martedì 6 febbraio 2018

I numeri della crisi

Nella foto (fonte: ANSA.it): Ivan Perisic in uno scatto nel dopo-partita di Inter - Crotone giocata lo scorso sabato 3 febbraio.

Sottotitolo: "e un'interpretazione da incompetente."

Oggi l’Inter è quarta in classifica, con 1 punto di vantaggio sulla quinta.

Con 38 gol all’attivo ha il quinto attacco del campionato: la precedono le prime 3 (di molto) e la Samp.

Con 18 gol al passivo, ha la quarta difesa del campionato, ma a sole 4 reti dalla prima in classifica

Dopo Inter - Chievo (quindicesima giornata), l’Inter era prima in classifica, aveva vinto 12 partite e ne aveva pareggiate tre, aveva subito undici gol in 15 partite e ne aveva segnati 33.
  1. La media punti era di 2,6.
  2. La media gol fatti era di 2,2 a partita.
  3. La media gol subiti era di 0,8.

L’Inter aveva già affrontato Fiorentina, Roma, Milan, Napoli, Atalanta e Samp. Nella successiva avrebbe pareggiato a Torino con la juve.

Nelle successive 8 partite ha fatto sei punti, frutto di sei pareggi e 2 sconfitte. Dei sei pareggi, 4 sono accettabili: juve, Fiorentina (in trasferta), Lazio e Roma.

In queste otto partite ha segnato 6 gol (media 0,7) con un decremento, in media, di 1,5 gol a partita.

Nelle stesse otto partite ha subito otto gol (1 a partita in media, considerando peraltro il terzo subito dall’Udinese in circostanze di voluto estremo squilibrio tattico), con un peggioramento di solo 0,2 reti a partita, in pratica con lo stesso rendimento della fase iniziale.

A oggi l’Inter ha perso solo 2 partite (il Napoli con una sconfitta è l’unica che ha fatto meglio, neppure la juve ci è riuscita).

Le due sconfitte sono venute contro Udinese e Sassuolo.

Nessuna delle prime otto in classifica ha sconfitto l’Inter.

Una sola (l’Udinese) tra le prime 12.

Le ultime 4 partite sono terminate 1-1.
  1. In tre di queste l’Inter si è trovata a gestire il vantaggio.
  2. Contro la Roma, invece, ha recuperato.

A queste cifre, che come tali sono indiscutibili, aggiungerei un elemento più soggettivo, ma credo ugualmente fondato.

Anche in passato abbiamo avuto periodi folgoranti (magari meno lunghi) e periodi di crisi.

Ma in passato (vedi soprattutto la stagione Mancini) anche quando vincevamo non davamo mai l’impressione di forza (con un termine equivalente ma più popolare tra i neo-sacchiani “non giocavamo bene”).

Spesso vincevamo creando 1-2 occasioni a partita e praticando un gioco speculativo che lasciava l’amaro in bocca agli esteti.

Questo è successo anche nella parte positiva della corrente stagione, in alcune occasioni (soprattutto contro le piccole che si difendono).

Ma in altre occasioni abbiamo mostrato un gioco piacevole (oppure, come preferisco dire io, abbiamo costruito parecchie occasioni).

Se non vogliamo parlare di reparti, in modo separato, dobbiamo convenire che la squadra si è in qualche modo “salvata” (al punto di essere teoricamente in lotta per l’obiettivo dopo otto prestazioni negative) grazie alla fase difensiva, cioè all’equilibrio messo in campo.

Dove è mancata clamorosamente, anche rispetto alle prime 15 giornate, è nella fase offensiva, nella capacità di costruire azioni pericolose.

Nelle prime 15 giornate non siamo MAI stati rimontati.

Una volta in vantaggio abbiamo spesso trovato il modo di sfruttare anche offensivamente le mutate condizioni tattiche e addirittura qualche volta abbiamo trovato la forza di rovesciare il risultato.

In 3 delle ultime 4 partite siamo andati in vantaggio, peraltro contro squadre buone ma non irresistibili e non siamo stati in grado di sfruttare la situazione favorevole, anzi, ci siamo fatti raggiungere.

Le cifre mi sembra che dimostrino chiaramente dove e perché c’è stato un calo tanto netto.

Non entro nel merito, le lascio ai più competenti in queste cose delle spiegazioni tipo: lazzaroni, andate a lavorare, prendete tanti soldi e non correte, fuori i coglioni, litigano fra di loro, fanno la guerra all’allenatore,  croati contro argentini, lombardi contro molisani, state troppo sui social e simili.

Contraddizioni interne esplose tutte nel corso della partita contro l’Udinese e prima silenti.

Così come non mi pronuncio sul fatto che il tracollo sia da attribuire alle mancate dichiarazioni pubbliche della società o a quelle invece troppo frequenti di Ausilio ecc. ecc.

A me pare che il problema fondamentale dell’Inter degli ultimi anni stia nella difficoltà di costruire una transizione offensiva efficace e che questo problema investa tutta la squadra, con caratteristiche diverse di stagione in stagione: riguarda gli esterni bassi, i centrocampisti e gli attaccanti.

Attualmente, sempre a mio parere, c’è stato un miglioramento deciso solo per quanto concerne i difensori centrali, perché (considerato il ruolo ovviamente), sia Skriniar sia Miranda, quando è in forma, non sono inferiori in questa pratica a nessun altro centrale del nostro campionato.

Se guardiamo invece al trio offensivo, è lo stesso dello scorso anno.

Il centrocampo in effetti è cambiato radicalmente nel tempo.

Non c’è dubbio che Vecino, Borja, Gianmario/Brozo (ora speriamo Rafinha) abbiano caratteristiche diverse rispetto a Medel e Kondo (più un trequartista qualunque, da Hernanes in poi).

Questo forse spiega perché nella fase positiva atleticamente e come lucidità agonistica dei centrocampisti (e quando gli esterni erano più vivi aggressivi e insidiosi) abbiamo giocato meglio che in passato.

Questo potrebbe anche spiegare perché, appannatasi la vena atletica e l’ispirazione dei centrocampisti, in concomitanza con il declino degli esterni alti, la difficoltà di attaccare le difese chiuse (che abbiamo sempre avuto per problemi strutturali di squadra, soprattutto dei 3 attaccanti male assortiti) sia divenuta insormontabile.

D’altra parte il modulo prescelto, la copertura degli esterni - magari meno tempestiva di prima - e la capacità di posizionamento tattico e di palleggio dei centrocampisti (oltre naturalmente al valore dei centrali) spiegherebbe perché la fase difensiva non abbia subito il medesimo tracollo.

In sostanza subiamo poco ma non riusciamo più a costruire azioni offensive in numero adeguato.

Non ho la possibilità di confrontare concetti come le occasioni da gol costruite in passato e nelle ultime gare, ma a occhio questo mi sembra il problema maggiore.

Poi, certo, c’è stato qualche errore difensivo dei singoli, ma questo direi che in una stagione sia inevitabile: se hai una sufficiente forza offensiva, rimedi.

Invece ci sono dei numeri che a me almeno sembrano abbastanza significativi.

Nelle ultime gare spesso siamo stati migliori (!) degli avversari come possesso palla (secondo me vuol dire che la nostra manovra è stata più sterile, che della palla non sapevamo cosa fare e ce la rigiravamo): prima non accadeva.

Nello stesso tempo ultimamente, statistiche alla mano, stiamo anche correndo un po’ meno e un po’ meno velocemente degli avversari: prima era quasi sempre il contrario. Si tratta di quantità non eclatanti, ma possono avere il loro significato

Sarò un ingenuo, ma ci sono sufficienti elementi di tipo tecnico-atletico, di incompletezza organica per spiegare il declino senza ricorrere a tesi consolatorie per il tifoso che fatica sul lavoro e magari porta a casa 1.200 euro al mese (se non è disoccupato) e ama scagliarsi contro i suoi ex eroi che lo deludono, facendo il confronto con le sue fatiche e il suo portafogli.

Ah, dimenticavo: c’è anche un problema di valutazione complessiva delle squadre, di idea del calcio.

E’ evidente che chi pensa che tranne un paio di squadre le altre del nostro campionato siano feccia disgustosa, non riesce ad accontentarsi di spiegazioni tecnico atletiche e psicologiche del declino. Chi gioca nell’Inter deve comunque battere quelle m… e della Spal o del Crotone.

Invece secondo me non è così.

Oggi le piccole giocano tutte un buon calcio, sono bene messe in campo, hanno notevole dinamismo e qualche buon giocatore.

Tutt’altra cosa rispetto al passato.

Per batterle una squadra di livello un po’ superiore deve comunque essere al top.

Ho visto ieri lo stesso formidabile Napoli battere il Benevento. Ma il Napoli è molto più forte e completo di noi e comunque il Benevento lo ha messo in grande difficoltà.

Questo però può essere un elemento di comprensione per l’esito negativo di 1-2 partite, non per una serie di partite, il che richiede invece una disamina che interessi la struttura di squadra.

Poi ci sarebbero altre cose: per esempio perché non si lanciano i giovani.

Sabato sera ho sentito i primi consistenti mugugni dello stadio dopo 7’ 30’’ esatti, nei confronti di Dalbert, reo, dopo aver ricevuto il pallone di spalle, di averlo appoggiato a un compagno dietro (che aveva ampia visione del campo) invece che provare a girarsi e a puntare l’avversario dribblandolo.

