martedì 6 giugno 2017

Nanchino, Jiangsu, Cina: nasce l'Inter 2017/2018

Nella foto (vocegiallorossa.it) Walter Sabatini e Luciano Spalletti. Intervistato a Malpensa, prima di prendere il volo per Nanchino dove incontrerà per la prima volta Zhang Jindong, il nuovo allenatore nerazzurro si è dichiarato entusiasta di tornare a lavorare con l'attuale capo dell'area tecnica: 'Dire che sono contento di lavorare di nuovo con lui è superfluo. Lui è una bella persona ed è capace nella sua professione. Diventa facile quando si ha a che fare con persone che hanno rispetto, qualità, che hanno contatto.'

Questa mattina Luciano Spalletti, praticamente nuovo allenatore della nostra Inter, si è imbarcato dall'aeroporto di Malpensa in compagnia del direttore sportivo Piero Ausilio su un volo diretto verso la Cina e in particolare verso Nanchino, dove ha sede il quartier generale di Suning e dove Spalletti, Ausilio e Sabatini si incontreranno per la prima volta tutti assieme alla presenza di Zhang Jindong.

Manca solo l'ufficialità, che arriverà presumibilmente anche nelle prossime ore. Manca la firma, definita da Ausilio come una formalità e qualche cosa in questo momento di superfluo, come ha dichiarato lo stesso Spalletti: 'Tutto a posto, ci siamo dati la mano, siamo quelli all'antiva, che fanno le cose con una stretta di mano.'

Queste le brevi dichiarazioni raccolte.

Spalletti su Sabatini: 'Dire che sono contento di lavorare di nuovo con lui è superfluo. Lui è una bella persona ed è capace nella sua professione. Diventa facile quando si ha a che fare con persone che hanno rispetto, qualità, che hanno contatto.'

Ausilio su Spalletti: 'Vogliamo presentare l'allenatore alla proprietà. Abbiamo sempre pensato a Spalletti: volevamo portarlo all'Inter e lo abbiamo sempre fatto. Appena c'è stata la possibilità di concludere questa trattativa l'abbiamo resa fattibile. Non è ancora ufficiale ma tutto va in questa direzione. Intendiamo fare in modo che l'Inter riparta subito per presentarsi alla grande alla prossima stagione. La firma è una formalità? Mi sembra sia tutto chiaro ed evidente.'

Definita quindi la questione relativa il nuovo allenatore, nasce finalmente l'Inter 2017/2018.

Il Corriere dello Sport si sbilancia anche relativamente il nuovo staff di Luciano Spalletti, che dovrebbe prevedere la presenza dell'ex allenatore dell'Empoli Giovanni Martusciello nel ruolo di 'vice':

'Sono insieme da oltre 20 anni, dentro e fuori dal campo. Telefonate, cene, riunioni di lavoro: nella buona e nella cattiva sorte, quel legame non si spezza. Come nei matrimoni di una volta. Luciano Spalletti, Marco Domenichini, Daniele Baldini, Alessandro Pane e Giovanni Martusciello hanno un’amicizia vera, di quelle che va al di là del rapporto professionale, un rapporto nato a Empoli, la città toscana alla porte di Firenze dove le loro carriere hanno svoltato. In questi due decenni abbondanti non sono stati sempre insieme e anzi nell’esperienza allo Zenit di Spalletti (con lui c’erano solo Baldini e Domenichini) i contatti del gruppo al completo erano meno frequenti, ma il vincolo nato negli anni ‘90 nel club azzurro del presidente Corsi è rimasto saldo. Serviva solo l’occasione per riunirli tutti e così, dopo che la scorsa estate Lucio ha tirato dentro nel suo staff alla Roma Pane, adesso ha completato l’opera con Martusciello. Cinque ex empolesi per riportare in alto l’Inter. Una bella sfida.'

Non a caso la ripartenza comincerà a Nanchino, Jiangsu, Cina nelle sedi del quartier generale della nuova proprietà Suning che ha rilevato le quote di maggioranza del club nerazzurro lo scorso giugno.

È questo in definitiva il vero anno zero della gestione Suning.

Da oggi si comincia veramente a lavorare tutti quanti assieme per la nuova Inter e per il prossimo campionato.

Comincia una nuova sfida. Difficile ma avvincente.

