mercoledì 13 dicembre 2017

Dalla lezione di calcio alla lezione del calcio: Inter - Pordenone 5-4 (d.c.r.)

Dalla lezione di calcio alla lezione del calcio. Dopo un ottimo pareggio in campionato in casa della Juventus, la squadra delle cosiddette 'seconde linee' impatta in un pareggio per 0-0 dopo 120' minuti di gioco contro il Pordenone. Saranno decisivi i calci di rigore per ottenere la qualificazione ai quarti finali. Nella foto (fonte: calciomercato.com): Eder Citadin Martins, probabilmente uno dei peggiori in campo tra le fila nerazzurre.

Quando il calendario di un torneo a eliminazione diretta mette di fronte la capolista in Serie A e una buona squadra di Lega Pro, in teoria il minimo che ci si possa aspettare è che la prima impartisca alla seconda una lezione di calcio.

Invece succede, molto più spesso di quanto si creda, che sia il calcio a impartire alle contendenti e al pubblico una sua lezione.

Perché il calcio ha delle regole non scritte che influenzano o addirittura determinano l'andamento di una gara.

Chi ha visto centinaia di partite ha potuto constatare l'esistenza di queste regole in competizioni di ogni livello.

  1. La regola fondamentale è che non sempre la superiorità tecnica e atletica si manifesta in modo adeguato sul campo, in assenza di altri fattori che l’assecondino.
  2. La seconda regola è che la sottovalutazione dell’avversario, anche a livello di scelte di formazione e disposizione tattica,  è foriera di guai
  3. La terza è che spesso in questi casi la sottovalutazione si trasforma in un fattore psicologico, mentale.

A livello di scelte degli uomini, infatti, se schieri quasi tutte seconde linee, mandi ai protagonisti un inconscio ma preciso messaggio: partita facile, nella quale si possono rischiare esperimenti, perché il gap tecnico resta altissimo.

A livello giovanile queste situazioni si presentano più spesso.

Quante volte abbiamo visto, contro un'avversaria “debole” gli allenatori procedere al necessario turn over, schierando le seconde linee inizialmente, per poi andare in difficoltà e cercare di riprendere il match inserendo tardivamente qualche giocatore che doveva riposare…

Ma il risultato è quasi sempre che una partita nata male è difficile da raddrizzare.

Sempre a livello giovanile, dove sono possibili molti cambi, il commento di un po' tutti noi tifosi è: “Ma metti la squadra titolare, fai 2-3 gol poi inserisci le seconde linee”.

Un commento da tifosi appunto, perché l'allenatore valuta un'infinità di situazioni complementari ma fondamentali da gestire nell'arco complessivo della stagione.

Nel nostro caso gli avversari giocano la partita della vita, contro un avversario titolato, in un palcoscenico prestigioso e per loro inusuale.

I tuoi giocano senza la necessaria tranquillità perché sanno che è una delle poche occasioni, in cui devono “dimostrare” qualcosa per conquistarsi spazio.

Ma lo fanno agendo in un complesso disarticolato, che non possiede i necessari riferimenti di gioco, gli automatismi che danno sicurezza e fluidità alla manovra.

Gli avversari possono giocare chiusi dietro, aumentando le difficoltà tattiche per chi cerca lo sfondamento; nello stesso tempo, la “fame” di prestazione per almeno un'ora dà loro le energie per provare a ripartire in massa nelle rare occasioni consentite, senza rischiare di non avere forze per il rientro.

E tu, che ti sei sbilanciato, puoi andare incontro a difficoltà impreviste.

Naturalmente, la madre di tutte queste condizioni è che ci sia un gap rilevante fra i titolari e l'undici schierato inizialmente dalla squadra titolata.

E che questo gap sia molto forte nel nostro caso lo dimostrano le ricorrenti scelte domenicali di Spalletti e la sua stessa scelta di preservare molti titolari per la partita con l'Udinese.

L'Inter è la squadra di serie A che ha schierato il minor numero di giocatori e questo qualcosa significa.

Da numerose partite giocano sempre gli stessi con qualche limitatissima alternativa, a parte quelle imposte da squalifiche e infortuni.