Naturalmente invece basta esibirsi in un bel dribbling perché un giovane diventi l’idolo dei tifosi.

Ma sono due facce della stessa medaglia.

Allora ecco che i responsabili diventano l’allenatore (perché non fa giocare i giovani? Perché fa giocare poco l’elegante Cancelo e non lascia fuori il bollito e incapace Candreva?), i direttori e persino la proprietà.

Ci siamo dimenticati il passato recente, i campionati recenti e persino il fatto che molti di noi in estate avevamo individuato la forza della squadra meritevole di una posizione tra il quarto e il sesto posto.

In fondo l’unico di cui si potrebbe dire che ha sbagliato ripetutamente, nel tempo, è Ausilio.

Gli altri sono tutti nuovi e si sono trovati ad affrontare situazioni difficili con mezzi (spendibili) ridotti.

Le quote di responsabilità secondo me

Mi ripeto; secondo me i giocatori sono tutti buoni, cioè sopra la media della serie A.

Pochissimi sono ottimi (cioè campioni): Skriniar e Icardi.

Le squadre che ci precedono ne hanno almeno 4-5. Qualcuna ne ha di più.

E soprattutto le qualità dei giocatori sono meglio assortite perché le rose attuali sono state costruite nel tempo con una continuità di progetto: proprietà (ovino, DeLa, Lotito, Pallotta), direzione tecnica e/o allenatore.

Non hanno avuto vincolo distruttivi di natura regolamentare (FFP) e non hanno dovuto ricostruire in anni recenti sulle macerie di risultati straordinari che hanno lasciato strascichi tecnici e finanziari enormi.

Il Milan che ha avuto una storia recente abbastanza simile alla nostra, nonostante le nostre defaillance si trova ancora 10 punti dietro.

Si poteva far meglio anche in queste condizioni?

Certamente.

Gli investimenti sono stati tutti azzeccati?

Certamente no.

Solo che gli sbagli clamorosi (che fanno tutti non trattandosi di scienza esatta) in queste condizioni diventano di un’evidenza macroscopica.

Qualcuno scriveva che avessimo preso, anziché Hernanes, Nainggolan e, anziché Candreva, Salah, oggi saremmo un’altra squadra. Ci aggiungo anche Cavani, a suo tempo.

Certamente, ma ragionare in questo modo significa trascurare tra gli altri un elemento fondamentale: il controllo di molte società da parte della juve.

Salah l’avevamo quasi preso. Come mai la Fiorentina, salvata dalla B a suo tempo dagli arbitri di Moggi, ha fatto il diavolo a 4 per contrastare l’arrivo da noi e poi ha lasciato che andasse tranquillamente a Roma?

E le pratiche per cui Nainggo non è venuto da noi non le sapremo mai.

Come quelle di Cavani e Dybala.

Con questo non voglio difendere gli uomini del nostro passato, ma sostengo che lavorare per una società che non ha potere politico, che cambia tre proprietari (e tre progetti) in poco tempo, senza mai alcuna continuità tecnica in divenire, è obiettivamente molto arduo.

Sui soldi spesi banalmente lo scorso anno per Gianmario e Barbosa (a parte il fatto che Barbosa probabilmente lo ha voluto Pirelli per i suoi interessi in Brasile) la spiegazione è semplice: hanno sbagliato a fidarsi di Kia, ma quanti direttori sportivi e importanti agenti ha dovuto liquidare Moratti, prima di trovare l’assetto dirigenziale e tecnico giusto, accompagnato da referenti esterni (collaboratori-procuratori) affidabili?

Dunque secondo me le responsabilità che si possono dare a Suning, a Sabatini e a Spalletti sono molo limitate.

Se a giugno si uscirà dei diktat del FPF e si potrà lavorare per due-tre anni con queste persone, al termine si potrà dare un giudizio attendibile sul loro operato.

Si può invece esprimere un giudizio parzialmente negativo su Ausilio, che è qui da tempo.

Ma anche al suo lavoro secondo me vanno riconosciute delle attenuanti.

A meno che non si parta dal presupposto che non esista meritocrazia, che i quasi 90 punti di Spalletti lo scorso anno siano frutto di… raccomandazioni, come del resto la fama di cui gode Sabatini.

Oppure che non si parta dal fatto che Spalletti e Sabatini siano improvvisamente impazziti e non vedano più cose elementari per il più anonimo (ma non per questo meno competente) dei tifosi.

A questo proposito voglio essere chiaro una volta per tutte: io parlo per me, degli altri non so nulla.

Quello che so è che IO ne so di meno di qualunque professionista, anche del più scarso, rispetto alla professione che lui pratica e io no.

Poi può darsi benissimo che un imbianchino ne sappia più di alta finanza di un capitano di finanza e anche che uno stagnaio ne sappia più di calcio di un professionista che frequenta spogliatoi e campi verdi da una vita.
Io riconosco umilmente che nel mio caso non è così.

E un’altra cosa: chiedo scusa a tutti ma a me che un dirigente parli o non parli, che dica c…ate o cose saggissime importa zero.

Se un dirigente dice c…ate e mi porta Ronaldo per me va benissimo.

Se dice c…ate e mi porta Barbosa, mi arrabbio non perché dice c…ate, ma perché mi porta Barbosa.

Mi spiace, so che sono l’unico a pensarla così, ma io posso dire solo quello che penso io, non quello che pensano gli altri.

Dunque, ricapitolando.

La squadra

È abbastanza forte, non si gioca contro tutte le migliori senza perdere mai se non si hanno dei valori.

Ha dei limiti di organico non tanto nella qualità quanto nell’assemblaggio

In particolare il limite maggiore sta nella difficoltà di organizzare un’efficace transizione offensiva.

Questo deriva dalle attitudini dei tre attaccanti (nessuno dotato di scatto secco, dribbling e fantasia, tutti monotoni  e prevedibili nei loro movimenti).

E’ sufficiente che siano un po’ meno lucidi e brillanti perché manchino i punti di riferimento per i centrocampisti che non possono verticalizzare con efficacia.

I centrocampisti sono migliorati sul piano del palleggio, ma hanno perso in dinamismo. Anche questi non hanno creatività e non sanno ‘entrare’ per costituire una pericolosa alternativa offensiva. Non sanno dare imprevedibilità (garantendo nel contempo la sostanza).

I giocatori che in teoria hanno doti di creatività devono ancora dimostrare di avere ritmo continuità spirito si sacrificio.

In una parola di essere giocatori.

Tra gli esterni sanno spingere D’Ambrosio, di forza ma con piedi solo discreti e Cancelo che va palla al piede e deve ancora dare garanzie in copertura

In mezzo Borja solitamente dura un tempo e comunque sembra più un ragioniere bravissimo che un architetto, Vecino è bravino ma macchinoso e compassato, Brozo non si riesce a inserire in schemi razionali. Gaglia probabilmente dovrebbe fare la mezz’ala con a fianco due giocatori in possesso delle qualità che a lui mancano.

Se recuperiamo la condizione migliore e la convinzione (che non è un atteggiamento che si sceglie) possiamo ancora farcela, non so se ad arrivare quarti, ma a restare lì fino alla fine

L’allenatore

Se si rivela… incapace (anche lui dopo i 7-8 che lo hanno preceduto, tutti di buona quotazione, ma forse solo perché… raccomandati) siamo veramente nei guai.

A me sembra bravissimo, lucidissimo nelle analisi e nelle scelte (forse perché… le condivido).

Anche lui è sottoposto alla legge del risultato, se non riesce a riavviare la barca saranno guai soprattutto per noi che dovremo ripartire con l’ennesimo progetto.

La direzione tecnica

Sbaglierò, ma io penso che Ausilio sia l’operativo e che la mente sia Sabatini, d’accordo con Spalletti.

Qualcosa di buono, in un mercato difficilissimo, sia estivo che invernale, sembrano aver fatto.

Anche Sabatini era invocato da tutti 6 mesi fa. Non può essere diventato un... incompetente.

La prossima estate deve migliorare l’Inter e fra due creare una squadra competitiva per il vertice del campionato.

Altrimenti pur con tutte le attenuanti avrà fallito anche lui.

Noi invocheremo il prossimo deus ex machina, destinato a ripetere le gesta di chi l’ha preceduto

La proprietà

Parliamoci chiaro: in Italia le alternative sono i Della Valle, i Lotito, i Preziosi e altre proprietà di questo livello.

Non vedo un proprietario italiano (intento ci deve essere uno disposto a rilevare questa squadra, facendo nel contempo rientrare Suning dei circa 500 milioni spesi e facendo robusti investimenti, proibiti dal FFP) desideroso e capace di farci riemergere.

Altrimenti con una politica più accorta in tutti i sensi, nell’anno in cui si azzecca tutto si può fare come la Lazio o l’Atalanta.

Noi non abbiamo gli introiti per competere con le grandi società internazionali.

L’unico percorso possibile è costruire un sistema progressivo di introiti e finanziamenti che ci consenta di emergere anche a livello sportivo e di  avere contemporaneamente ricadute anche sugli aspetti finanziari. In un sostegno reciproco dei due elementi.

