venerdì 14 luglio 2017

Ecco Walter Sabatini: 'Abbiamo promesso a Spalletti giocatori di livello'

Foto: Walter Sabatini, direttore dell'area tecnica per il gruppo Suning Sports, durante la conferenza stampa di questo pomeriggio presso il Centro Sportivo di Riscone di Brunico, sede della prima fase del ritiro pre-campionato dell'Inter 2017/2018.

Era il momento che tutti i tifosi dell'Inter aspettavano sin dalla data del 10 maggio 2017, il giorno in cui Walter Sabatini fu presentato da Nanchino al mondo intero come direttore dell'area tecnica per il gruppo Suning Sports e quindi come principale punto di riferimento per quello che riguarda l'area dirigenziale nerazzurra.

Da allora sono passati due mesi e si è concluso il campionato e dal primo luglio si è aperta ufficialmente la campagna acquisti, che desiderosi di riscatto e di centrare l'obiettivo Champions League, tutti quanti speriamo sarà importante. Il sogno sarebbe vedere in maglia nerazzurra almeno uno o due giocatori di primissimo livello.

In una situazione da questo punto di vista che possiamo definire di stallo (per la prima squadra sono stati presi finora solo Skriniar e Borja Valero) e con parte della tifoseria che, pure alla luce della campagna di rafforzamento del Milan (a quota otto acquisti) comincia a lanciare segnali di preoccupazione e manifestare le prime lamentele, ecco finalmente le parole del dirigente nerazzurro rilasciate questo pomeriggio in una conferenza stampa ufficiale presso il Centro Sportivo di Riscone di Brunico dove l'Inter sta sostenendo la prima parte del ritiro pre-campionato 2017/2018 (NDR. Domani pomeriggio ore 17.00 previsto il secondo test amichevole stagionale contro il Norimberga).

Di seguito il testo integrale della conferenza stampa.

Che tipo di rapporto c'è tra Inter e Jiangsu Suning?

"Deve maturare ed essere sviluppato. Suning è una grande potenza e ha deciso di investire nel calcio e pretende ci sia tra i due club un rapporto di collaborazione. Ci deve essere una sorta di osmosi tra una civiltà e un'altra, un interscambio di conoscenze. Il processo è in atto. Sono orgoglioso di esserne interprete, sento una responsabilità grande. Non la definisco una cosa sperimentale, ma è certo nuova e non si fermerà qui. Suning vorrà allargare dal punto di vista geografico i suoi domini calcistici, nel mio immaginario, che coincide con quello di mister Zhang, c'è quello di creare un circuito di calciatori importanti che riguarderà anche l'Inter. Il clube che determinerà di più. Ma tutti godranno di pari dignità. Parlo di osmosi perché noi né Suning vogliamo colonizzare, io sono stato in Cina per lavorare sulle strategie che riguarderanno ovviamente anche l'Inter".

Cosa l'ha convinta ad accettare il ruolo? Può rassicurare i tifosi?

"Non hanno dovuto faticare a convincermi, il mio ruolo è di grandissimo prestigio e ha grande responsabilità. Sono fortunato, lo sono sempre stato, e ho accettato questo incarico con orgoglio. Con la mia vitalità interiore so e sappiamo cosa vogliamo fare e andremo fino in fondo. I tifosi? Non guardiamo i colpi delle altre società, ammiro quello che sta facendo il Milan. Ma non lo considero il nostro modello. Noi abbiamo un nostro profilo, la nostra strategia condivisa internamente tra club, staff e allenatore e sappiamo quello che dobbiamo fare. Il Milan ha scelto di ribaltare la rosa. L'Inter un'altra scelta preventiva e i tifosi devono esserne consci. Spero condividano la scelta. L'Inter l'anno scorso ha dato un segnale, di poter essere competitiva. Abbiamo calciatori molto forti e con l'allenatore abbiamo deciso di riselezionare il gruppo di lavoro, fare considerazioni rispetto ai segnali dai ragazzi in questo momento. E nel frattempo lavoreremo sulle integrazioni, perché il gruppo è forte e va integrato".

Dall'inizio di luglio l'Inter doveva scatenarsi sul mercato, perché non è successo?

"Perché ci si scatena anche in maniera silenziosa, non ci sono solo fuochi d'artificio. Questo è un momento incui si alimentano i sogni ma c'è anche un mercato silenzioso. L'Inter punta obiettivi molto difficili, che cozzano con la volontà dei club interpellati. Serve un pochino di tempo. Ma non devo tranquillizzare nessuno, l'Inter è una garanzia in sé. Dico questo con cognizione di causa, faremo le cose giuste perché la squadra possa essere protagonista come le compete. Tra le altre cose dico che io questa società l'ho vista operare anche da testimone del grandissimo lavoro fatto da Piero Ausilio e Giovanni Gardini prima del 30 giugno. Piero è un amico da tanto ma vederlo lavorare da diesse dell'Inter mi ha rassicurato. Io qualche lacuna ce l'ho e voglio essere compensato. Poche, ma ne ho. L'Inter ha grandi dirigenti, li ho visti all'opera, io non ho fatto niente prima del 30 giugno".

