lunedì 4 dicembre 2017

Continuate così! Inter - Chievo Verona 5-0

Nella foto (Inter.it) tutta la gioia di Ivan Perisic. Il croato è stato autentico mattatore nella vittoria per 5-0 contro il Chievo di Rolando Maran mettendo a segno la sua prima tripletta in maglia nerazzurra.

Da dove cominciare il racconto di una partita giocata splendidamente e vinta con il risultato netto di cinque a zero?

Il Mister Luciano Spalletti alla vigilia aveva parlato dell'importanza di ogni singola partita e nella quale sono in ogni occasione in palio i 'fatidici' tre punti, richiamando la squadra ad avere la massima concentrazione sulla partita con il Chievo e senza farsi distrarre dalla possibilità di centrare il primo posto in classifica, né tanto meno dal prossimo impegno di campionato contro la Juventus.

Se c'erano dei dubbi sul fatto che la squadra potesse deconcentrarsi o sottovalutare un impegno, diciamo così, 'secondario', questi sono stati fugati non tanto dal risultato finale (che è comunque ottimo) ma dalla prestazione della squadra nel suo complesso.

Contro un Chievo che fa della aggressività a metà campo il suo punto di forza principale, abbiamo praticamente non solo dominato per quello che riguarda il possesso palla (questo era diciamo 'facile' in virtù del nostro maggiore tasso tecnico) ma anche dimostrato sin dalle prime battute un atteggiamento pugnace e che è stato sicuramente la ragione per la quale l'avversario dopo un 1-2 nel giro di quindici minuti tra la metà e la fine del primo tempo, ha praticamente gettato la spugna.

La vittoria è stata in questo senso l'ennesima conferma del buon operato del mister e della compattezza e solidità del gruppo.

Ma veniamo al racconto della partita.

Luciano Spalletti sorprende un po' per quelle che sono le scelte di formazione.

Se erano obbligati i cambi di Miranda e Gagliardini, entrambi squalificati, restava in dubbio la posizione di Vecino che alla viglia era dato come recuperato per la gara contro i clivensi.

Ma Spalletti manda l'ex Fiorentina in panchina ed opta per un centrocampo completamente inedito con Borja Valero e Joao Mario e Brozovic nella posizione di trequartista.

Nel ruolo di esterno sinistro di difesa conferma Davide Santon, autore di una prova più che convincente, e che oramai si può dire benissimo che si sia guadagnato per il momento la titolarità nel ruolo.

Va detto che sebbene nei primi venti minuti la palla goal più pericolosa sia proprio del Chievo (colpo di testa di Meggiorini che anticipa Ranocchia ma trova davanti a sé uno strepitoso Handanovic) sin dalle battute iniziali abbiamo dimostrato di volere tenere in mano le redini della gara e così è stato.

Non si contano del resto le conclusioni dirette verso la porta di Sorrentino già nella prima frazione di gioco.

La sblocchiamo comunque al 23' quando Davide Santon, che gioca molto alto ed è soprattutto nel primo tempo grande protagonista della gara, affonda a sinistra e calcia in porta con un sinistro molto potente che Sorrentino respinge male. Sulla respinta Perisic calcia subito in porta da dentro l'area di rigore, Sorrentino riesce solo a sfiorare la palla che entra in rete ed è goal. Uno a zero.

Da questo momento diciamo che la nostra supremazia è abbastanza netta.

Abbiamo diverse occasioni da goal su calcio d'angolo dove Ranocchia, evidentemente desideroso di riscattarsi e di dimostrare molto al pubblico di San Siro (che, va detto, lo ha sostenuto sin dalle prime battute della gara), sembra quasi prenderle tutte e si rivela pericoloso in più occasioni.

Il raddoppio arriva al 38' con Mauro Icardi, perfettamente lanciato verso la porta da una imbucata di Brozovic e già protagonista di un'azione molto simile qualche minuto prima. Mauro salta il suo diretto avversario, si prepara per il tiro e calcia di destro angolato sul secondo palo bucando Sorrentino.