In pratica il peso del campionato sino ad ora è stato sulle spalle di 13-14 giocatori.

Significa che il mister sa che anche solo un paio di inserimenti inusuali mette a rischio il risultato complessivo, la prestazione di squadra.

Quante volte abbiamo sentito invocare “spazio ai giovani” o ai giocatori che ci entusiasmano per qualche giocata (lo scorso anno era Barbosa, per esempio, quest'anno Karamoh, che pure sembra diverso, in meglio).

Spalletti sa che il calcio di vertice non è poesia, ma sostanza, dura sostanza.

Noi possiamo criticare Candreva, D'Ambrosio, qualcuno prende di mira altri, persino Icardi: ma lui (Spalletti) sa che questi oggi sono cardini insostituibili.

Naturalmente il mister sapeva benissimo i rischi ai quali andava incontro schierando quella formazione, ma erano rischi calcolati, indispensabili se si voleva affrontare sabato l'Udinese con una squadra più fresca, meno appesantita, con più possibilità (e non sarà facile comunque).

Perché se situazioni favorevoli possono ridurre il  gap tra una squadra di A e una di C, a maggior ragione quando si affrontano due squadre della stessa categoria basta un po' di stanchezza, anche mentale, in più (oppure 1-2 meccanismi del delicato ingranaggio squadra che non funzionino) per determinare la sorpresa.

Secondo me la caratteristica migliore del nostro mister sta proprio nella gestione psicologica accorta del gruppo.

Anche ieri il mister è stato bravissimo nell'attribuirsi le responsabilità  e viceversa nel sottolineare di aver avuto dai giocatori risposte positive.

Perché la partita ha dimostrato un'altra cosa: un allenatore non è tenuto a fare affermazioni che facciano piacere ai tifosi (se non nel senso di stimolarne le ambizioni per riceverne il massimo sostegno, sino a quando alle affermazioni corrispondono i risultati) e non è tenuto a dire “la verità”.

Deve dire quello che è più utile.

Naturalmente le affermazioni sono utili solo se hanno almeno un minimo fondamento di verità, che però viene opportunamente dilatato.

Così quando Spalletti ha parlato di un Nagatomo meraviglioso (non ricordo l'espressione esatta, ma il senso era quello) di un Santon super, di un Dalbert futuro campione, di una squadra che “ha tutto”.

Affermazioni che hanno un qualche fondamento, perché Nagatomo è utilissimo, Santon pure, Dalbert ha delle qualità, la squadra al completo ha tutto per lottare nelle prime posizioni.

Ma che chiaramente sono quanto meno… forzate.

Ieri Spalletti ha attribuito le difficoltà alle sue scelte tattiche sbagliate (preservando così i giocatori che “gli hanno dato le risposte che aspettava”).

“Ho sbilanciato la squadra, con due punte (Ndr. Pinamonti e Eder.), più Karamoh e anche se ho cercato di ricreare equilibrio inserendo a destra Cancelo, il risultato è stato uno squilibrio che ha reso meno fluida e veloce la ripartenza, il giro palla”.

Problemi che ci sono stati sicuramente (mancava il trequartista, l'organizzatore razionale di gioco che desse fluidità e incisività alla manovra, perché né Vecino né Gaglia e tanto meno Eder per le loro caratteristiche potevano creare gioco in velocità e con precisione contro una squadra chiusa.

Non lo ha potuto fare neppure il subentrato Brozo, schiacciato sulla linea offensiva e, per indole, bizzarro nelle scelte di gioco.

Ma a mio parere il problema di fondo era un altro: presenza di qualche giocatore di un certo talento ma di maturazione incompleta e meccanismi di gioco inefficaci (per esempio Pinamonti ed Eder non hanno mai trovato la posizione, non sono mai riusciti a giocare insieme).

Tutti questi fattori (approccio tattico e mentale  diverso nelle due squadre, diminuzione del tasso tecnico e di solidità della squadra più forte per le sostituzioni, meccanismo di gioco da trovare, ecc) sono sufficienti per annullare la presunta iniziale superiorità di una squadra sull'altra.