Perisic andrà via?

"Nel corso del tempo ci conosceremo. Non sono un tattico da sala stampa, dico le cose che esistono e che vorremmo fare, anche se non sono tanto per il condizionale. Perisic è un calciatore che il nostro mister ci chiede di tenere. Noi vogliamo farlo, fatto salvo che vogliamo tenere chi ha le giuste motivazioni. C'è un forte interesse del Manchester che conosce le nostre idee, quindi vedremo che succederà nei prossimi giorni. E' un fatto che il prezzo dei giocatori dell'Inter lo fa l'Inter. Perisic è un giocatore formidabile dell'Inter, lo vogliamo trattenere e siamo disposti a non farlo se ci saranno contropartite non solo economiche per migliorare la squadra. Nel frattempo auspico che Perisic mantenga i comportamenti richiesti perché vogliamo forgiare l'idea di Inter tutti i giorni e in questo Spalletti è un maestro. So come riesce nel rapporto con i ragazzi a trasferire l'idea di comportarsi in un certo modo. L'idea è di comportarci in una certa maniera, non è un discorso di mentalità vincente, è un luogo comune. Serve convinzione e professionalità, e anche questa non basta. Servono fede e anima e il nostro allenatore le tirerà fuori da tutti, compreso Perisic".

Negli ultimi anni c'è stata una crisi d'identità dopo l'uscita di personaggi che caratterizzavano l'Inter. Da questo punto di vista, c'è spavento tra i tifosi perché manca qualche figura di riferimento. Lei è preoccupato?

"Non sono preoccupato ma capisco che possa essere un'esigenza che valuteremo. Arrivando qui ho avuto la necessità di simboli, di sentimento, e infatti sono andato da Moratti dicendogli di voler iniziare prendendo un caffé con lui. Lì nel suo studio ero certo di trovare l'Inter, che mi ha fatto soffrire quando ero piccolo. Il sentimento che ci lega al calcio. Ho ricevuto un biglietto di benvenuto da Ernesto Pellegrini, l'ho chiamato per ringraziarlo. Ho sentito la necessità di farmi cooptare da un grande club come questo".

Il Milan è un avversario in più anche se non vuole farsi influenzare.

"Ho detto che non ritengo il Milan un modello pur riconoscendone i meriti, non parlavo di influenzare. Parto dall'idea di non voler rifondare questo gruppo, ma integrarlo. Sono certo, come lo è il mister, che in questo gruppo ci siano calciatori da salvare e da riproporre ad alti livelli. Quanti titolari da inserire? Per adesso abbiamo acquisito due calciatori. Uno è Skriniar e ci aspettiamo moltissimo da lui. Il nome roboante rassicura i tifosi ma non noi. Vogliamo gente concreta, lui è solido e forte fisicamente, un'opzione in più per la difesa. Poi abbiamo preso su richiesta dell'allenatore condivisa un grande catalizzatore di gioco, raffinatissimo, che offrirà una soluzione tecnico-tattica importantissima. Sono due operazioni importanti, non roboanti, ma siamo soddisfatti. Sappiamo che dovremo fare altre operazioni e le faremo, puntiamo a nomi di notevole rilevanza non facili da portare via ad altre società. Per esempio Dalbert: abbiamo cercato di rispettare una richiesta del Nizza che momentaneamente non si vuole privare del giocatore, ma noi lo vogliamo prendere. Abbiamo puntato su calciatori non facili da acquisire. Altre operazioni si completano in mezza giornata, ma diffidate di questo: in operazioni troppo facili c'è qualcosa che non funziona. Poi oltre a Dalbert ci sono altri giocatori sotto il nostro controllo e vogliamo portarli a casa. Ma tutto è in divenire, può essere che dopo l'allenamento Spalletti, essendo anche lui un artista, colto da una folgorazione chieda un giocatore diverso. Lo so perché ho assistito a sue prese di posizione eccezionali che hanno prodotto effetti importanti per la nostra società. Per esempio Emerson. Io vivo romanticamente il calcio e mi aspetto che qualcosa di eclatante venga fuori anche da un allenamento".

Ausilio ha detto che giocatori con elevati ingaggi non possono arrivare, come Di Maria, Vidal, Keita...

"Su Di Maria dobbiamo essere sicuri se sia giusto per l'Inter, potrebbe non essere quello giusto. Il problema degli stipendi dovrebbe riguardare tutte le società. Il monte salari che si realizza deve comunque tener presente dei valori che l'ottimo Giovanni Gardini sa bene. Il rapposto costi-fatturato deve essere rispettato. in ogni caso la società sta facendo investimenti potenti sugli ingaggi, sanno di poterlo fare. Ma di fronte a una situazione determinante per l'Inter Suning non si tirerà indietro. Chi guadagnerà meno lotterà per essere adeguato attraverso le prestazioni. L'epoca del rinnovo opulento da proporre istituzionalkmente sia abbondantemente superato e i calciatori in campo devono mettere la società nella condizioni di porsi questo tipo di ipotesi da portare avanti".