Se il primo tempo ci aveva visto dominare il gioco e concludere meritatamente sul 2-0, bisogna dire che nella ripresa non c'è stata partita.

Sicuramente è demerito anche del Chievo, che non sembra crederci molto (Maran del resto non apporta alcuna contromisura...), ma grande merito va dato anche alla nostra squadra, che dimostra una autorità e capacità tecniche nella gestione del pallone come mai prima questo campionato.

Questo è paradossalmente 'merito' della contemporanea presensa in campo, oltre Borja Valero, di Joao Mario e Brozovic che sul piano tecnico danno sicuramente un contributo maggiore di Gagliardini e Vecino.

Il croato in particolare appare molto ispirato e volitivo e calcia più volte verso la porta da qualsiasi posizione.

Il terzo goal però lo fa ancora Perisic con una percussione solitaria sulla sinistra, una iniziativa personale che conclude di forza battendo a rete con un forte diagonale mancino.

Tre minuti dopo l'azione probabilmente più bella della partita: Skriniar recupera palla in difesa e porta palla fino a metà campo, dove la consegna tra i piedi di Brozovic prima di involarsi verso l'area di rigore; Brozovic apre a destra per Candreva con un lancio, Candreva si allarga e crossa perfettamente in area per Skriniar che fa 4-0 con uno spettacolare tuffo di testa che è allo stesso tempo manifestazione di classe e potenza.

Il cinque a zero in pieno recupero e dopo una serie incredibili di conclusioni verso la porta è ancora di Perisic che su una conclusione da fuori di Joao Mario stoppata dalla difesa, prende palla e calcia in porta realizzando la sua prima tripletta in nerazzurro e portandosi meritatamente a casa il pallone.

Inter batte Chievo cinque a zero quindi e con Perisic grande protagonista della gara.

Ma in verità bisogna dire che tutti i giocatori hanno dimostrato una potenza e una voglia di vincere che è tipica di una grande squadra.

Sicuramente Luciano procederà in una analisi dettagliata sulla prova dei singoli giocatori e nello stilare le pagelle; per quanto mi riguarda mi limito a menzionare la ulteriore crescita sul piano del gioco di Mauro Icardi (ancora a segno), la voglia di Brozovic e di Andrea Ranocchia e l'autorità con cui ha giocato Davide Santon che è arrivato finalmente alla centesima presenza in nerazzurro.

Su tutto però voglio sottolineare la prova straripante di Antonio Candreva (sette assist decisivi in stagione), un giocatore che sta dimostrando una forza atletica e una potenza fisica devastante su quella fascia che non vedevo dai tempi di Maicon.

Avrebbe sicuramente meritato il goal, che in questa stagione gli è ancora venuto a mancare.

Nel finale Spalletti ha dato spazio anche a chi ha giocato meno: Dalbert, Eder, Karamoh.

Segnali di vivacità importanti sono arrivati in quei pochi minuti di gioco da parte del francese, mentre continuo a pensare che Dalbert sia in qualche maniera completamente 'imballato'. Ma non escludo che nel tempo possa uscire e ambientarsi al nostro campionato e trovare la giusta sicurezza.

Certo in questo momento è indietro nelle gerarchie, ma il campionato è lungo e ci sarà bisogno di tutti...

Al termine di una turno di campionato in cui gli altri risultati non ci hanno esattamente sorriso (ha perso solo il Napoli contro la Juventus, ma hanno vinto sia Roma che Lazio, mentre penso che in questo momento non valga proprio la pena di considerare il campionato del Milan) ci ritroviamo al primo posto in classifica a quota 39 punti.

Una posizione che non occupavamo dal gennaio 2016.

Ma più che questo dato, impressiona secondo me la continuità di risultati che abbiamo avuto dall'inizio del campionato.

Non abbiamo mai perso.

Su quindici partite ne abbiamo vinte dodici e pareggiate tre. Abbiamo realizzato la bellezza di 33 goal e ne abbiamo subito solo dieci.

Abbiamo una media punti mostruosa di 2.58 punti a partita che se mantenuta significherebbe chiudere il campionato a quota 98.