E’ un discorso difficilissimo, ma i cinesi sembrano i più idonei a portarlo avanti, anche perché al momento non siamo appetibili per gruppi finanziari esteri più facoltosi.

La cartina di tornasole saranno le politiche dei prossimi due anni (finanziarie di mercato e di costruzione di strutture immobiliari come lo stadio o il nuovo centro allenamenti).

Almeno per questo periodo va data loro assoluta fiducia (per conto mio).

Anche perché noi rispetto a chi ha più finanziamenti, abbiamo meno sostenitori nel mondo e Suning se facesse bene potrebbe aprirci una riserva di tifo unica nel pianeta.

Insomma, il momento è difficile, ma ogni liquidazionismo è in grado solo di rendere la situazione irreversibile.

Bisogna scommettere e l’unica possibilità di riuscita è scommettere sui nostri cavalli.

Chiedo scusa a quelli che non la pensano così.

Luciano Da Vite

85 commenti:

  1. Del post di Luciano non mi piace solo che sia finito.
    Spero che il calo fisico ci sia davvero; mi si diceva che Spalletti in inverno ha sempre un calo abbastanza consistente, se interessa e si pensa possa essere così potrei fare delle ricerche (la battuta con cui si concludeva la tesi era: ha vinto solo in Russia dove in inverno non si gioca). Magari questo aspetto fisiologico, legato alla programmazione della stagione ci consentirà di riprendere il passo a breve, fino a maggio.

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  2. Quando leggo i post di Luciano, cosa che mi capita ormai da vari anni, ho sempre una reazione ambivalente. Da una parte tengo in grande considerazione tutto quello che dice, per la stima che gli porto, e mi trovo d'accordo sulla gran parte delle premesse, poi però ci sono sempre alcune affermazioni che, secondo me, mosse dalla vis polemica, minimizzano alcune situazioni così evidenti che mi viene da reagire. Faccio un esempio, personalmente non ho mai pronunciato o pensato frasi sui giocatori che non's'impegnano come quelle citate da Luciano, è una cosa fuori dalla mia concezione del "loro" mestiere, se però il capitano della squadra, l'uomo simbolo, il giocatore più determinante, dice che c'è chi in allenamento non s'impegna, e questa frase arriva dopo frasi analoghe dette da altri lo scorso anno, cavolo, non si può non tenerne conto, perché è evidente che fa emergere una situazione decisiva nell'analisi della crisi delle prestazioni della squadra.
    Idem riguardo a Suning. Non ho mai pensato #suningout #rivogliopellegrini o scritto frasi offensive sull'instagram di Zhanghino però quando sento sottovalutare le tante cose che non tornano nel comportamento di Suning mi viene da parlare proprio di quelle. L'episodio di kia e Joao mario/Barbosa, a mio avviso, non può essere liquidato con "hanno sbagliato a fidarsi di Kia". Un conto è uno dei tanti sbagli che chiunque può fare, un altro conto è spendere un budget enorme, tutto il budget, per dei giocatori che l'allenatore dice pubblicamente di non volere e contro i dirigenti dell'Inter?!? Ma come si fa poi a parlare di Suning come un modello di economia gestionale a cui i tifosi faticano ad adeguarsi?

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    1. Se posso permettermi: per quanto riguarda l'impegno, Luciano ne parlò già l'anno scorso. Lui (e io mi sento di condividere) la fa più complessa: non è questione di volere fare il massimo o non volere. È questione di possibilità e capacità. Potremmo prendere Brozovic per esempio. Non è che se ne frega, è che... è più forte di lui. C'è chi sotto pressione rende di più, c'è chi riesce a dare il meglio sempre eccetera. Il termine "impegno" usato da Icardi e altri forse potrebbe essere improprio, o valere solo per alcuni di quelli che poi fanno meno di quanto ci si aspetti o necessitare di alcune considerazioni ulteriori. Più una questione di resa finale, anche in allenamento, che di volontà a priori. Noi soffriamo, ma loro in fin dei conti sarebbero quelli che fallirebbero nuovamente e si beccherebbero i fischi, gli insulti dai tifosi oltreché la scarsa considerazione tra i colleghi.
      Per fare devi essere, no? Se non sei...

      Ps: probabilmente Luciano saprà rispondere in maniera migliore rispetto a quello che è il suo pensiero, io ho solo qualche ricordo dei commenti della scorsa primavera e mi sembra si dicessero cose del genere.

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    2. Figurati Gabriele, mi fa piacere e quello che dici ha un senso. Ma non pensi che però varrebbe di più riferito alla partita, mentre non impegnarsi in allenamento significa tutta un'altra situazione?

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    3. Non lo so... Si dice, per esempio, che la vittoria, anche immeritata, oltre a dare tre punti in più consente di analizzare gli errori con più tranquillità, senza la pressione di chi si ritrova dopo una batosta. Quindi ci sono elementi che condizionano gli allenamenti, lo spirito e il rendimento(?). Spalletti a giugno elogiava Borja perché in ogni allenamento "timbrava sempre il cartellino", dando certe garanzie che evidentemente - se ritenute dall'allenatore degne di menzione - non devono essere scontate.
      Posso ipotizzare che il giorno dopo la gara col Pordenone e quello dopo la gara con l'Udinese, il clima non fosse ottimo come in altri momenti, nonostante la voglia di rialzarsi subito...

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    4. Penso di interpretrare correttamente il comportamento molto lineare di Luciano dicendo che questo sia in molti casi una forma di espressione voluta (probabilmente necessaria) anche contro quelle forme di "estremismo" e di violenza verbale cui accenni anche tu Rina e che ovviamente non condividi e comunque non rappresenti nelle tue esternazioni sempre composte. Diciamo che l'utenza attiva di questo sito non è sicuramente rappresentativa della maggior parte della tipologia di commenti che si trovano in rete (basta fare un giro su twitter per rendersene conto). Quando Luciano scrive di conseguenza non si riferisce solo a chi partecipa attivamente alla vita del blog ma anche a chi legge senza commentare (in media ci sono circa 2000 accessi al giorno... quando le cose vanno male di più...) e comunque penso che guardi chiaramente alla situazione complessiva. Questo (al di là della sua onestà intellettuale e del suo modo di vedere il calcio) lo spinge a non alzare i toni, ma al contrario a esprimersi ancora di più in maniera razionale e lucida. Per il resto diciamo che non penso che Luciano sia diciamo stato molto tenero con Gianmario negli ultimi mesi per esempio. :)

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    5. Certo Emiliano, spero che si fosse capita la stima che ho per Luciano, poi per amore di discussione... si discute;.)

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    6. Sì sì, siamo qui per questo ovviamente. :)

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  3. ...io mi sono molto incavolato sabato sera (ma ancora di più mi aveva infastidito l'esito della partita con la spal), ma quello che mi ha fatto andare in bestia è stato dove leggere il commento ripetuto, come uno stucchevole refrain, dei soliti "capiscers del web"..."la stagione dell'Inter finisce stasera" e giù un mucchio di "like"...dico...ma si può essere così stupidamente narcisi? E' evidente che la squadra vive un momento di grande difficoltà (dovuto, per mio conto, al contemporaneo appannamento fisico di 4/5 giocatori, più che a quanto sussurrato dal gossip), ma, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, la partita di ieri sera della Lazio (e non solo il risultato) dimostra che il campionato è ancora tutto da giocare : per cui, invece di piangersi addosso, e contagiare l'ambiente vicino alla squadra è il momento di stare ancora più vicini e spronarla a dare il meglio sul campo, in allenamento e in partita....#sipuòfare