Senza contare poi che noi abbiamo comunque messo, con la manovra, almeno 5-6 volte l'uomo solo davanti al portiere, mentre le loro occasioni (compreso il palo) non hanno avuto la stessa caratteristica.

Ma era abbastanza scontato che, complicandosi la partita, il nervosismo ci avrebbe tolto lucidità anche in fase realizzativa, mentre loro, non avendo almeno inizialmente nulla da perdere, avrebbero potuto tentare con convinzione la giocata che li avrebbe consegnati alla storia.

Sia pure solo del calcio.

Tutto sommato per il momento possiamo dire che è andata bene così: l'eliminazione ci avrebbe tolto anzitempo uno degli obiettivi stagionali e forse avrebbe avuto effetti psicologici negativi sul gruppo.

Per il momento, dicevo, perché la risposta definitiva l'avremo fra tre giorni, sabato contro l'Udinese.

Le scelte iniziali di Spalletti erano abbastanza chiare: un solo difensore titolare (Skriniar) perché non c'erano alternative e fra i due si è scelto quello atleticamente più resistente.

Nessun uomo di costruzione o di attacco ‘titolare’ (Borja, Gianmario, Brozo, Candreva, Icardi, Persic)

In assenza di Gianmario e facendo riposare Borja hanno giocato Vecino e Gaglia (forse anche perché ultimamente meno 'sfruttati' per motivi diversi) e il primo cambio è stato Brozo, ripescato solo di recente.

Significa che Spalletti giustamente teme la partita contro l'Udinese.

Chiudo questa fase della mia riflessione con una affermazione che ormai assomiglia a un ritornello.

Abbiamo diminuito il divario con le più forti (con qualcuna annullato, salvo conferme) a livello di titolari.

Non lo abbiamo fatto a livello di seconde linee.

Questo Spalletti non lo dirà mai, per fortuna.


  • Padelli, Naga, Ranocchia, Dalbert, Cancelo, Karamoh, Eder, Pinamonti. Aggiugiamoci pure Gianmario, probabile ammalato.

Vediamo adesso se la juve avesse dovuto fare la stessa scelta chi avrebbe schierato:

  • Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Rugani, Alex Sandro, Betancur,  Marchisio, Douglas Costa, Dybala, Bernardeschi.

Obiettivamente penso che al momento il differenziale sia enorme.

Ed è aumentato dalla totale carenza di uomini affidabili nei ruoli chiave: due centrocampisti (gli unici titolari o quasi, con Skriniar) di sola rottura, comunque privi di inventiva e penetrazione; un diciottenne in pratica all’esordio e inserito in un complesso rivoluzionato; esterni che a qualcuno sono piaciuti abbastanza, comunque sono probabilmente futuribili, ma hanno dimostrato quanto meno tutta la loro immaturità.

Se dimentichiamo tutte queste situazioni non comprendiamo il perché della fatica enorme, anche dopo che il rientro di 3 titolari ci ha consentito di creare numerose palle gol.

Dal mio punto di vista non c’è un nuovo motivo di allarme, c’è solo la consapevolezza, che avevamo già, della difficoltà che ogni partita ci presenterà, da qui alla fine.

Gli avversari saranno più forti del Pordenone, ma noi non giocheremo mai con nove seconde linee.

Abbiamo la possibilità di conseguire un obiettivo ambizioso anche se probabilmente non il più ambizioso, ma non abbiamo nessuna certezza.

Chi dice il contrario spera in una nostra caduta per poter tornare a dileggiarci.

Ma io non mi stancherò mai di sostenere che per essere più attrezzati al raggiungimento dell’obiettivo anche la società deve fare a gennaio la sua parte: servono almeno due giocatori in grado di competere con i titolari, giocatori veri e forti, non giovinetti in fase di evoluzione: un attaccante (punta punta, magari capace di giocare anche da esterno) e un centrocampista di qualità e/o con propensione al gol (ieri per esempio non avevamo nessuno che calciasse come Dio comanda le punizioni o sapesse tirare da fuori).

Sul centrale difensivo da aggiungere, invece secondo me ci si può arrangiare.