Chiaramente questo momento è giusto per trarre un bilancio positivo del nostro campionato fino a questo momento, ma da oggi dobbiamo già guardare alla Juventus che affronteremo allo Stadium sabato sera.

Bisogna inoltre sapere guardare oltre sia la sfida di sabato prossimo (la Juventus è sicuramente favorita, allo Stadium dovremo dare più del 100% per fare risultato) che la posizione di classifica: la concentrazione deve restare sempre alta e deve essere alta soprattutto più avanti nei momenti cruciali e difficili del campionato.

Inoltre la classifica davanti è molto corta: siamo tutti quanti lì a giocarci la qualificazione alla Champions League.

Evviva l'Inter di Spalletti allora.

Ma continuiamo con questa voglia e questa intensità. Altrimenti a fine stagione nessuno si ricorderà di tutte le cose belle che abbiamo fatto finora.

Emiliano D'Aniello

42 commenti:

  1. A me sembra che Dalbert in quei pochi minuti che ha giocato, abbia fatto quello che doveva fare.
    Il nostro campionato ad oggi va oltre ogni aspettativa, certo dispiace che dopo un simile percorso ci ritroviamo (potenzialmente) la Lazio a 4 punti, Roma a 2 e Napoli a 1.

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    1. E se perdiamo a Torino, potremmo ritrovarci potenzialmente quarti con la Lazio a 1 punto!

      C'è da continuare così fino alla fine e vedere chi cede prima.

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    2. Non volevo essere critico nei confronti del ragazzo Daniele. Solo, mi sarebbe piaciuto essere lì a bordocampo a dirgli, 'Vai che sei forte!' Cosa che immagino abbia fatto il mister. Perché mi è sembrato un po' timido. Ha fatto quello che doveva fare, ma forse poteva osare di più. Tutto qui. Anche se è comprensibile il suo atteggiamento.

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  2. Concordo al 100% con la tua analisi Emiliano. Buongiorno a tutti. Vorrei spendere una parola sul concetto di "altro sport" praticato dalle squadre come la nostra che non giocano le coppe. Se è senz'altro vero che potersi concentrare su una partita sola a settimana ti permette di preparare meglio il match, secondo me giocare altre competizioni fa sì che il gruppo possa crescere, acquisire consapevolezza della propria forza, aggiungere frecce al proprio arco. Basta vedere la prova di ieri di Brozovic e degli altri subentrati. Finché si giocano scampoli di partita, per quanto ci si senta parte del progetto, la realtà è che non si ha modo di crescere davvero e con tutta probabilità al momento della verità il subentrato offre prestazioni esitanti, viziate dalla paura di sbagliare e dalla voglia di strafare. Per esempio vorrei davvero vedere qualche partita intera di Karamoh ma mi rendo conto che l'Inter non può permettersi di fare esperimenti se non a risultato acquisito come ieri. se avessimo potuto giocare anche una Europa League probabilmente Karamoh avrebbe potuto dimostrare il proprio valore, acquisire dimestichezza con la squadra e magari sarebbe già iun punto di forza nelle rotazioni.

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    1. Questo anche è vero. Anche se chiaramente siamo in pochi per poter fare l'EL (saremmo stati di più chiaramente in caso di qualificazione e di più e più forti in caso di qualificazione alla CL).

      Ieri ad esempio mi sarebbe piaciuto vedere in campo Pinamonti... ma posso capire che Spalletti abbia messo Eder e gli abbia fatto giocare almeno 15-20 minuti. Se lo merita. Infatti bravissimo Icardi (che chiaramente voleva cogliere l'occasione per fare goal e incrementare il suo bottino) a uscire e applaudire tifosi e il compagno.

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    2. Beh, fino adesso, infortuni permettendo, con un centrale e un centrocampista in più secondo me avremmo potuto giocare con profitto anche un Europa League. Probabilmente Eder e anche Pinamonti avrebbero qualche partita intera sulle spalle, così Karamoh, Dalbert o Cancelo, e adesso sarebbero disponibili con maggiore efficacia anche per il campionato. Secondo me, alla faccia di Sarri, a conti fatti giocare una sola volta a settimana ti penalizza.