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  4. Riguardo ai discorsi sul modello economico, devo una risposta ad Amstaf per un post di due giorni fa. Ringraziandolo ancora per le delucidazioni che gli chiedo e lui gentilmente ogni volta mi dà, stavolta non sono molto convinto della sua risposta. L'argomento al solito era il FFP. Non sono tra quelli che non crede al rigore di queste regole e all'impegno necessario per rispettarle, ma non sopporto quando mi sembra che il FFP venga usato per coprire altre situazioni. Se ho dei dubbi sull'effettivo peso del FFP nelle scelte di Suning, non è perché inseguo il malumore dei tifosi , ma per il comportamento stesso di Suning in alcuni momenti che contrasta con le scelte odierne. Per prima cosa, com'è appunto che spendiamo 100 milioni per giocatori come Barbosa e JM che l'allenatore giudica inutili? Possiamo minimizzare come vogliamo ma è un comportamento da padroni che si presentano al loro primo vero mercato più per ostentare potenza e ricchezza che per servire le esigenze della squadra, alla faccia del FFP. Peggio ancora l'ultimo mercato estivo. Come ho scritto ad Amstaf, se adesso non possiamo spendere nemmeno un euro per la prima squadra, com'è che a metà luglio abbiamo speso trenta milioni per ragazzini come Odgaard, Zaniolo, Colidio, Bastoni e stavamo per spenderne il doppio per Pellegri e Salcedo? E se fossero arrivati i giocatori di peso per la prima squadra di cuoi parlavano Spalletti e Sabatini, che cifre avremmo dovuto aggiungere al budget? Amstaf, che è sempre, giustamente così preciso, nel tracciare le strettoie finanziarie del FFP, risponde che magari avremmo venduto Perisic, che c'erano dei bonus per Pellegri e Salcedo, insomma che non sappiamo. Ok, lo so che non sappiamo, ma non raccontiamoci storie. Sappiamo benissimo che con il blocco del governo cinese l'Inter di colpo ha bloccato tutto. Abbiamo lasciato perdere la trattativa per i ragazzini del Genoa così come l'affare già fatto con la Sampdoria per Schick (a costi umani, non quelli raggiunti dopo il nostro abbandono), ci siamo ritirati da tutte le trattative per i giocatori che erano stati promessi a Spalletti e di cui parlò in quella celebre e, col senno di poi, improvvida intervista. Insomma, c'è stato questo blocco e non discuto il comportamento di Suning, che penso sia stato "obbligato", ma se questo blocco non fosse arrivato, com'è che stavamo spendendo una caterva di milioni per ragazzini e per la prima squadra? Allora le regole del FFP non esistevano?
    Faccio un ultimo esempio. Amstaf, Alberto de Vita e tanti altri parlano dell'obbligatorietà dell'autofinanziamento nell'epoca del FFP e del calcio manageriale alla Suning. Ma se adesso l'autofinanziamento sembra imprescindibile, comè che in estate l'AD dell'Inter Antonello dichiarava "Con il gruppo Suning abbiamo un progetto a medio termine. Vogliamo una crescita organica, poi è chiaro che le ambizioni sportive sono immediate. La proprietà nel breve continuerà a supportarci, ma nel giro di 3-4 anni il club dovrà essere capace di generare le risorse per auto finanziarsi”? Tra tre o quattro anni? Cioè le mille dimostrazioni argomentate sulla necessarietà dell'autofinanziamento con l'FFP in estate non valevano? Qualcuno non la racconta giusta.

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    1. Nel documento di presentazione del bond, circa un mese e mezzo fa, è stato scritto, tra le altre cose, questo: "Il governo cinese ha recentemente classificato gli investimenti in squadre sportive come investimenti limitati. (...) Queste restrizioni possono anche influire negativamente sulla nostra capacità di riscuotere somme a noi dovute in termini di sponsorizzazioni e di altri contratti stipulati con controparti in Cina. (...) Inoltre, mentre aumentiamo il volume di accordi di sponsorizzazione e diritti dei media con controparti in Cina, potremmo anche incontrare difficoltà nell’ottenere i pagamenti a noi dovuti a fronte di tali accordi a causa delle difficoltà nel rimettere la valuta estera fuori dalla Cina.
      Ad esempio, a partire dal 30 settembre 2017, 25 milioni di euro di ricavi che abbiamo rilevato nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2017 sotto il Naming Rights and Sponsorship Agreement non sono ancora stati pagati.
      Inoltre, 12,3 milioni di euro e 7,5 milioni di euro di ricavi che abbiamo registrato rispettivamente nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2017 e nei tre mesi terminati il 30 settembre 2017, nell’ambito dell’accordo di sponsorizzazione con Beijing Yixinshijie non sono ancora stati pagati a causa di ritardi causati dal controllo dei capitali sulla remissione di valuta estera della Cina."

      Tutto questo è coerente con il FFP perché non mette soldi Zhang ma vengono stipulati accordi che consentono l'aumento dei ricavi con cui autofinanziarsi nonostante costi sempre più alti (cartellini e stipendi maggiori). Questi sono alcuni punti; è un corsivo, che dovrebbe corrispondere al virgolettato, di Calcioefinanza.

      Si parla anche di dipendenza dell'Inter dai contributi di capitale da parte di Suning. Questo non significa, non significherebbe, che il FFP non esiste o sia meno rigoroso o aggirabile o una scusa. Il FFP si concentra, semplifico, soltanto su alcune voci. Diciamo quelle più rischiose, meno virtuose, soprattutto sul mercato... che è quello a cui guardano i tifosi. Ma Suning ha messo soldi per i naming rights e nessuno lo nega (nei limiti di percentuale consentiti dal FFP), è Suning che investirebbe per il settore giovanile, per lo stadio, per le strutture... in attesa che l'Inter sia TOTALMENTE, e non solo per quel che interessa al FFP, autosufficiente.

      Che ne dite?

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    2. Senza dubbio quello che scrivi ha un senso Gabriele però, scusa se mi permetto, non risponde del tutto alle mie osservazioni e, soprattutto, alla frase di Antonello. Penso di essere stato il primo a citare sul blog il documento allegato al bond (che non esclude nemmeno la cessione da parte di Suning), e venni rassicurato che, trattandosi di ritardi, non cambiava niente in termini di voci di bilancio. Insomma Gabriele, aldilà delle mie argomentazioni che non ripeto, quando l'amministratore delegato dell'Inter parla di autonomia finanziaria da raggiungere tra tre o quattro anni ma intanto dice che "è chiaro che le ambizioni sportive sono immediate. La proprietà nel breve continuerà a supportarci" è chiaro che si riferisce proprio al mercato. Cos'altro è "l'immediato" se non il mercato? E lo dice proprio perché il recupero di immmagine e i soldi della champions sono fondamentali per quell'autonomia finanziaria di là a venire. Infatti continua dicendo che "C’è tutta la capacità per fare la campagna acquisti che serve al tecnico" e "“Il ritorno in Europa è il primo step del progetto, la base del nostro business plan. Un club come l’Inter non può essere fuori dalla Champions. Poi sarebbe fondamentale sia come immagine e brand sia come ritorno economico, leggasi una cinquantina di milioni. L’Inter deve tornare a vincere o a competere ad alti livelli in Italia e in Europa. E di questo si gioverà il club anche a livello economico-finanziario". Insomma, Antonello dice quello che dicevano tutti i tifosi, di mettere cioè al sicuro la qualificazione in champions investendo adesso per completare la squadra, proprio perché la qualificazione in champions è fondamentale per l'autonomia finanziaria futura dell'Inter. Secondo me le chiacchiere stanno a zero: attualmente si parla di autonomia finanziaria DA SUBITO, in estate veniva ipotizzata tra tre o quattro anni. E le regole per il FFP che ci vengono descritte come insormontabili per qualunque esborso, in estate non erano viste così. Poi Suning ha cambiato modus operandi. Non so quanto dipenda dal blocco del governo cinese o magari dal fatto che, dopo aver toccato con mano, non siano più convinti dell'operazione. Sicuramente non c'entra il FFP, di cui Antonello era perfettamente consapevole.

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    3. "Vogliamo una crescita organica, poi è chiaro che le ambizioni sportive sono immediate. La proprietà nel breve continuerà a supportarci". Dipende che ambizioni (e ambire non significa competere) e in che consiste il supporto. Che doveva dire? Cioè sono interviste, io non gli darei un peso determinante. Anche quando Moratti stava vendendo si diceva "siamo l'Inter e...". Il fatto che i risultati sportivi diano credibilità e spinta al gruppo e al progetto è ovvio ed è vero in ogni caso. Non mi aspetto un amm. delegato che dica "non siamo nelle condizioni di accogliere le richieste del tecnico", anche se l'intervista venisse fatta mezz'ora dopo un litigio furibondo. Non è poca trasparenza è che sarebbe impossibile continuare a lavorare agli occhi dei tifosi e degli stessi giocatori. "Un club come l'Inter non può stare fuori dalla Champions". Contesto l'interpretazione di questa frase. Se un tifoso dice questo significa "l'Inter deve arrivare subito in Champions". Se lo dice un addetto significa "dobbiamo lavorare affinché ci ritorni". Mi dispiace non rispondere in maniera soddisfacente (non nel senso di darti ragione, ma mi sembra un intervento poco organico il mio) al tuo lungo commento, magari altri sapranno fare di meglio, anche perché citavi Amstaf direttamente.

      Io parto dalla situazione generale e coerentemente con quelli interpreto le parole e i fatti più specifici. Juve e Roma così come tutti gli altri fanno così e non mi sembra ci siano così tante cose che si contraddicono.

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  5. Secondo me c'è da dire un'altra cosa. Se l'andamento delle prestazioni della squadra fosse veramente rapportabile alla media dei dati citati da Luciano...non credo ci sarebbe qualcuno scontento o turbato. Una squadra che vince qualche gara, poi pareggia, poi perde, poi torna a vincere un paio di gare e così via fino ad ottenere l'attuale quarto posto sarebbe per quel che mi riguarda un sogno...considerate le stagioni dopo il 2011.
    E' evidente che questo non è il caso...come già sperimentato ripetutamente in passato, dopo un periodo di risultati estremamente positivi, a prescindere dalla guida tecnica o dal tipo di preparazione (per quel che ricordo alla Roma correvano come stambecchi), ai primi risultati negativi inizia la caduta come al solito inarrestabile.
    Vorrei entrare nello spogliatoio e capire perché a differenza della stragrande maggioranza delle squadre nostrane, a livello caratteriale invece di un cursore modulabile che determina fisiologici alti e bassi, i nostri abbiano un'interruttore stagionale come le caldaie..."acceso" o "spento"!
    Niente da dire su Suning, Sabatini o Spalletti, anche se è vero che manca una figura autorevole, uno che tenga il gruppo coeso e che si contrapponga ai soliti attacchi mediatici....e questa mancanza (che ci crediate o no) ha un suo peso anche a livello di risultati e quindi di punti.