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In queste stesse ore si è purtroppo spento all'età di 83 anni Giuliano Sarti.

Giuliano Sarti, dopo aver militato nella Fiorentina (vinse in maglia viola lo Scudetto 1960/1961 e una Coppa delle Coppe) ha giocato con l'Inter tra il 1963 e il 1968 disputando 147 partite di campionato.

Era il portiere della 'Grande Inter' di Helenio Herrera e di Angelo Moratti, vincitrice di due Coppe dei Campioni consecutive e due Campionati di Serie A e due volte la Coppa Intercontinentale.

Un campione che ha fatto la grande storia del nostro club.

Da tutto il blog l'augurio che questa leggenda della storia nerazzurra possa riposare in pace e un grande abbraccio a tutta la famiglia.

Emiliano D'Aniello

47 commenti:

  1. Giuliano Sarti avrebbe meritato ovviamente un post esclusivo a lui dedicato. Questioni temporali e anche conoscitive (ho visto la grande Inter solo in vecchi filmati) mi impediscono di tributare il giusto omaggio a quello che considero una vera e propria leggenda per i nostri colori e il nostro calcio. Ho voluto però comunque menzionare la cosa in coda a questo post (che ho definito di 'servizio' per facilitare la lettura e scrittura dei commenti) e chiaramente incentrato su temi attuali. RIP.

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  2. ritornando per un attimo al post precedente, Posso dire (personalmente) che dei lanci lunghi di Gravillon e del gioco sofisticato me ne frega relativamente? E aggiungo: non mi importa neanche tanto della vittoria delle nostre giovanili nei rispettivi campionati!
    Apprezzo invece i post di Luciano e guardare partite dove posso scorgere futuri top player, perché è bene che tutti lo capiscano: i risultati delle giovanili sono fini a se stessi, anch'io mi sono esaltato per alcune gare in CL giovani...ma alla fine cosa hanno prodotto?
    Per me la vittoria importante del nostro vivaio è solo e soltanto allevare e inserire giocatori "importanti", "utilizzabili", nella rosa di prima squadra, come lo sono i Florenzi per la Roma, o i Piquet per il Barca, e a suo tempo lo furono i Bergomi, Ferri e Zenga per noi...gente con la forza e la tecnica per fare la differenza, e nel sangue la passione per i propri colori.
    Che insegnino piuttosto ai nostri giovani la tecnica...stop a seguire avvantaggiarsi sull'avversario e calciare in porta, passaggio filtrante, capacità di usare entrambi i piedi, abilità nell'individuare e scegliere le migliori opzioni di gioco...lavorino sulle lacune lasciando al tecnico di prima squadra le beghe tattiche.
    Una volta al Picchi ho visto Bergkamp sulla trequarti in piena corsa ricevere un lancio da dietro, portare avanti la palla di tacco senza dover fare un solo movimento superfluo...qualche anno dopo stesso movimento stessa resa in questo caso fatto da Van Basten...in entrambi gli episodi c'è evidente il marchio di fabbrica Ajax (un esempio), una scuola che fornisce un bagaglio tecnico fondamentale per poi poter fare la differenza sui campi di gioco.

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  3. Mi associo al ricordo per Giuliano Sarti. Era il portiere di quando ho cominciato a tifare per l'Inter. Son passati più di 50 anni.

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  4. Sarti, Burgnich, Facchetti...

    Una formazione diventata una filastrocca da ripetere ai bambini prima di addormentarsi... Credo non ci siano paragoni in Italia.
    Non Ti ho mai visto giocare, Giuliano, ma hai comunque significato molto nella mia formaziome da Interista.

    Nell'Ajax Bergkamp si occupa dell'affinamento tecnico degli attaccanti; jonk si occupa dei centrocampisti.

    All'Inter esistono ruolo e personaggi simili?
    Io coinvolgerei Baggio...

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  5. Lascia perdere....in questo senso siamo lontani anni luce!
    Però oh...in campo stiamo belli chiusi e giochiamo di squadra ottenendo anche ottimi risultati....punti di vista.

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  6. Appunto, c'è chi preferisce perdere e chi preferisce vincere

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    1. Pensi di vincere ma in realtà perdi Luciano....gonfi il petto per i risultati, ma alla fine non riesci a produrre un solo titolare.....e lasciamo perdere i Duncan e i Benassi, che non sono da squadra che punta alle prime posizioni.