Le pagelle

Ho visto che per questa partita le valutazioni degli amici del blog (e non solo) sono state molto contrastanti.

Sicuramente anche le mie faranno discutere.

Padelli: sempre sicuro. Devia il tiro che finisce sul palo. Para due rigori con abilità tecnico-atletica ma soprattutto con forza morale. Rivelazione 8

Nagatomo: corre, si danna, prova ad aiutare in tutti i modi. Quando poi altri (per fortuna?) non se la sentono, tira il rigore decisivo, dimostrando carattere e temperamento. 7

Ranocchia: il migliore dei difensori. Come già nell’altra recente partita da titolare, si fa valere anche in area di rigore avversaria. Non commette errori significativi e anche il suo ricorso a qualche fallo inutile (o presunto tale) è un segnale positivo. Lì serve un guerriero, lui non lo era, ora in questo è migliorato.  7

Skriniar: solita prestazione di grande sostanza, magari un filo meno brillante del solito, ma lui è stato sempre presente (l’unico credo) e il suo rendimento è oscillato sempre dalla piena sufficienza all’ottimo. 6.5

Dalbert: vale il discorso fatto per tutti gli altri  giovani e/o senza esperienza nel nostro campionato: ha delle doti e in qualche occasione lo si è visto. Il fatto che di norma Spalletti gli preferisca sia Naga sia Santon (resuscitato appositamente) qualcosa significa. Servono per competere tutti giocatori di sostanza, poi se sono anche talentuosi competi meglio 5.5

Gagliardini: non ha fatto male, solo che lui è Gagliardini, non è Falcao (l’ex romanista e neppure Hansik o Nainngo) è un giocatore ordinato combattivo sostanzioso che in virtù del fisico possente sa rendersi utile soprattuto in fase di contenimneto. Il problema è che se a fianco a lui gioca uno simile (anche se un po’ più tecnico ma meno reaattivo) e davanti non ci sono uno squisito creatore-organizzatore di gioco  e due ali che spaccano, contro le difese chiuse determina inevitabilmente rallentamenti dell’azione e del giro palla. 6

Vecino: vale il discorso fatto per Gaglia. Lui ha un po’ più di tenica e in qualche occasione è più compassato... Il fatto che abbiano giocato entrambi può significare che contro l’Udinese oltre a Borja potremmo rivedere Brozo o magari, se ristabilito, Gianmario. Certo però che poi si dovrà recuperare in qualche modo equilibrio. 6

Cancelo: dei giovani (lui lo è relativamente ma lo si può considerare tale in relazione alla frequentazione del nostro campionato) è certamente il più pronto. Ha dimostrato di avere gamba e buon controllo della palla in corsa. Ha fatto anche qualche buon assist, ma ha sbagliato molti passaggi anche facili, innescando ripartenze avversarie pericolose. Come terzino è ancora ingiudicabile, come esterno alto lascia intuire buone qualità ma non dà garanzie di sostanza. Forse dovrebbe giocare di più, per completarsi prima, ma per una squadra che è nello stesso tempo ambiziosa e poco superiore alle alter il suo impiego potrebbe essere un rischio. 6

Eder: prestazione assolutamente irrilevante, non solo per colpa sua. Non ha mai trovato la posizione, non è stato innescato dai propri centrocampisti e non ha legato con Pinamonti. Anche dopo l’ingresso dei più esperti Brozo Perisic e Icardi non è riuscito a ritagliarsi uno spazio visibile, pur avendo continuato a battersi con la genrosità che gli si riconosce 5

Karamoh: l’avevo visto risultare ininfluente, quasi nullo con la Primavera. In questo senso mi ha stupito positivamente. Ieri si è dato un grande da fare, ha giocato molti palloni, ma è sempre stato confusionario, estraneo a un gioco logico e lineare. Con al sua velocità si è anche procurato qualche palla gol che ha sprecato clamorosamente. Lui c’era e questo è importante, ma i gol sbagliati da Karamoh sono ben diversi da quelli per esempio, mancati di un soffio da Icardi. A me è sembrato interessante, promettente, ma non pronto per una presenza costante in prima squadra. 5.5