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    1. Però con Mancini in parte di riprendemmo. Non arrivammo settimi ma quarti e avevamo fatto meno punti prima, meno gol, più gol subiti, più sconfitte. Quindi non è detto che non ci riprenderemo. Manca ancora troppo tempo, l'anno scorso crollammo in maniera peggiore di oggi, qua si pareggia e cinque punti in più o in meno fanno la differenza, a fine marzo, riprendendoci nelle ultime due.

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    2. "meno punti prima, meno gol, più gol subiti, più sconfitte" rispetto a questa stagione

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    3. Si, però con Mancini la champions voleva almeno il terzo posto e se ti ricordi i risultati sono tornati a migliorare una volta svanito questo che era l'obbiettivo principale.

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    4. Uhm... Non sono totalmente d'accordo. È oggettivo che i posti erano tre. Ma a) siamo arrivati là dove sulla carta meritavamo, non ci siamo fatti superare da squadre anche sulla carta inferiori, come poi è successo tutti gli altri anni; b) a febbraio vinciamo col Chievo, poi due pareggi a Verona e Firenze, la vittoria con la Samp, quella col Palermo... Un girone di ritorno non esaltante con dei passi falsi ma senza gli ultimi colpi di Totti (la Roma perdeva al novantesimo con Torino, Atalanta, Genoa e forse altre) noi ci sarremmo andati (almeno) vicinissimi. Magari avremmo fallito altre occasioni ma l'obiettivo era lì anche ad aprile (a metà mese vincevamo 2-0 col Napoli). Perdemmo l'ultima col Sassuolo quando eravamo matematicamente quinti.

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  6. Rispondo a Rina (post 2)
    Mah, vedi, ci sono alcune cose che io non so e quindi su quelle non mi pronuncio. Se non sbaglio, ma forse sbaglio, kia era l'uomo di fiducia di ET e i cinesi, da poco al timone della società, si sono fidati delle indicazioni di Et e della fama di Kia. proprio come Moratti, appena arrivato spese molti milioni (rapportati ad oggi) per tali Caio e Rambert, fidandosi di qualcuno che poi è stato depennato.
    Ripeto per quel che so io barbosa è ancora famoso in Patria ed è stato Pirelli (Tronchetti) a chiudere svanito l'acquisto più prestigioso, per ragioni di mercato pneumatici. Poi il giocatore era obiettivamente interessante e allora non credo che ci fossero molti tifosi indignati per il suo arrivo.
    Su Gianmario poi eravamo entusiasti tutti. é costato molto e probabilmente con quei soldi non sarebbe stato possibile arrivare a un giocatore più forte e più funzionale. Poi io non ricordo di aver sentito mai l'allenatore dire pubblicamente che non lo voleva e se per caso l'ha detto...dopo, non ci farei molto caso

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    1. Joao non era il desiderio di Mancini perché voleva altri profili. Trascinatori. A luglio disse che era simile a Brozovic. Per De Boer immagino andasse bene. Ma io non considero quello in errore enorme

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  7. Sulla questione dell'impegno, mi rifaccio a quanto precisato da Gabriele. Non credo a una cosciente mancanza di impegno, né in allenamento né in partita. Può esserci un caso (oggi si dice che cancello sia stato estromesso dalla formazione ultima per scarso impegno in allenamento: ma se anche fosse vero, questo dimostrerebbe solo che se uno non si impegna, l'allenatore lo lascia fuori anche a costo di far giocare...Dalbert).
    Io non penso a una mancanza di impegno neppure per Gianmario, pensa un po'.
    Secondo me basta una sfumatura nel linguaggio per alterare il significato delle parole. Se invece di impegno per esempio parliamo di feroce determinazione agonistica il discorso già cambia, perché in alcune situazioni il livello di determinazione agonistica non è un'opzione che puoi scegliere o non scegliere con decisione razionale.
    Io dico sempre che quando insegnavo potevo avere i più grandi problemi del mondo, ma come chiudevo la porta dell'aula come per incanto me li dimenticavo. E di questo ero il primo a stupirmi. Però magari inconsciamente il mio rendimento era diverso, in quel caso non si può sapere. Poi di fronte alle difficoltà non reagiamo tutti allo stesso modo. ma anche qui non è una scelta consapevole.
    Possiamo prendere tutti matrix, o gattuso, o Furino (per chi se lo ricorda). Però poi ci lamenteremmo di altre cose. Perché di feroci molto bravi , cioè di Matthaeus, ce ne sono pochissimi.
    Purtroppo quando prendi un giocatore da un contesto diverso non sempre puoi valutare tutti questi aspetti. ma è evidente per esempio che la reazione a fischi improperi e mugugni di D'Ambrosio è diversa da quella di Ranocchia e di Candreva.
    Insomma i processi psichici e mentali di una persona (non stiamo parlando di macchine) sono complessi e non sempre leggibili con un metro assoluto.
    Posso essere d'accordo sul fatto che chi non regge un certo condizionamento ambientale, nelle situazioni negative, non sia da Inter e potendo vada sostituito. Kondo per esempio ha ammesso che questo era il suo problema, da noi. E Kondo non era certo uno fragile.
    nella nostra squadra mancano i trascinatori, almeno uno per reparto, che possano scuotere i compagni ribaltare una situazione psicologica. E l'allenatore non sempre ci può riuscire. Altrimenti dobbiamo concordare sul fatto che da Leo in poi sono arrivati solo incapaci.

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  8. Però fino a quando ci sono e devono portare a termine ilc campionato sarebbe meglio incoraggiare e spronare i giocatori meno guerrieri e non deprimerli. A meno che non si voglia promuovere Emmers, Lombardoni, Sala, Pinamonti Rover: Tutti guerrieri ...pronti per farci andare in CL e dare una svolta alla stagione (e io li considero tutti eccellenti prospetti, qualcuno anche di più, sia chiaro...)

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  9. L'acquisto di giovani calciatori per il settore giovanile (compresi pellegri e Salsedo ), stadio e strutture non vengono tenute conto nel FPF . Quindi i due genoani non sono stati acquistati per altri motivi . Luciano oggi purtroppo non posso venire a S.Siro mi dispiace

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    1. Il costo dei cartellini dei giovani entra eccome nel computo del FFP, quindi che adesso non si possa spendere un euro per la prima squadra è discutibile.

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    2. Non é così . La compravendita dei calciatori di qualsiasi eta rientra nel fpf

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  10. Ma secondo voi, D'Ambrosio e Icardi, le cui dichiarazioni in tempi diversi sono state prese come prova dai sostenitori del fancazzismo possono dire a stagione in corso delle cose che li mettono contro tutti i loro compagni? Oppure il senso delle loro parole era diverso, non riguardava tutta la squadra (loro compresi) e voleva essere insieme una spiegazione e uno sprone a reagire a condizionamenti non consapevoli?

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    1. Figurati se i giocatori non sono abituati all'amplificazione di ogni loro sillaba. Anche un analfabeta non direbbe mai certe cose alla stampa, ben sapendo che poi si ritorcerebbe contro di loro. Se fanno certe affermazioni secondo me è perché all'interno dello spogliatoio si dice ben di peggio.

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  11. sembra che il tifoso interista sia contento di fallire e di poter dire io l'avevo detto...

    ogni anno si cerca e trova un capro espiatorio ora e' Ausilio il male di tutto e spero con tutto il cuore che non lo diventi Spalletti (ma ci stanno gia arrivando)


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  12. .@giancarlo
    credo che il costo dei cartellini dei giovani, in qualche modo, rientri nel FFP; almeno così sembrerebbe leggendo i documenti UEFA (il mio inglese è pessimo, quindi devo fidarmi di traduzioni).

    @rina
    intanto grazie per le parole gentili, a me piace confrontarmi con chi NON la pensa come me, in quanto, vivendo di dubbi, mi sollecita a riflettere e...dubitare.
    Sul blocco del governo cinese, diciamo sulla "sorveglianza" a cui Suning, per motivi anche "politici" (che, alla lunga, dovrebbero risultare positivi, se hai una proprietà cinese meglio "vicina" al potere cinese che lontana...) è molto sensibile, nessuno sostiene che non abbia influito. Io, però, sono arrivato alla conclusione che abbia influito più sui "tempi" che sulla quantità. Detto banalmente, senza il c.d. "blocco", forse Suning avrebbe finanziato direttamente, in misura maggiore, l'Inter (ma NON a fondo perduto, al massimo prestiti onerosi, ma CELERI); così si è dovuti, ad esempio, ricorrere al bond, operazione tecnicamente complessa e lunga. Idem le sponsorizzazioni, oltre quelle "contigue" (che sono già al 30% de fatturato) è ipotizzabile un "supporto" convincendo aziende cinesi, non direttamente connesse, a sponsorizzare una parte del "brand", ovvio che il c.d. "blocco" incida negativamente in generale.
    Ma la filosofia di fondo non sarebbe, credo, cambiata. Il "botto" iniziale, JM+Barbosa (e ha ragione Luciano, JM fu accolto con applausi, compreso il sottoscritto, come a suo tempo Kondo; Barbosa, vedi anche la mega presentazione, non farina di Suning, è figlia di molte mamme, poco calcistiche...) potrebbe anche essere stata una sorta di "fee di ingresso" autoimposta, il "regalo di immagine". O forse solo inesperienza ed errore. Non possiamo decapitarli per questo, i campi di rieducazione li hanno aboliti persino loro...si scherza!