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  7. Urca Ricardo Rodriguez ai gonzi, un giocatore che non mi sarebbe dispiaciuto avere, sinceramente spero che si muovano il più presto con Spalletti perchè il nostro immobilismo lo trovo inquietante.

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    1. Il campionato è finito una settimana fa, addirittura inquietante? Non è che se non c'è l'ufficialità non fanno nulla...

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  8. Quello che secondo me non è chiaro è che il calciatore per la prima squadra viene fuori una tantum, il compito di un settore giovanile, secondo me, è fornire giocatori validi al professionismo. Nonostante le critiche, penso che di giocatori adeguati per il professionismo nel nostro vivaio ce ne sono in abbondanza (Di Greogorio, Vanheusden, Gravillion, Rivas, Pinamonti, da seguire lo sviluppo di Merola, Bettella, Gnoukouri, Visconti ecc.)
    Di Florenzi, Marchisio, Donnarumma ecc. ne vengono fuori uno ogni tot anni e non per forza sempre nella stessa squadra. La bravura, semmai, sta nel riconoscere il potenziale campione e nel tutelarlo durante il percorso di uscita dal settore giovanile.
    Senza contare che molti dei giocatori "arrivati" (Bonucci, Benassi, Duncan, fra molte virgolette Biabiny e Donati) non erano nemmeno i più in vista delle loro annate.

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  9. Capitolo Final Eight: qual è la squadra più forte? Quella che vince? Quella che gioca meglio? Quella che durante la stagione è più costante in regular season? Quella che fra 4-5 anni avrà prodotto più calciatori professionisti? Quella che avrà prodotto un solo campione e 0 professionisti?
    Impossibile rispondere.
    In una semifinale Inter-Roma sono portato a credere che siano i giallorossi a essere strafavoriti, ma se vinciamo noi resteranno sempre più forti? Anche se sono arrivati quarti in campionato perdendo malissimo contro 4-5 squadre e, incrociamo le dita, avranno salutato il trofeo contro noi scarponi? La doppia sentenza - gara secca e campionato - non stravolgerebbe secondo voi le valutazioni?

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  10. Tutto questo pippone, soltanto per dire che, al netto dei discorsi sul bel giuoco, i risultati e i piazzamenti prestigiosi (finali, semifinali) contano anche nel settore giovanile. Il fatto che siamo alle fasi finali di quattro categorie conta. Altre valutazioni potranno essere formulate soltanto tra dieci anni

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  11. Potrebbe essere che il mercato di quest'anno sia esclusivamente autofinanziato. Se si riesce a piazzare perisic (gli altri per me si riescono a dare solo in prestito o regalati) allora un paio di giovani arrivano. Il timore è che si partirà nell'undici con i vari nagatomo murillo e Banega, che gli investimenti arriveranno il prossimo anno. Un anno di transizione e pazienza, e poi il prossimo anno ce la giochiamo con il Milan....un po di tristezza c'è solo perché ci hanno riempito di nomi irraggiungibili per le possibilità attuali. Vedremo, tutto dipende dalle cessioni e quindi dall'equilibrio tra cessioni e acquisti: comunque anche la Roma ha la stessa impotenza finanziaria

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    1. Comunque complimenti ai cugini, proprietà solida, ricca organizzata e con idee chiare: mi aspettavo acquisti flop tipo Joao Mario e gabigol invece sono andato su giocatori affidabili ed affermati. Prendendo i due esterni su cui avremmo potuto avere possibilità (dalbert qualcuno lo paragona a nagatomo), rodriguez e conti. Peccato, probabilmente però con spalletti almeno due posizioni le guadagneremo: scommetto che l'Europa League con questa rosanon ci scappera piu

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    2. Madonna Sergio che cogurra......aspettiamo no?!
      Il mercato inizia adesso!

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    3. Eh già... Musacchio è come Nesta... Peccato che giochi 10 partite l'anno perché fatto di cristallo.
      Diamo tempo al tempo e aspettiamo i nostri movimenti di mercato che da più fronti penso non saranno autofinanziati ma con un buon budget.
      Il milan rispetto all'anno scorso ha perso il suo uomo più decisivo ad oggi...deulofeu... E l ha sostituito con kessie (copia di Kucka).