Pinamonti: non assistito minimante, si è trovato in grande difficoltà tra i due validi mestieranti della difesa ospite. Non essendo siuscito a sfondare (non certo per colpa sua) è “uscito” provando a distribuire qualche buon Pallone. Troppo poco, di sicuro, ma anche una serie di attenuanti importanti. Altra cosa sarebbe stato provarlo con la squadra di titolari in buona giornata. Come ho dato sv a maurito a Torimo, lo do anche a Pina per il tempo giocato contro il Pordenone. sv

Brozovic: lo sappiamo ha gamba iniziativa, anche buone capacità tecniche, ma o gli riesce l’impossibile o sbaglia tutto il possible, a partire dale scelte di gioco. Certo lui è giocatore e sul piano della sostanza e del combattimento c’è sempre. Ma quando è solo questo, non basta. 5+

Perisic: si è sbattuto moltissimo, ha cambiato i rapporti di forze in campo avrà messo venti palloni in area. Offre un grande assist a Eder, sbaglia anche un gol, ma non riesce ad essere decisivo. Da lui si vuole di più, contro il Pordenone e con in campo compagni come Maurito e Brozo. 5.5

Icardi: in quaranta minuti si crea almeno tre palle gol, non concretizzate in parte per sfortuna (il palo) in parte perché non si trattava poi di palle così nitide. E’ certo che con lui e Perisic si è vista un’altra partita e tra l’altro in alcune occasioni il suo smarcamento non è stato utilizzato da compagni ormai inenrvositi e poco lucidi per il risultato che non arrivava. 6.5

Spalletti: se guardiamo la partita senza il contesto, la sua squadra non ha dato certo una gran prova e lui non può essere estraneo alle responsabilità. Ho cercato di spiegare perché dal mio punto di vista le scelte che ha fatto sono state quasi inevitabili. Una squadra con la rosa dell’Inter, che mira in alto in campionato, deve necessariamente rischiare in coppa, almeno nei primi turni. Se poi già dalla prossima partita ci sarà il Milan si dovrà ragionare diversamente. Intanto speriamo che riesca a presentarci una buona Inter già sabato contro l’Udinese. 6+

Luciano Da Vite

46 commenti:

  1. Luciano condivido totalmente la tua analisi e pagelle che penso siano non lontane dalle mie (avevo dato 10 a Padelli... ma va be' era l'esaltazione del momento, comunque il concetto è lo stesso: cioè si è rivelato un buon secondo).

    Penso ci volesse questo post per mettere un po' di ordine.

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  2. 27.12 Inter - Milan in COppa. Quattro giorni prima di Inter - Lazio. Mi sa che ci sarà poco da fare turn-over se si vuole passare.

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  3. Il 6 febbraio alle ore 16 a San Siro Inter contro Spartak Mosca, spareggio di Youth League.

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  4. 6 febbraio alle ore 16 a San Siro Inter contro Spartak Mosca, spareggio di Youth League

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  5. A volte luciano nom lo capisco...
    Posso comprendere che Pinamonti e Icardi ti stiano più simpatici di Eder...
    Manse un giocatore non trova spazi e non viene assistito... O si da sempre ingiudicabile, o si da sempre 5.
    Per me un attaccante che come icardi tocca 5 palloni in una partita, è da 5.
    Come è stato per eder

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  6. Contro il pordenone per me eder 5 icardi 6 perisic 5,5 brozovic 5 pinamonti 5 karamoh 6 cancelo 6,5 vecino 6 gagliardini 5,5 skrinjar 6,5 ranocchia 6 nagatomo 6,5 dalbert 5,5 padelli 7,5

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  7. Entrati icardi e Perisic il match è cambiato

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  8. Il derby sarà il 27 mentre la Lazio giocherà il 26 (se passa col cittadella) contro la fiorentina.
    Qualora vincessimo le prossime due partite, contro udinese e sassuolo, per me il derby di c.italia sarebbe da affrontare con le riserve. Inter lazio sarebbe troppo importante.