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    1. Certo Amstaf, però non dirmi che anche noi in parte non esultavano perché dopo anni di vacche magre sembrava che potessimo tornare a farla dal padrone nel mercato... Non vendiamo Icardi al Napoli nemmeno se ci offrono 75 milioni (che allora sembravano una folia! Vogliamo il miglior giovane sulla piazza internazionale! Gabriel Jesus sceglie il City? Noi cerchiamo chi c'è dopo di lui e lo strappiamo a tutti, anche al Barcellona! Chi è il miglior giocatore degli europei? Joao Mario? Bene, lo vogliamo anche se chiedono cifre che l'Inter non ha mai speso!! Dai... Lo spirito era questo... E l'avevano trasmesso anche a noi tifosi... Il FFP era una sigla:-)

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    2. Onestamente, Rina, mi sono illuso pochissimo, perché ogni volta che leggo, sui media di qualunque tipo, una "notizia" mi scatta la modalità "è vero il contrario"; l'unica illusione venne da qualche dichiarazione LEGGERMENTE ottimistica sfuggita, qua e là, ai direttori...ma, se vai a rivederti le dichiarazioni del vituperato Ausilio, sia durante il cambio di proprietà sia da Aprile-Maggio 2017 a TUTTO il mercato, sono concordanti ed univoche (direbbe la Questura...) sui nostri LIMITI di spesa. Solo che allora si disse che Ausilio avrebbe fatto meglio a tacere, a non deprimerci...
      Ci godemmo, chi più chi meno, le illusioni, poi vennero le delusioni.
      Ma non è "colpa" di Ausilio se si credette a Musmarra o Pedullà,per dire...

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  13. Sul dilemma "impegno/non impegno": premetto che io sono "fissato" con gli aspetti psicologici...
    Il calciatore è una professione assimilabile maggiormente a quelle "artistiche" (anche fiscalmente, vedi codici Partite Iva...) che a quelle...impiegatizie, dove, comunque, lo "stato d'animo" influisce, eccome!, sul "rendimento" del lavoratore.
    Il centravanti che, ogni palla che tocca, segna è lo stesso che, all'improvviso, non segna più (chi ricorda MILITO, dico MILITO, sbagliare goals sulla linea? Io si, non nell'anno d'oro, ovviamente...) non credo smetta di "impegnarsi" e più ci pensa peggio è.
    Lo scrittore che "perde l'ispirazione", il coreografo che non riesce più a creare, la ballerina che "perde un giro", il tuffatore che "spruzza", non è che diventino LAVATIVI, d'un tratto. A parte la forma fisica, che però non DECADE mai in maniera così improvvisa e vistosa, c'è la testa...io, nel mio piccolo, qualcosa ho fatto in termini di preparazione fisica, se il cervello non gira le gambe non girano.
    Un vecchio proverbio, della mia generazione e delle precedenti, volgarotto, dice che "Il c***o non vuole pensieri", neanche il calcio, specie pensieri negativi.
    Discorso diverso è VALUTARE un professionista non solo in base a doti fisico-tecniche ma anche MENTALI, quelli fragili faranno fatica ad essere "campioni"; anche il COACH (uso volutamente questo termine) andrebbe valutato ANCHE in base alla capacità di tenere e "far tenere" mentalmente...è il "capo"...o sull'avere, nello staff, figure in grado di supportarlo in questo, o perché professionisti del "settore mentale" o perché talmente carismatici da cambiare i neuroni ai giocatori.
    Per essere CHIARI, fossero lavativi sarebbe più semplice, tra bastone e carota risolveresti tutto. Così no, così è più difficile...

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    1. Gli aspetti psicologici sono fondamentali e di difficile interpretazione. Per mia grande fortuna ho frequentato atleti olimpici (non olimpionici, purtroppo) che non lesinavo su nessun aspetto riguardo a preparazione o serietà professionale ma che vivevano gli impegni sportivi con approcci totalmente differenti e spesso con esiti disastrosi. Mi ricordo di uno che vinse il 100% delle competizioni prima di un campionato italiano e di un successivo campionato mondiale.... perse il primo nei confronti di un carneade e di altri atleti e conquistò una medaglia di bronzo, in rimonta, perchè cadde stupidamente alla prima curva.... in vent'anni di carriera ad alto vertice vinse solo una maglia di campione italiano in tenera età. Questo per dar l'idea di come l'aspetto psicologico sia fondamentale ed anche l'introduzione del mental coach nelle organizzazioni sportive è ormai fondamentale.

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  14. A proposito dell'indipendenza di giudizio dei vari "giornalisti" ed "opinionisti", scopro che il compenso, a Sky, di Alessandro Costacurta, fosse di cinquecentomila euro annui. Repressi i conati, presumo che anche gli altri illustri opinionisti viaggino su quelle cifre... Premesso che questi signori non dovrebbero essere indigenti, temo che discostarsi dalla linea editoriale non sia gradito...ad esempio, Boban, che non sempre ho condiviso, anzi, ma che andava un po' per la sua strada, non lo si vede più.
    Controllate chi sono e chi furono i direttori di Sky sport 24, delle testate sportive Sky, l'autonomia della signora damico buffon...io ho le mie "riserve".
    Applicare questo metodo a TUTTO il mondo dell'informazione, specie non sportiva, sarebbe cosa buona e giusta...

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  15. In YL. a segno Emmers, il trascinatore belga.
    Continuo ad insistere che in prima squadra ci manca uno come lui. Non dico lui ma un cc che si ti trovi spesso in area a chiudere l’azione partendo da dietro.

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    1. Si potrebbe risolvere anche con un due di fianco ad Icardi che arrivino maggiormente alla conclusione dentro l'area piuttosto che il cross per un uomo solo dentro, ed in questo caso servirebbe anche un terzino con ottime capacità d'inserimento, che potrebbe essere Cancelo, allora in quel caso si libererebbe un centrocampista anche per la conclusione, magari si riuscisse ad inserire un centrocampista con più presenza atletica di Valero, allora in questo caso Vecino e Gagliardini riuscirebbe più facilmente a liberarsi.

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  16. Esiste qualche straming ?

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    1. Che io sappia no. Sotto 1-2...

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    2. Grazie lo stesso...come stiamo giocando ? Speranze di rimonta ?

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    3. non so, seguo solo aggiornamenti...

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    4. Solo streaming non legali.
      La squadra stava giocando bene, con poco possesso, ma con verticalizzazioni immediate o sfondamenti palla al piede e sembrava in controllo, senza soffrire particolarmente.
      Come sempre sprecate numerose potenziali occasioni.

      Subito poi il gol del vantaggio da una loro bella combinazione su ribaltamento di fronte ci si é innervositi e durante il momento di nervosismo gli si è concesso qualcosa, ma il secondo gol viene da un bruttissimo intervento di dekic su un tiretto innocuo, che, invece di trattenere, respinge sui piedi dell'attaccante dello Spartak.

      Poi una reazione scomposta e un po confusa alla ricerca del pareggio.

      Speriamo ora vecchi li riordini.

      Brignoli infortunato al trentesimo. Al suo posto Rover.

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  17. Prezioso e come al solito illuminante questo post di Luciano
    Io sono molto fiducioso per la qualificazione in Champions, e la fiducia ha ragione di essereper la presenza di mister Spalletti.
    Non dimentichiamoci mai che la squarea che ha giocato funo ad oggi è la stessa dello scorso anno per otto undicesimi, e se abbiamo la certezza che Skriniar sia un up grade rispetto a Murillo, non abbiamo le stesse certezze su Vecino e Borja rispetto a Kondo e Medel.
    La squdra, anche in questo periodo di appannamento, è rimasta solida, subisce pochi goal e non perde, salvo le partite con Sassuolo e Udinese, delle quali ritengo negativa solo quella con la squadra di Oddo, pur con un arbitraggio discutibile.
    Credo che, appena Rafinha si inserirà e appena rifiateranno Perisic e qualche altro giocatore torneremo a ottenere risultati positivi.
    Il cammino mi sembra quello dell'ultima Inter di Mancini, che arrivò quarta.

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  18. Ho rivisto i gol sul primo liscio di un difensore dello spartak che concede ad emmers 1v1 con il portiere, tocco sotto a scavalcare ed uno a zero.

    Primo gol dello spartak errore in uscita a centrocampo del ns nr 6 che lascia fgirare l attaccante, bello scambio dei russi con il nostro esterno sx che sbaglia a non salire per il fuorigioco e successivamente liscia su un passaggio in area permettendo di concludere all attaccante.
    Secondo gol spartak su rimpallo tra nostro nr 6 e loro attaccante che diventa un tiro in porta ribattuto corto da dekic e messo in rete dal centravanti. Errore secondo me ancora del ns 6

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  19. Icredibile 3 a 2 per noi all 86 esimo su autogol
    Due minuti dopo 3 a 3 su rigore

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  20. Inter arrembante negli ultimi 3 minuti si va ai rigori dopo il 3 a 3 finale

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  21. Altra sofferenza :-).
    Bravi i ragazzi

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  22. Colidio pinamonti ed emmers gol, loro ne sbagliano due. Rover per la vittoria, palo schiena del portiere palo e fuori...
    Ancora loro sul dischetto... alta!!!
    Passiamo noi

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  23. Arrivo a casa adesso giusto per leggere del passaggio ai rigori! Grandi ragazzi, spero che qualcuno abbia la bontà (immagino con grande entusiasmo :)) di raccontare qualcosa a chi come me non ha visto il match!