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    4. Ti ricordo che l'anno scorso siamo stati la terza squadra in europa, dopo man utd e man city, per investimenti nei cartellini al netto delle cessioni ed eravamo sottoposti a vincoli probabilmente piú stringenti.
      Ora sono appena stati convinti un ds e un allenatore, tra i più quotati in assoluto fra i senza contratto, e tu pensi che non faranno mercato?
      Steven Zhang ha inoltre parlato qualche settimana fa di come vede l'inter di suning tra 10 anni, lasciando dunque trasparire che ci sia una forte programmazione pluriennale, e pensi non investano nei primi anni dopo l'acquisizione?
      Tra l'altro é proprio in quest'ottica di arrivare a competere per campionati e champions tra qualche anno che suning ha speso cifre importanti solo per giocatori giovani: joao mario, gabriel, gagliardini.
      Sei davvero troppo pessimista credo, su col morale!

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    5. Joao Mario meno affermato di Kessie?
      Gagliardini meno di Conti?
      Candreva meno affernato di Musacchio?
      Boh...
      E aggiungo: Spalletti meno affermato di Montella?

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    6. Kessie avrà più anni e una testa piu calda ma ha reso molto piu di joao mario (mia delusione personale) in entrambe le fasi.conti è un esterno dalle caratteristiche che ci manca, idem rodriguez. Musacchio è fragile ma forte, assieme a Romagnoli è interessante: noi non abbiamo centrali seri. Spalletti è migliore di Montella questo te lo concedo. Vedremo sulla programmazione: magari sbaglio, ma l'immobilità è deprimente ed è segno di idee ancora da definire. Dico che i tempi di suning possono non riguardare quest'anno di transizione

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    7. Kessie non è quello che, secondo la stampa e i vari commenti, è stato "scherzato" da Kondo durante il recente Inter-Atalanta ?

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  12. io credo che Perisic dovrà andare per forza, bisogna considerare che altri eventuali partenti potrebbero rifiutare ripetutamente le proposte e quindi non riusciremmo a raggranellare la cifra per l'estorsione fpf.

    tra i primavera la tecnica migliore ce l'ha Pinamonti, il quale per me è l'unico a poter accedere a un qualche tipo di professionismo, forse anche Zinho ma non certo col fisico attuale, bisogna vedere se diventa un atleta. Gravillon è atleta ma non credo sia abbastanza forte. Rover non capisco bene dove possa arrivare, è un po' misterioso per me, lo sapremo fra qualche anno.
    Credo di più nei giocatori dell'under 17 che mi sembrano tecnicamente molto ben messi, aspettandone l'eventuale crescita atletica

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    1. Zinho tra l'altro è dimagrito moltissimo rispetto a quando arrivato da noi... Dovrebbe mettere un po di fisico, perché il resto lo ha..

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    2. Pensa un po'....da noi è dimagrito!
      Capisci cosa voglio dire?

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    3. forse che...non si allenano neppure questi lazzaroni?
      Deve essere un'epidemia

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    4. Che c'entra l'allenamento?! Fai il sarcastico ma Zinho è arrivato magro, continua ad essere magro, non sviluppa....vuoi farne un professionista? Allora mi aspetto che metta su un po' di massa, che si inizi a vedere un incremento nelle cosce, nel resto della struttura.

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    5. O ma non sappiamo proprio far nulla all'Inter! Non sappiamo insegnare la tecnica, anzi, li facciamo regredire. Non riusciamo a svilupparli atleticamente.
      Però comperiamo la comunità calcistica internazionale che ci considera dei maestri e ci addita ad esempio in tutto il mondo

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  13. Sergio esagera, come sempre, ma l'avvio del milan paragonato alla nostra stati, speriamo contingente, qualche inquietudine la dà.
    Ho scritto un post sulle giovanili. verrò massacrato dal pensiero unico dei belgiuochisti, ma è quello che penso

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  14. Zinho è arrivato magro. Poi per su stessa ammissione è stato travolto dal fascino della cucina italiana. ma ha avuto la forza e la professionalità per riprendersi subito

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    1. Infatti...non volevo alzare un polverone..anzi è stato bravo anrimettersi in riga. Ora deve lavorare sullo sviluppo muscolare