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    3. Col Pordenone potremmo anche...rischiarlo. Con tutto il rispetto per il Pordenone farei turn over massiccio.

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    4. Anche io. Per me è il turn over è maggior motivo d'attesa della partita col Pordenone

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    5. Mi pare che la nostra parte del tabellone sia anche più agevole. O sbaglio?

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  3. ..."potenzialmente"....incomberà anche sulle feste natalizie .... fossi in qualche meditabondo mi concentrerei solo sulla squadra e sulla sua crescita progressiva (come detto in tempi non sospetti...alla faccia delle "cugurre"!!!)

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    1. Apprezzabile come sempre la tua scelta di vedere il bicchiere mezzo pieno. Essere concentrati non vuol dire vivere con il timore: gli episodi girano per tutti non solo per noi

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    2. ... sarò un inguaribile ottimista e non riesco a calare nelle oscure psiche di chi, dopo una prestazione come quella di ieri (contro il Chievo, si....ma molti temevano il Chievo), si masturba mentalmente pensando continuamente alle catastrofi, percepite come incombenti piuttosto (che) come eventuali...

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    3. Sono d'accordo con te. Spalletti tra l'altro ne ha parlato alla vigilia specificando che lui non teme nessuna catastrofe. È apparso molto sicuro di sé dicendo che questo è un gruppo che può arrivare fino alla fine e che non si aspetta nessun crollo come è accaduto nelle ultime stagioni. Il suo guardo è giustamente proiettato avanti al futuro oltre la posizione attuale di classifica e la gara con la Juventus. Si guarda ovviamente partita per partita ma poi conta essere lì a marzo-aprile.

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    4. Guarda è come avere un sistema operativo incorporato che filtra e decodifica gli eventi secondo l'unico linguaggio che conosce. Sono un "negativo" per definizione e penso che chi esprime continuamente opinioni "iperrealistiche" lo fa anche per venire smentito da chi riesce ad avere dalla sua l'ottimismo della ragione. In effetti come dici siamo davvero contorti

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    5. Io penso che a questo punto siamo realisticamente in corsa per entrare in CL ma se guardiamo la classifica dobbiamo comunque considerare che tutte le nostre rivali sono lì. Che stanno andando forti anche loro. Quindi significa che bisognerà esserci fino alla fine. Guardando quello che stiamo facendo non possiamo che pensare che ci saremo anche noi. Poi magari avremo dei cali, non rimarremo sempre imbattuti, non lo so, potrà succedere, ma non mi aspetto nessun tonfo. Però... in passato (ma non siamo mai stati così forti) è successo e l'anno scorso siamo comunque arrivati settimi. Quindi zero cali di concentrazione.

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  4. LOU. Vedere gente che si masturba mentalmente con visioni catastrofiche è una percezione distorta es isterica, radicalmente opposta alla mia interpretazione del momento dell'inter per esempio.

    Solo che io no la vivo come un pazzo fanatico ma come uno sportivo che osserva l' originalità e l'interesse di questo campionato, l'Inter domenica potrebbe essere quarta e allora? Dove sta la masturbazione? E il catastrofismo? Boh

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  5. Mi piace osservare che il miglior terzino degli ultimi anni, capace di panchinare il buon Naga, e certamente più forte dei vari Dodò, Pereira, Ansaldi, Telles, Erkin, Montoya e forse qualcun altro, è il nostro canterano SANTON! Qualcosa vorrà dire

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    1. Non ho mai smesso di credere in lui ogni volta che è stato rilanciato e questa volta non me lo aspettavo proprio. Secondo me quello che abbiamo visto contro il Chievo è stato il miglior Santon di sempre... Ma non deve accontentarsi, deve prima di tutto ottenere continuità e poi ricordarsi quello che poteva diventare da ragazzo e finalmente riuscire a emergere. Io penso ancora che ce la possa fare, così come credo che Ranocchia si possa confermare su dei buoni livelli e che sia sicuramente più bravo dei vari Mangala che abbiamo provato a prendere nelle ultime ore del mercato... Hanno una storia diversa ma simile in generale e in nerazzurro. Sono molto curioso di sentire Luciano su Santon, aspetto il suo post (anche) per questo.