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  24. LUCIANO PENSACI TU A RACCONTARE QUESTA ROCAMBOLESCA PARTITA

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  25. emozioni straordinarie. tra poco un report

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  26. Menomale che i ragazzi con talento, carattere e agonismo spesso riescono a compensare alla totale mancanza di gioco, organizzazione e schemi da parte del mister giovanile più titolato d'europa. È bastato un allenatore russo a caso per insegnargli qualche schema su palla in uscita consentendogli in futuro di variare l'ormai ben consolidato "lancio a casaccio".


    Nota di merito per Zappa che magari deve migliorare qualcosa dietro ma ha avuto il merito di aspettare il suo momento e ora sta fornendo prestazioni superlative per garra, sostanza e qualità.

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    1. Piu ripetitivo di Candreva e le sue mille finte prima di crossare

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  27. davvero una partita incredibile, inadatta ai deboli di cuore, per il susseguirsi di colpi di scena.
    ma partita di grande agonismo e anche con buonissime giocate.
    Una volta per tutte il match ha chiuso, a mio parere il discorso sull'inferiorità del calcio giovanile italiano. Non è vero che siamo meno tecnici degli avversari è vero al contrario che, giunti a 18 anni mediamente siamo meno fisici, meno potenti, con meno corsa lunga rispetto a loro.
    Adesso si capisce perché i selezionatori fatichino a convocare atleti molto tecnici ma non potenti e vigorosi. Adesso si capisce perché tanti giovinetti di buona e ottima tecnica fatichino poi in Lega Pro quando devono combattere contro professionisti completi, anche se magari inferiori nell'esercizio bello e sterile.
    Noi abbiamo fatto la partita senza correre rischi e creando belle occasioni attraverso un gioco veloce e di prima. abbiamo sbagliato molte occasioni per un nulla, in occasione dell'ultimo passaggio o della conclusione, puntando sulla rapidità e la tecnica. Così è venuto il gol. Poi sono usciti loro con una netta superiorità di corsa lunga, di potenza, di stacco.
    Alcuni dei nostri hanno faticato a reggere il confronto proprio sul piano fisico ed è venuto prima il pareggio poi il sorpasso. L'infortunio a brignoli, uno di quelli più in partita, ha complicato la situazione.
    Con spazi più ampi a disposizione loro hanno creato altre palle gol. Anche noi abbiamo fatto qualcosa, ma il senso di netta inferiorità atletica non alimentava speranze. determinati sono stati gli ingressi di odgaard (uno che fisicamente si batteva alla pari) e anche di Rada: non un colosso ma un giocatore dall'impronta agonistica superiore.
    Con due punte di peso al centro dell'attacco la partita si è riequilibrata, perché la nostra superiorità tecnica consentiva di aggirare la difesa ospite con combinazioni veloci e di prima e di mettere palle in mezzo finalmente sfruttabili. Dopo un palo di Rover, l'uno due che ha capovolto la situazione. Sembrava tutto fatto, perché mancavano 3 minuti al termine, ma un fallo da rigore di Betella, in ritardo sul suo uomo (sempre un discorso di potenza e di forza) ha consentito l'incredibile pareggio.
    Poi ai rigori avevo appena detto agli amici: speriamo che sbaglino loro perché il nostro portiere, (colpevole sul secondo gol) certo non ne para. Infatti...dekic ne para due e ci porta a un passo dalla vittoria. Rover calcia con forza sul palo e la riapre, ma ci pensano loro a chiuderla con un rigore calciato altissimo.
    E' il delirio, in campo e sugli spalti.

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  28. Incredible la lettura di Ziemelu. A questo punto mi piacerebbe davvero sapere chi è. La mia lettura è opposta: gran gioco organizzato e tecnico dei nostri, solo potenza e progressione negli spazi dei russi. Per fortuna non è solo la mia lettura ma anche quella di parecchi amici (tra i quali alcuni addetti ai lavori) con cui mi sono confrontato.
    Se i russi avessero la nostra classe e la nostra organizzazione di gioco, vincerebbero tutto

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  29. Ziemelu è Sacchi che scrive qua sotto copertura:-))))

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  30. Sintetiche pagelle:

    Deric: errore grave sul secondo loro gol ma anche un paio di interventi decisivi. I rigori parati sono gentilmente concessi dai russi 6.5
    Zappa: prestazione superba. Ci mette grinta, abnegazione forza fisica e anche buona tecnica e spinta 7
    Bettella: è un 2000. Contro i super potenti russi soffrono i '99, figuriamoci un 2000. nessuno dei loro difensori ha la sua tecnica e il suo tempismo, ma lui non ha (ancora) la loro potenza 5.5
    Lombardoni: lui se la cava meglio, pur essendo meno tecnico di betulla perché è già più calciatore 6.5
    Sala: grande prova di carattere di marchino che non molla mai e spinge con la sua sapienza. ovviamente quando gli avversari più potenti partono negli spazi soffre anche lui.
    Brignoli: un altro che lotta alla pari, ovviamente con più qualità dei russi. Poi lo fanno fuori. 6.5
    Schirò atleticamente è lui il punto debole della squadra. Eppure è uno dei più tecnici della squadra. E' la conferma che senza la potenza la tecnica è nulla. Giocatore sopraffino, al momento faticherebbe in lega Pro. 5
    Zanily: bel giocatorino. peccato che quando gli avversari sono forti atleticamente la prende poco 5
    Emmers: inizialmente gioca da trequartista che svaria a destra ed è una vera spina nel fianco per gli avversari. Poi si muove su tutto il fronte, perde un po' di lucidità ma resta insidioso 7
    Pinamonti: è il vero uomo squadra. grande tecnica grande senso del gioco, grande aiuto (con umiltà) alla squadra. Serve gli assist per due gol. Determinante. eppure fisicamente e come potenza deve crescere ancora per giocare in serie A 7.5
    Colidio: molto bellino. Alcune giocate deliziose ma senza risultato. Poca, poca concretezza. Però è un lottatore, oltre che tecnico. 5

    Vecchi: un mister meraviglioso. fa giocare benissimo una squadra che pure paga molto sul piano fisico. Schiera Schirò stupendomi (sapete che sono un suo grande estimatore ma rischiarlo è stato appunto, un rischio che abbiamo rischiato di pagare caro. Stesso discorso per Zaniolo e Colidio.
    Non è un caso che abbiamo ripreso la partita quando sono entrati Rada (prestazione da 7) Rover e soprattutto Odgaard. Rimedi eccezionali. Per Bettella non sperano alternative disponibili e comunque è uno che alla fine nonostante qualche errore si salva. 8




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  31. Non credo, Rina, perché sacchi tra l'inter vista oggi e lo Spartak sarebbe per l'Inter, molto più tecnica e corale, tutta la vita. Anche se è vero che la partita l'abbiamo riacciuffata quando abbiamo avuto in centro area avversaria due torri da servire
    Manca il voto di Sala: 6.5

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  32. Emiliano: in tarda serata il post sulle giovanili. Senza riferimenti alla partita della YL

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  33. Ero a San Siro per il match e devo dire che mi sono molto divertito. Partita pazzesca, per i primi trenta minuti dominio nostro. In un certo senso mi sono insospettito, mi sono detto "o la vinciamo 3-4 a zero oppure perdiamo 1-2" e infatti...mi sono sbagliato, ma dopo il pareggio ci siamo effettivamente un po' persi e ogni volta che loro attaccavano era un quasi gol. Male nel secondo tempo. Come al solito la vedo all'opposto di Ziemelu: come gioco molto meglio noi, però ci siamo fatti troppo ingolosire dal gioco russo - tutti dietro e ripartire - e sui contropiede abbiamo difeso malissimo.
    Mi sono piaciuti moltissimo Emmers e Zappa, Pinamonti è giocatore vero ormai, bene Brignoli fino a quando è stato in campo (lo vederei bene come fuori quota il prossimo anno), malissimo Zaniolo e Schirò, Colidio secondo me troppo acerbo, ha sbagliato moltissime scelte.
    Una chiusura sui portieri, a prescindere da questa partita: tutti e due buoni, ma Dekic ha una reattività che Pissardo si sogna.

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  34. Rover palo schiena del portiere e palo opposto , se non è sfortuna. Ma il rigore alcuni dicono che è stato provocato da Lombardoni. E il rigore non dato a noi per netto fallo di mano.

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    1. Anch'io ho letto in vari resoconti che sia stato Lombardoni.

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    2. Vedendola in TV mi pareva Lombardoni, però ero distratto. Il telecronista ha attribuitonil fallo a Lombardoni.

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    3. Confermo fosse Lombardoni. Bettella era reo della scivolata a vuoto su cui ha dovuto mettere una pezza Zappa dopo una lunga corsa all'indietro.

