questo si aggiunge il fatto che (forse per stanchezza) con il passare dei minuti inizia a peccare di precisione, fino a sbagliare tutto quel che c'è da sbagliare....se alla fine ti metti pure ad applaudire il pubblico buonanotte al secchio!
    Personalmente sono rimasto stupito quando è stato riconfermato a fine gennaio, se l'idea era quella di rivalutarlo per venderlo ad un prezzo maggiorato, penso sia naufragata malamente.

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  15. Forse è stato confermato perché in rosa non c'è di meglio e sul mercato non potevamo comperare di meglio? E se fosse così, distruggerlo è un bel colpo. Per Lazio e Roma

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  16. Io Brozo continuerei a farlo giocare, ha inserimento nelle azioni di attacco e più tecnica rispetto a un gaglia

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  17. Ah, Brozo ha anche buone statistiche per i gol e gli assist, rispetto agli altri centrocampisti.
    Però questa storia del fatebenfratelli non si può proprio leggere. Non è che se non si fischia un proprio giocatore si è al fatebenefratelli. Si è solo un po' più accorti e meno masochisti. Sempre che si tenga al fatto che L'Inter possa raggiungere il suo obiettivo.
    Se cominciamo a massacrarli tutti, uno a uno, sarà leggermente più difficile.
    Poi se non va bene e possiamo aspirare a qualcosa di meglio, a giochi compiuti sostituiamolo

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  18. Il punto è proprio questo: nè a luglio nè a gennaio avevamo i mezzi per prendere uno migliore di lui. Questo spiega la sua permanenza. Tuttavia sono convinto che il calciatore Brozo vale e che ha tutto per sfondare nel calcio che conta. Allora la società gli stia vicino e lo aiuti almeno fino al raggiungimento degli obiettivi. A giugno si faccia un bilancio sereno, fischi e non fischi.

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  19. Pareggio per la juve, amio giudizio fortunoso, meritavano gli spurs.

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  20. Mah. Io personalmente non farei pero' di Brozo una vittima. E' da 3 anni in Italia, a me sembra che i difetti che aveva se li e' tenuti tutti, non l'ho visto migliorare in niente tatticamente. E ha sempre quell'atteggiamento indisponente. Troppo comodo crogiolarsi negli applausi quando va bene e non accettare i fischi quando Te li meriti. Un bel bagno di umilta', tanto lavoro e impegno, la ricetta la dovrebbe conoscere

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    1. Concordo in toto...reputo senz'altro stupido fischiare in maniera prevenuta un giocatore della propria squadra e comunque non nel corso della partita.
      Bisogna però dire che Brozovic ,al di là di non aver fatto nessun progresso in questi tre anni, si comporta come se non gli fregasse nulla squadra od almeno quella è l'impressione che trasmette all'esterno...non ricordo nemmeno di aver sentito una sua intervista o delle dichiarazioni dalle quali traspirasse un po' di "nerazzurro"....

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  21. Per me Brozo è un discreto giocatore. Non un giocatore forte. Sui fischi per me sono un diritto del tifoso, ma da utilizzare DOPO la fine della partita, durante la partita sono controproducenti.

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    1. Le qualità per essere un buon giocatore ci sono,ma ,a mio avviso, non sa giocare e ,per la posizione che occupa in campo ,questo è grave; confrontatelo con Rafinha...il brasiliano si fa vedere ,prende posizione , si fa trovare per il passaggio del compagno...Brozovic vaga per il campo,corre tantissimo e malissimo e non lo trovi mai...poi ogni tanto estrae dal cilindro delle giocate super,ma su lui è impossibile far conto.

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    2. Proprio per questi motivi lo ritengo un discreto giocatore.

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  22. Per me i fischi sono un diritto di uno che è tifoso non della sua squadra ma di se stesso

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  23. Gli applausi sono non un diritto, ma un dovere per chi va allo stadio per sostenere e incitare i suoi calciatori. Se invece va allo stadio come si va a teatro, dove non ci sono punti in palio e classifiche finali , allora sono un diritto anche i fischi

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  24. Ma secondo voi perché generalmente si considera un vantaggio ambientale giocare in casa?