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  6. Scusate, nelle interviste post partita, Maran s'è lamentato di essersi trovato con il centrocampo titolare fuori uso. Per essere precisi chi è che mancava al Chievo?

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    1. Radovanovic (squalificato) e Castro (infortunato). Non so perché non abbia giocato Hetemaj.

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  7. Lou, leggi il male in ogni commento, di fatto malgrado il nostro percorso incredibile e la fantastica partita di ieri...Lazio, Roma, Napoli e ladri sono attaccati al nostro culo...e questo personalmente (visti i precedenti), non mi lascia tranquillo...cosa centrano i meditabondi, le cogurre.
    E finiscila poi ogni volta di entrare nel blog con il machete a voler recitare il ruolo del giustiziere di 'sta minchia!

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    1. ...te la puoi anche tagliare la minchia se la usi come le parole...io non ho mai offeso nessuno, non ti ho mai menzionato, quindi se non ti piace quello scrivo, salta il commento e vai al successivo....

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    2. Calma Lou. Please. Non c’è bisogno di alzare i toni. Invito entrambi alla conciliazione o almeno a una pacifica convivenza. Si può non essere d’accordo senza usare un determinato linguaggio. Non cancello i commenti perché penso non ce ne sia bisogno e quello che dico ovviamente lo dico nell’interesse di tutti quelli che partecipano attivamente al blog ma anche dei lettori che se scelgono questo blog è perché non leggono schermaglie e insulti ma validi confronti e opinioni.

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  8. Calma amici. Non ci scanniamo tra di noi pure quando vinciamo!

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    1. Emiliano, possibile che ogni commento (rarissimo nel mio caso) debba essere filtrato e approvato da questo soggetto modello "stasi"? Ma lascia che ognuno esprima i propri convincimenti , visto tra l'altro che qua dentro tutti o quasi tendono a farlo educatamente!

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    2. Non prenderla come una bacchettata Daniele, volevo solo sdrammatizzare. ;) Sicuramente sono d'accordo con te: questo blog si distingue per l'educazione e la moderazione nei commenti e infatti ciascuno può benissimo dire quello che gli pare!

      Tra l'altro mi pare che entrambi gli orientamenti, sia quello ottimistico che pessimitico, possano portare argomenti alla propria parte e comunque se non ci fosse il confronto, che senso avrebbe un blog, chiuderemmo i commenti e stop. Quindi va benissimo il confronto, non volevo certo impedirlo.

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  9. È comunque un campionato particolare, in cui due squadre come Inter e Napoli, pur mantenendo un passo notevole, non riescono a distanziate le altre squadre.
    Livello tecnico molto basso.
    Se poi uno dà uno sguardo a partite come Arsenal -Manchester ... nota quando ci diamo disabilitati a vedere sistematicamente controlli ben fatti, dribbling e tiri.
    Per fortuna, la cultura tattica che abbiamo in Italia, ancora non è stata totalmente appresa all'estero.

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    1. Scusami Carlo, ma per me la tua, su questi temi è demagogia. Campionato di livello altissimo, inesistente all'estero. ho visto l'ultima partita del PSG: ebbene sulla base di quella prestazione non cambierei nessun nostro giocatore con uno loro. Spendendo tanti soldi e comperando tanti attaccanti si dà un grande spettacolo. Apparente e fasullo, per me.
      Che poi al pubblico piacciano le giocate facili, è un altro discorso

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  10. Roba seria: Gagliardini, Vecino e Borja o Vecino, Borja e Brozovic?

    Brozovic potrebbe essere un'arma nel secondo tempo, ma mi sembra particolarmente ispirato in questo periodo...

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  11. LOU. Vedere gente che si masturba mentalmente con visioni catastrofiche è una percezione distorta es isterica, radicalmente opposta alla mia interpretazione del momento dell'inter per esempio.