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  15. grazie Valfruit per le belle notizie e per le info. Non mi sarei perso una partita del torneo di Garbagnate, se avessi ancora l'auto. Ora devo vedere se riuscirò a seguire, intanto, la partita di sabato.
    Non vorrei perdermela, perché nella nostra squadra ci sono tanti talenti al contrario di quanto sostengono quelli che non vedono le partite dei nostri
    Purtroppo anche qui molte di più bravi tecnicamente sono in ritardo fisico. Non a caso quello premiato come miglior Giocatore, Bonavita, oltre a una buona tecnica ha una fisicità importante

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  16. Martin, ti posso chiedere se ricordi i risultati conseguiti dalle primavere di Zenga, Bergomi e Ferri?
    Sicuramente Luciano se li ricorda perché in questo senso lui è un almanacco, ma il resto di noi mortali reputa quelle squadre formidabili solo per il fatto di aver prodotto tre ragazzi che poi hanno fatto la storia di questi colori!

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  17. Emiliano, tra qualche minuto ti mando il post. Vedi tu se pubblicarlo

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  18. La realtà di una società è un po' più complessa della memoria selettiva di un tifoso

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  19. Per rispondere bisogna che ci siano degli argomenti su cui misurarsi

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  20. chiedo scusa a tutti per aver sollevato un argomento inutile e torno alle mie cose.
    p.s. faccio i miei complimenti per il blog Luciano.

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  21. Mandami il post quando vuoi luciano (non l'ho ancora ricevuto). Lo pubblico sicuro domattina!

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  22. Le risposte di Luciano sono piene di ironia con chi pretende di avere delle verità assolute quando si argomenta di calcio e di Inter in particolare. E' indubitabile che nell'ultimo periodo si siano commessi errori, ma il rischio è quello di dimenticare i risultati ottenuti per esempio a livello giovanile. Certo se si considera fallimentare un settore semplicemente se non produce campioni. Il Milan ha prodotto in un certo periodo Baresi, Maldini, Tassotti e poi non molto altro. Su Donnarumma c'era l'Inter, poi è passato al Milan che ora lo deve pagare a peso d'oro per trattenerlo.

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  23. Tassotti è un prodotto del settore giovanile della Lazio

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  24. Io me la prendo molto quando tifosi interisti non riconoscono lo straordinario lavoro di un settore apprezzato dalle persone competenti di tutto il mondo e i cui risultati, int ermini di vittorie e di produzione di giocatori, sono sotto gli occhi di tutti.
    Se fossero tifosi juventini a minuire questo straordinario lavoro, mi divertirei. Così no.
    Poi è scontato che si possa sempre fare di meglio.
    Io invece temo che questo stato di grazia sia straordinario e tempo che possano venire vacche magre. Forse perché mi ricordo gli anni in cui facevamo davvero pena

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  25. Luciano, volevo chiederti una notizia riguardo il mercato dei 2003, è stato preso un talentino che giocava nel Cernusco ed ha il cognome che inizia con la T? dicono molto bravo.

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  26. Non saprei, Matteo. Ho visto tanti provini, alcuni buoni, ma sono fermo ad alcune certezze, in termini di arrivi, che ho giù riportato in passato

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  27. però dire che Zinho è dimagrito MOLTISSIMO mi sembra poco credibile... Comunque io ho solo detto che credo di più negli under 17, in particolare Merola e Bettella, parlo solo di tecnica, ma anche altri, poi il discorso dell'atletismo e un binario parallelo che comunque credo sia decisivo per le sorti dei ragazzi

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    1. Ragazzi, il mio del dimagrimento a Zinho era un complimento. Da quando è arrivato due anni fa è dimagrito e si è scolpito. Basta anche solo vedere il viso per capirlo.
      Ma è un bene perché era un po troppo morbido per essere in perfetta forma.
      Ora spero metta su u. Po di massa muscolare e fisico perché per lottare con giocatori "grossi" ci vuole anche quello.

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  28. Come spero si capirà dal post io penso che il vero problema delle nostre giovanili non sia la carenza di tecnica, ma l'inadeguata crescita atletica dei giocatori più tecnici

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  29. Online il post di Luciano: http://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/06/del-vivaio-sperando-che-resti-sempre.html

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