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  9. E come va riconosciuto anche a livello di voti

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  10. D'accordo con fabio sul fatto che Inter lazio è molto più importante del derby di coppa, anche se un risultato molto negativo in un derby si riverberebbe comunque sulla prestazione contro la Lazio

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  11. A me sono simpaticissimi tutti i giocatori che indossano la nostra maglia. Magari eccedo nella difesa di quelli che mi sembrano tartassati.

    Poi nel nostro modo di giocare l'unica punta (anche quando in apparenza sono due, una sola è d'area) dipende molto da quanto producono gli altri nove. Se non producono nulla, mi è difficile valutare la prova di chi non riceve palloni adeguati, se non per l'impegno che secondo me c'è sempre, in tutti (o quasi) e quindi non rappresenta un elemento di valutazione.
    So che a Spalletti è piaciuto molto Icardi (o almeno così ha detto) anche in partite in cui non ha quasi toccato palla

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  12. Grande Seba-gol. A istanbul Turchia Italia 0-1
    Deulefoeu (o come si scrive) mi andrebbe pure benissimo

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  13. Deulofeu penso che come caratteristiche sarebbe l'ideale. Esterno con caratteristiche diverse dai nostri (non ha la stessa forza fisica), ma esperto, rodato nel campionato italiano e che ha la giocata e soprattutto punta la porta.

    Sul derby di Coppa sarà interessante sentire Spalletti. SIcuramente gli faranno qualche domanda nel merito già domani.

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  14. Sulle considerazioni relative i centravanti, le considerazioni di Luciano (e quindi il 'senza voto' a Pinamonti e in precedenza a Icardi) diciamo che le trovo condivisibili. Poi sicuramente gli puoi mettere tanto 5 quanto sv. Non cambia molto. È evidente però che le loro colpe nel complesso - secondo me - siano relative, così la loro insufficienza. Cioè è una insufficienza che gli si darebbe praticamente di default. Io a Icardi contro la Juventus avrei dato comunque 5 ma voglio dire, le mie considerazioni sarebbero state le stesse di Luciano. QUindi parliamo solo di numeri.

    In un certo senso penso che le posizioni di Fabio e Luciano ne merito non differiscano particolarmente quanto poi il giudizio finale. Il voto. Ma posso sbagliare.

    Mentre non condivido con Fabio peròl'insufficienza a Icardi contro il Pordenone, perché secondo me è entrato determinato in partita... del resto sapeva che in caso di eliminazione il primo bersaglio sarebbe stato lui...

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  15. Buongiorno a Voi Tutti. Lasciate perdere il Pordenone. Partita affrontata con una formazione iniziale scombinata e senza equilibrio. È chiaro che la soffri anche se contro hai una squadra di C. Se poi le motivazioni sono quelle che sono e sbagli qualche goal fatto ne esce quel tipo di partita.

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  16. Tuttavia qualche indicazione l'abbiamo avuta: le nostre riserve sono di qualità modesta. Ma questo Mister Spalletti lo sapeva da mesi.
    Tuttavia una squadra per essere tale deve poter contare su un gruppo di almeno 16-18 uomini quasi allo stesso livello e tra cui scegliere.

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  17. Comunque, prendo a titolo di puro esempio Karamoh:
    - ha giocato un paio di spezzoni in campionato mostranod ottimi numeri (Genoa e Chievo), ma è entrato nella formazione di titolari;
    - ha giocato in Primavera (quindi un livelo tra serie D e Lega Pro) e ha fatto male, non aveva certo intorno i titolari della squadra in testa al campionato, ma di una che fatica a conquistare la vetta in Primavera;
    - ha giocato con una formazione con soli tre (quattro) titolari (Skriniar, Vecino, Gagliardini (Naga) ed è risultato il più vivace (quanto acerbo) e pericoloso;

    Con questo voglio dire che il rendimento di un giocatore dipende anche dalla qualità della squadra intorno, stesso discorso valga per le altre riserve entrate in campo.

    Quindi corretto dire che abbiamo la coperta corta ma questo lo sapevamo anche prima, ma attenti a sparare nel mucchio dopo una partita come questa.