    "Solo che io no la vivo come un pazzo fanatico ma come uno sportivo che osserva l' originalità e l'interesse di questo campionato, l'Inter domenica potrebbe essere quarta e allora? Dove sta la masturbazione? E il catastrofismo? Boh"
    POSTO CHE abbiamo 5 punti di vantaggio sulla QUARTA come diavolo faremo (in caso di sonfitta ...) a diventare quarti domenica?

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  12. Se prendessimo davvero barella sarei felicissimo. Comunque vorrei fare una domanda: secondo voi in prospettiva il 97 Barella è più forte del '99 Zaniolo?

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  13. E chi può dirlo ? Troppe variabili in ballo, ad oggi punterei su Barella. Poi occhierei Torreira e Cristante. In avanti Irving Lozano del Psv e dietro una "vecchia"idea del ns. Ds, Schar ora rilanciatosi al Depor. Lo so, non si può fare con i paletti, pardon i pilastri, del fpf (boiata galattica che non favorisce il ricambio competitivo ma anzi cristallizza situazioni para-mafiose, quanto sarebbe bello un salary cap serio ?!) ma si fa per parlare....

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    1. Per me Torreira non aggiunge niente a quelli che abbiamo. Piuttosto che spendere 25v milioni per lui, me li tengo, e ne spendo 50 per un centrocampista che faccia davvero la differenza. Diversamente farei un investimento per Barella, ruolo in cui siamo più scoperti, più giovane, potrà riservarci magari sviluppi di grande livello oppure, rivendendolo, rientrare nei soldi spesi.

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  14. Risposte
    1. Ok Luciano. No problem per le pubblicazione domani mattina.

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  15. Qualche giorno fa non ero favorevole all'arrivo anticipato di Bastoni. Ora, dopo averci ripensato mi chiedo: non potrebbe fare quello che si pensava per Zinho e che effettivamente era avvenuto fino all'infortunio? Si allena con la prima squadra, la domenica se occorre lo si convoca, partecipando comunque alle gare della Primavera. Toccherei davvero poco o nulla in questo momento e ci penserei due volte prima di, per esempio, prendere un difensore centrale per relegare Ranocchia a quarto centrale. Lo stesso vale per i centrocampisti, per Eder e per Candreva. Una rosa che ci sembrava incredibilmente corta, forse è invece ideale per far sentire parte del progetto anche chi ha giocato pochissimo.

    Sicuramente è stato fatto un ottimo lavoro tecnico e psicologico, ma lo stesso sarebbe stato impossibile con tre o quattro giocatori in più. Mi sembra che quello più estraneo, anzi... l'unico, sia Cancelo, anche per le dinamiche contrattuali.

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  16. Mi sembra che le voci su Barella si facciano più numerose e più precise. Credo possa essere un profilo interessante per noi

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  17. Io penso le parole di Ausilio rispecchino il mio pensiero.
    Ad oggi siamo un gruppo che funziona e che va toccato il meno possibile, che sta dando prestazioni eccellenti e per cui solo un grosso campione potrebbe essere utile e renderci più forti.
    Mandi campioni in vendita oggi non ce ne sono...

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  18. Nuovo post: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/12/la-splendida-solitudine-dei-numeri.html?m=1

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  19. Buongiorno a Voi tutti.
    Certo parlare di mercato con la squadra prima in classifica è complicato.
    Bastoni a gennaio è una buona soluzione interna, una soluzione che mi piace e penso che si farà.
    Scambiare Gianmario con Pastore secondo non ha senso.
    Aggiungerei alla squadra un cc con forza e duttile: Cristante e/o Badelj. Per dire domenica in panca non avevamo alternative. Durante il campionato queste situazioni possono ripetersi e vai in difficoltà certo non contro il Chievo ma contro una big.
    Non dimentichiamo che Spalletti voleva Kondo e che lo scambio Kondo-Cancelo è stato forzato. Numericamente a cc manca qualcosa.
    Su Zaniolo Luciano ho ottime aspettative perché ha forza e tecnica, però Barella è quasi una certezza. Per giugno ci punterei.

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