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  25. La mia premessa era che fischiare i propri beniamini non è ne giusto ne produttivo, (no perché qua dentro è un attimo che fai la fine di Spalletti con Nerozzi).....sto solo dicendo, evita di fare sceneggiate e mandare platealmente a quel paese tutti quanti. Sei un professionista? Comportati da tale....si parla tanto qua dentro, di questi specialisti inarrivabili della scienza pedatoria, della loro innata capacità di fare la scelta più giusta e ponderata.....Ranocchia e Nagatomo per fare due esempi, sono stati massacrati per anni ma hanno tenuto duro e qualche rivincita se la sono presa, il pubblico è tornato ad incitarli ed applaudirli.
    Ok è sbagliato, ma le cose stanno così, fa sorridere questo cadere dal pero, come se fischi e insulti fossero una new entry di questi ultimi anni.....ci siamo dimenticati le Molotov e i motorini giù dai gradoni?
    Ho vissuto due anni in Canada dove lo sport è visto come un momento di relax, di allegria, aggregazione, unione familiare e civiltà....e questo a prescindere dal risultato. E' bello, un po' fa invidia, ma noi non siamo così, non lo siamo mai stati, viviamo il calcio intensamente, passionalmente. senza freni....esageriamo.
    E' sbagliato, ma che faccio: passo la vita ad indignarmi per ogni cosa che vedo? Già ho il fegato gonfio per i ladri che rubano, gli arbitri che imbrogliano, le squadre che a seconda del contendente non si impegnano, la lega che asseconda, i soldi che non ci sono, i vincoli del FFP.....poi ci metto pure i compagni di tifo che fischiano i nostri giocatori?
    Accendo la tv, mi guardo la partita, lascio che gli altri facciano e agiscano come credono....e ogni tanto vengo sul blog a leggere e a dire quel che penso.

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  26. Mi sembra che siamo perfettamente d'accordo. Chi fischia non fa l'Interesse della squadra per cui tifa, ma cerca un momento di sfogo, si comporta in modo impulsivo, irrazionale e autolesionista.
    Poi, per carità, continui a farlo, nessuno glielo impedisce.
    Ma a chi ama davvero la sua squadra al punto da non utilizzarla come sfogo delle proprie frustrazioni represse e preferisce invece controllare la sua delusione e sostenere di più proprio i suoi giocatori che hanno maggior necessità di sostegno, credo debba essere consentito criticare questi comportamenti.
    fermo restando il fatto che ognuno continua legittimamente ad essere quello che è


    PS certo che queste forme ci sono sempre state. i motorini e le molto non c'entrano nulla perché erano comportamenti incivili e anche peggio, contro gli avversari, però.
    Invece io ricordo un episodio della prima annata di Ronaldo, quando era immenso. Dopo uno zero a zero casalingo, un gruppo di tifosi "appassionati" giudicando che non si era impegnato abbastanza prese a mattonate la sua auto. Ronde voleva andarsene dall'Inter e solo l'intervento di MM riuscì a convincerlo a non darla vinta ai fuochi facinorosi che si spingevano sino a quel punto.
    Ma la questione di fondo è un'altra. Uno è convinto che Brozo non si impegna e che la sua lettura è obiettiva e infallibile. Allora lo subissa di fischi e lui risponde con un gesto ironico. Apriti cielo: non devi più calpestare l'erba di San Siro. Poi si legge che Brozo è quello che ha corso di più a una velocità maggiore e che è il primo centrocampista per assist e gol. ma questo non conta. Conta che per me è un lavativo.

    Anch'io preferisco di gran lunga Cambiasso che corre di meno. Cambiasso è il calcio. Peccato che io mi sia sentito di difenderlo anche quando era subissato dalle critiche di molti che oggi lo incensano.

    Per il tifoso desideroso di sfogarsi basta poco. qualche giornalista pagato che lancia l'idea che ci sia un clan dell'asado. O che i croati sono lavativi, i brasiliani ubriaconi e via dicendo. naturalmente solo quelli dell'Inter

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  27. Questa l'ho letta su Twitter, credo e spero che fosse ironica. "Secondo me brozovic ieri non ha fatto male. Io, l’ho, fischiato, comunque, per, sicurezza".

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  28. Perfetto, se vuoi che la tua squadra vinca applaudi e incoraggi anche (e soprattutto!) i giocatori in difficoltà, e magari li ringrazi anche, invece che fischiarli, quando ti servono un assist per Vecino per pareggiare contro la Roma e un assist per Edere per passare in vantaggio contro il Bologna.
    Sono sicuro che certi tifosi non l'hanno apprezzato, altrimenti invece che fischiarlo l'avrebbero applaudito.

    Se un giocatore in campo non dà il massimo che può, non essendo un fenomeno, è molto difficile che si dimostri decisivo in fase realizzativa come lo è stato Brozo.

    Quindi a Brozo vanno i miei applausi virtuali di fine partita, sperando di rivederlo titolare. Sperando anche nel sostegno psicologico dei vari allenatori mentali affinchè sia in grado si mantenersi immune allo svantaggio di giocare in casa.