    Adesso, dopo i ladri e il Pordenone, vedremo con curiosità la condizione atletica e mentale nel match con l'Udinese.

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  18. ... è evidente che il derby del 27 non potrà essere affrontato con una formazione simile a uella di martedì scorso...credo che Luciano (a differenza di Pioli l'anno scorso che fra Pescara in campionato e Lazio in Coppa riuscì a sbagliare tutto) riuscirà a dosare bene forze e giocatori...15/16 "titolari" schierabili ce li abbiamo, a dispetto dell'opinione dei soliti noti (ma non ditelo a fabrizio bocca di repubblica)

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    1. perchè tu continui a leggerlo ? :)

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    2. ...ho visto il rilancio su twitter e sono andato appositamente ad esporgli il mio caustico punto di visto.... :)

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  19. Come mai non ha giocato Joao Mario ?

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  20. Martedì 6 febbraio,alle 16.00, Inter Spartak Mosca al Meazza, spareggio per l'accesso agli ottavi della Youth League, appuntamento imperdibile !

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  21. Io vado controcorrente, trovo tutto esagerato (per fortuna non il post di Luciano, anche se avrei dato una o due sufficienze in più); catastrofi, brutte figure, moriremo tutti, "riserve" bocciate in blocco, titoli della gazzetta sul flop milionario e compagnia cantante. Aggiungo che, senza controprova è solo la mia opinione, se la giocassimo con la stessa formazione 10 volte almeno 9 la vinceremmo nei regolamentari e alcune volte anche con largo scarto. Penso all'Udinese, di tafazzismi e auto flagellazioni ne ho piene le tasche.

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    1. Anche questa volta mi trovo d'accordo con Amstaf. Ormai non dovrei neanche più scriverlo...

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  22. Bellissimo chi ha titolato ‘la panchina milionaria dell’inter...’

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  23. Joao Mario out probabilmente anche contro l'Udinese.

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  24. Di ciciretti dice grandi cose mio suocero :-) ma io non mi esprimo conoscendolo poco.

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  25. Ciciretti va benissimo con una operazione tipo Caprari lo scorso anno.

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  26. La primavera sabato alle 13 in diretta su Sportitalia.

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  27. Supercoppa primavera 7 gennaio a San Siro.

    Proverò a scrivere due righe sulla partita di domani più tardi se riesco.

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  28. Eccezionale la conferenza di Spalletti. Sarà perché ha detto tutte cose che condivido....

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    1. Direi che da inizio anno spalletti in quanto a conferenze stampa sia stato eccezionale

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  29. Luciano se vuoi scrivere tu due parole sulla conferenza di Spalletti fammi sapere. Le pubblico domattina.

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  30. Come ogni anno ecco che arriva puntuale la classifica stilata dalla famosa rivista Four Four Two sui 100 giocatori migliori al mondo. Nella classifica sono presenti due giocatori dell’Inter: Samir Handanovic e Mauro Icardi. Il portiere è stato scelto perché “a 33 anni continua a migliorare e in questa stagione ha aggiunto un’altra freccia al proprio arco“. Per il capitano nerazzurro la motivazione è la seguente: “È uno degli attaccanti più letali del calcio mondiale, raramente ha bisogno di più di mezza occasione per buttare la palla in rete. Spietato“.

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  31. ....Maurito ICARDI è al posto n. 14 ....davanti al duo gobbo HD....

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  32. eh, mi piacerebbe, ma non credo di farcela

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  33. rettifica.... Higuain 11.... Maurito 14 ....Dybala 16 ... A qualcuno piace...Icardi

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  34. Ho la certezza che nella scorsa primavera l'Inter avesse raggiunto un accordo con De Vrij. Poi evidentemente non si è accordata con la Lazio. Per questo, se davvero andrà a scadenza, le voci su un nuovo riavvicinamento sono credibili

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  35. Sono riuscito a scrivere io un post per domani. Lo pubblico in mattinata.

    La tua considerazione su de Vrij, Luciano? Sostituto ideale di Miranda e complemento buono per Skriniar?

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  36. Per errore (il sonno...) lo ho pubblicato già adesso. Poco male: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/12/a-inter-udinese.html

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