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  35. Partita molto emozionante quella di oggi, volevo fare una considerazione tecnica: ho visto molto in difficoltà Schirò, sia per la questione fisica ma anche come tempi di aggressione e temporeggiamento...secondo me attualmente Rada fornisce più garanzie.
    Ho visto anche Zaniolo faticare come interno (sacrificato per far giocare Emmers tra le linee), da questa prestazione si intuisce quanto sia fondamentale Danso per gli equilibri della squadra e per garantire copertura alle sortite offensive del nostro terzino sx.
    Ho notato che lo Spartak ci ha affrontato esattamente come la Dynamo kyev all'andata, un 442 con ali altissime sui nostri terzini per cercare di tenerli bloccati...entrambe le partite sono finite con rimonta finale dei nostri, rischiando di perdere concedendo comunque poche occasioni, tutte in ripartenza.
    Colgo l'occasione per ringraziare Luciano ed Emiliano per quello che fanno nel blog, oltre a tutti gli utenti attivi...vi leggo quasi sempre, mi capita pure di andare alle partite della primavera ma non ho praticamente mai scritto un commento. Spero d'ora in poi di contribuire anche io alle discussioni!

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  36. Io i russi non li ho visti superiori proprio in nulla e temo che la loro carriera sarà costellata da presenze nelle varie divisioni della steppa asiatica da Kazachstan fino alla Mongolia. Squadra russa molto inferiore all'Inter sotto tutti i punti di vista: arrivavano spesso secondi sulla palla, in contrasto la perdevano sempre, sbagliavano gesti tecnici elementari, Pinamonti l'hanno lasciato solo a fare sponde per tutta la gara e non lo chiudevano mai e non riuscivano ad uscire manco quando l'Inter sul finale di gara schierava 4 punte vere e un trequartista che andava di qua e di là, con il solo Rada a centrocampo. Inter immensamente superiore nei singoli e che quindi non dovrebbe basarsi solo sull’agonismo frenetico ma confusionario che spesso contraddistinguono le squadre di Vecchi. Molto probabilmente mi sbaglio e non nego di essere il più semplice tra i tifosi semplici con competenze minime, opinioni superficiali e frequentemente errate.

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  37. Luciano va benissimo, quando puoi spedisci pure il post.

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  38. Andrea, sono d'accordo sulle tue considerazioni. Anch'io ho visto in difficoltà Schirò e Zaniolo, ma anche in parte Colidio, cioè i nostri giocatori più tecnici e meno pronti agonisticamente. Questo dimostra che le partite del campionato primavera ingannano noi, ma non l'allenatore (Spalletti) che infatti convoca in prima squadra, anche senza farli giocare, gli Zinho, i Lombardoni, gli Emmers e i Pinamonti. Cioè giocatori quasi pronti.
    Certo che Danso in questo contesto sarebbe fondamentale, pur avendo dei limiti tecnici.
    Anch'io ritengo più pronto Rada per queste partite.

    Poi davvero continuo a stupirmi per le considerazioni di Ziemelu: in effetti la nostra superiorità tecnica, tattica e di manovra era schiacciante, individualmente e come coralità. ma altrettanto schiacciante era la loro superiorità fisica: tutti i contrasti li vincevano loro e quando acceleravano negli spazi erano imprendibili.
    Sono d'accordo che non diventeranno, probabilmente, grandi giocatori, anzi. ma oggi i nostri sono più bravi, loro sono più avanti , molto, sul piano atletico. Sono certo che se questa partita si rigiocasse quando i contendenti avranno 23 anni, la vinceremmo largamente.
    E comunque certe uscite in velocità con 4-5 passaggi di prima e schemi perfetti loro se li sognano.

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  39. D'accordo anche sulle considerazioni di Martin, che trovo perfette.
    Bianca: d'accordo sulla sfortuna nell'episodio Rover, però era una chiara occasione da gol e Matteo ha colpito molto male. Il fallo di mano nella loro area era netto ed evidente, ma l'arbitro lo ha giudicato involontario. Finché c'è questa discrezionalità bisogna accettarla, almeno quando gli arbitri sono internazionali e non appartengono alla scuderia ovina

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  40. Sul rigore causato a me sembrava Bettella (e anche a chi stava con me, visto che io, avendo dubbi ho chiesto i pareri altrui), ma mi riprometto di rivedere i filmati. Comunque è poco importante, ora.

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  41. Sul palo di Rover (non il rigore, l'azione) credo fosse stato fischiato fuorigioco

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    1. Confermo, è stato fischiato fuorigioco...che non c´era (il loro terzino destro teneva in gioco Rover per mezzo metro)

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  42. Nel frattempo Deloufeu migliore in campo con un gol e rigore procurato nella vittoria del watford 4 a 1 sul chelsea....

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  43. Pubblicherò il post nel pomeriggio appena posssibile.

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  44. Se non ricordo male lo Spartak è arrivato secondo nel suo girone, dietro al Liverpool ma davanti al Siviglia

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  45. Sono d'accordo con Luciano e gli altri sul giudizio generale della partita di ieri dei ragazzi, ho visto invece alcuni singoli in maniera diversa. Inoltre credo che abbiamo sofferto, soprattutto nella seconda metà del secondo tempo e solo durante brevi tratti della ripresa, oltre che la loro fisicità e velocità come già scritto, la capacità dei 4 davanti di scambiare velocemente e nello stretto la palla (sono arrivati così i primi due gol): e qui ho visto alcune pecche soprattutto dei nostri due terzini (tra i due meglio Zappa che Sala ieri, considerati anche i dirimpettai che avevano da fronteggiare).
    Il loro secondo gol è molto fortunoso e su rimpallo come diceva Fabio, non darei alcuna colpa a Dekic sinceramente ma semmai a Bettella nello specifico.
    Il rigore lo ha causato Lombardoni, che infatti alla fine aveva una faccia veramente esplicativa (ma capita, su!): i due difensori comunque li promuovo entrambi nonostante i due errori
    Schirò io sinceramente non l'ho visto male per niente: ha sbagliato una palla ricevuta a 30 metri dalla nostra porta di spalle, controllata male e persa: allo stesso tempo l'ho visto recuperare molti palloni, anche col fisico, seppur non sia un fulmine di guerra, e mi sono piaciute molte sue palle/aperture...sicuramente sbaglio io però, essendo l'unico ad averla vista così
    Male Zaniolo, il peggiore per me, troppo leggero ieri Colidio anche se corre per tutti 90', ottimo Emmers, bene Rover, secondo me sottotono Pinamonti, da cui mi aspettavo di più: si vede però che quando riesce a difendere la palla, giocarla, è di un'altra categoria
    Bene sia Brignoli che Rada per la mezzora che hanno giocato

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  46. Seu: sicuramente abbiamo visto la stessa partita, come si suol dire quando nella sostanza si è d'accordo..
    Solo qualche riflessione sulle cose che tu proponi.
    "la capacità dei 4 davanti (loro) di scambiare velocemente sullo stretto". Secondo me hanno in realtà goduto di ampi spazi che il nostro mondo di giocare ha concesso loro.
    Voglio fare una considerazione sul bel gioco che non riguarda il tuo discorso, ma è una questione generale.
    Spesso secondo me si cambia l'"avere un gioco" con la superiorità fisica e la siponibilità di spazi.Mi spiego: se quando un difensore avversario prede palla la sua squadra si apre e in virtù di una progressione maggiore 5-6 uomini si propongono negli spazi larghi, loro hanno molte alternative di gioco e maggior facilità di passaggio. Alcuni critici sosterranno che hanno "giocato meglio" che "hanno un gioco" ecc. Invece hanno maggior fisicità che consente loro giocate più agevoli efficaci e sicure.
    ieri ho visto che i nostri giocatori più fragili atleticamente hanno perso tanti contrasti e questo consentiva ai loro cursori facili ripartente negli spazi (trovare un compagno libero nello spazio è più facile che trovarlo dove c'è alta densità). Per questo anch'io trovo insufficienti le prove di giocatori per altro tecnicamente forti, come Zaniolo, Colidio e lo stesso Schirò (che come è noto io ammiro moltissimo). ma secondo me non c'è dubbio che la squadra sia andata meglio con la grinta e la ferocia agonistica di Rada.
    Come mi sembra indiscutibile che le cose siano migliorate con il peso atletico di Rover e Odgaard.
    Quanto agli esterni bassi, anch'io sono rimasto impressionato dalla prestazione di Zappa, però devo anche tenere conto che pericoli dalla parte di sala non mi sembra siano venuti. Diciamo bene entrambi, dunque.
    Infine sui centrali anche per me hanno fatto una prova sufficiente, nel complesso, perché non era facile giocare in quel contesto che consentiva le ripartente...multiple agli avversari. certo con davanti Brignoli rada e Danso e con Emmers trequartista che aiuta anche in mezzo al campo, avrebbero fatto ancora meglio

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  47. Ho visto adesso gli highlights, splendido l'assist di Pina per Emmers. Concordo con chi dice che per certe giocate Pina sembra di altra categoria.

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  48. Ho finalmente il tempo, lavoro all'editing del post e entro una mezz'ora lo pubblico.

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  49. Ora online il post sulle giovanili: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2018/02/giovanili-inter-conferme-e-delusioni-e.html

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