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  29. Certo che poi meglio i fischi che gli applausi e il boato per... Gabriel Barbosa

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  30. Bravo Karlito, Brozo, con tutti i suoi limiti, fa che quello che sa (e può) fare.
    A Gabriele devo dire invece che gli applausi per il Barbosa erano a mio avviso di un ironico bestiale.

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    1. Mahh su Gabigol io non sono così negativo...non sarà un fenomeno,ma nemmeno un bidone...con lui ha sbagliato la Società nello spendere così tanto ed in quella presentazione assurda,ha certamente fatto degli errori lui nell'approccio al calcio europeo...mah penso che in Brasile si rivaluterà.
      A me Brozo sembra indifendibile...tre anni ...nessun miglioramento ..in niente !

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  31. io invece vorrei spendere due parole su J. Cancelo: mi dispiace tanto perché è dai tempi di Maicon che non vedo un terzino di tale portata e potenziale, lo vedo sempre più convinto e deciso in fase difensiva, poi ha una tecnica, e facilità di corsa nel lungo incredibile.
    Peccato, perché al 99,9 % non potrà essere riscattato visto il costo fuori mercato (in generale e per noi in particolare), però su di lui mi volevo esporre

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    1. Se convince pienamente, convince D'Ambrosio a sinistra e andiamo in Champions potrebbe rimanere. Vorrei anche capire se davvero volesse andare via a gennaio...

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  32. Secondo me Cancelo in questo momento è quanto di meglio si possa vedere sulla fascia dx ed ha già una buona esperienza internazionale nonostante l’Età.
    Su di lui investirei : con un anno di esperienza nel ns campionato sono convinto che diventerà un esterno destro fortissimo.
    Da capire tuttavia le sue reali motivazioni.

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    1. Penso che se centriamo la Champions e il ragazzo si rivela un elemento deciso, l'operazione si farà... Loro saranno sicuramnete interessati a prenderesi Kondo e ci devono un bel po' di soldi per Murillo, chesono obbligati a riscattare, quindi i presupposti ci sono. Ma senza CL non si fa nulla. Anche per mancato interesse del giocatore nel caso direi.

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  33. Luciano, ho un post riepilogativo "Dove sono andati (aggiornamento a febbraio 2018)" con tanto di qualche dato statistico sull'impiego dei nostri ragazzi in prestito (niente di particolare, minutaggio, goal, assist...). Volevo chiederti se sei pronto o quasi con il post sulle giovanili oppure no. Se sei pronto o quasi, aspetto, altrimenti comincio con il pubblicare questo altro qui in attesa del solito report settimanale che mi sa ci sarà tanto da dire e discutere sul big match con l'Atalanta.

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  34. Ero incerto se scrivere il post sulle giovanili, visto che le partite giocate sono state pochissime. Volendo due righe per domattina potrei anche farle. Oppure tu pubblica il post sui movimenti dei giovani e io poi inserisco qualche considerazione sulle giovanili con interventi a spezzatino

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    1. No va bene a questo punto, aspetto il tuo pure se breve post sulle giovanili e quest'altro lo pubblico dopo, tanto non ha nessuna "urgenza" particolare, sono solo una elencazione di dati su presenze e minutaggio ecc. ecc. dei vari calciatori in prestito in giro per i vari campionati. Può benissimo aspettare diciamo.

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  35. Luciano cosa sai della "retrocessione" in pianta stabile di Gnoukouri in Berretti? Sabato ha giocato l'amichevole nonostante fossimo abbastanza corti in Primavera. Lo trovo allarmante

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  36. A gente come Buffon(e) andrebbe tolto il diritto di parole. L'oltraggio al pubblico pudore quando parla di coscienza e lealta sportiva tradita non ha limiti...lui che presenta il repertorio piu ampio di meccanismi di disimpegno morale...spostamento di responsabilita, diffusione di responsabilita, confronto vantaggioso con chi ha fatto (secondo lui o oggettivamente) peggio, uso di eufemismi....uomo senza dignita modello vergognoso

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  37. Non ne so nulla, Martin. Penso che sia solo una scelta tecnica, magari momentanea

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  38. post inviato. Purtroppo Real e PSG hanno limiti difensivi evidenti....

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    1. ...temi forse che potrebbero farci un'offerta per...Ranocchia? Lisandro? :-D

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  39. Ho visto la mail Luciano. Domani lo pubblico!

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  40. Online il post sulla primavera: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2018/02/settore-giovanile-primavera-in.html

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    1. Sulle giovanili*. Ma chiaramente molto spazio alla priamvera questa volta.

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