Sei stato etichettato come talent scout. Con la struttura attuale dell'Inter è difficile fare il blitz di mercato che ti ha reso famoso? Schick è stato perso per una catena di trasmissione rallentata.

"Miglioreremo senz'altro, c'è una grande predisposizione di Suning. Questo attiene al modo di affrontare i problemi, tutti noi dovremo fare passi avanti, soprattutto io che lavoro da me e fatico a confrontarmi e a trasmettere dati. Queste procedure continueranno a esserci ma saranno rivisitate. Suning è un gruppo ambizioso e farà tutto ciò che c'è da fare. Le cose tangibili, non i voli pindarici".

Cosa l'ha portata a scegliere Capello per lo Jiangsu?

"Oggi ha pareggiato al 95', sicuramente lo saprete. La scelta nasce dal mio rispetto e dalla fortuna che lo ha sempre accompagnato, ed è stata avallata da Suning perché aveva bisogno di una personalità carismatica che fosse garante della voglia della proprietà di fare le cose in grande. Capello per me è stata una grande sorpresa, lo pensavo più stanco invece sta facendo un'attività aggressiva, formidabile, con impegno totale sia fisico che mentale. E' dotato anche di uno staff giovane che sta in campo e sa quale sia la sua missione. Siamo contenti della scleta, condivisa con la proprietà".

Com'è maturata la scelta di Spalletti? Si era parlato di altri nomi, da Simeone a Conte.

"La scelta la definirei spontanea e fisiologica. Vero che ci sono stati altri candidati, un club deve valutare tutte le piste possibili. Ma Ausilio già pensava a Spalletti e ci aveva già lavorato quando io ero nullafacente. Ovvio che il mio avvento abbia agevolato questa cosa. Spalletti è fortissimo, un allenatore che fa della metodologia, della qualità e degli obiettivi da perseguire delle basi. Lui è un uomo forte, esprime le sue qualità nel suo lavoro. E' un teatrante, il dirimpettatio della follia come l'ho definito una volta. Sa quello che vuole e come ottenerlo, riesce a fronteggiare le situazioni in prima persona senza bisogno di aiuto. Ha due requisiti oltretutto: è molto generoso e molto coraggioso. A me bastano questi due attributi per definirlo una grande persona. Farà tutto ciò che serve molto bene e credo sia l'allenatore dell'Inter inevitabilmente, perché l'Inter ha bisogno di un allenatore come lui".
A questo punto Sabatini chiede una pausa sigaretta, invitando i giornalisti, se volessero, a uscire dalla sala conferenze in mezzo a sorrisi e battute anche sul fumo: "Non fumate che siete persone responsabili, io sono un irresponsabile".

Spalletti la settimana scorsa ha detto che i dirigenti gli hanno fatto promesse. Quali sono?

"Domanda truffaldina! Gliele abbiamo fatte, ha ragione. Abbiamo detto che integreremo il gruppo di lavoro, la rosa ed eventualmente l'undici titolare con i calciatori che serviranno dal punto di vista della caratura e delle qualità, ma anche che siano giocatori che possano stare nel suo progetto tecnico-tattico. Non ci saranno esperimenti, giocatori in gradi di offrire un rendimento importante".

La sua figura dirigenziale è quella che mancava? Prende lei le decisioni finali?

"Io le ispiro le decisioni, è il mio compito. Sono trasversale, sono anche pronto a cambiare le mie qualora chi mi propone qualcosa possa dimostrarmi di avere ragione. Non sono un cane da guardia, non controllo nessuno. Ma tutto ciò che si ipotizza nell'Inter deve passare da me, è uno dei miei compiti. Ma per esempio a oggi non c'è stata una situazione di incomprensione tra me e Piero Ausilio. Lui è un uomo che conosce il calcio, sa cosa deve fare e io sono un suo supporto. Penso che il consorzio produrra un effetto vantaggioso e produttivo".

Serve una cessione importante in vista del prossimo bilancio?

"No, l'Inter non ha bisogno di vendere. Potrebbe decidere di vendere. Non per indigenza o per necessità, perché Suning è un gruppo potente. Potrebbe vendere valutando la situazione contingente, il rapporto qualità-prezzo, le eventuali contropartite. Saranno scelte miste tra questioni economiche e opzioni riferite ai giocatori in entrata".

Nainggolan è un profilo su cui state aspettando di capire cosa succede?

"Nainggolan è un giocatore sempre nella mia testa, è un grande giocatore. Penso sia una possibilità per l'Inter ma essendo a conoscenza delle circostanze legate a una possibile cessione da parte della Roma la ritengo un'operazione impossibile. Ma che possa essere tutt'ora un obiettivo, un desiderio dell'Inter, non ho difficoltà ad ammetterlo. Così come ammetto che potrebbe essere quasi impossibile perché la Roma lo proteggerà fino in fondo. Ho acceso un pensiero perché ho visto un disagio tra lui e la Roma, ho detto che siamo a disposizione. Ma non posso creare situazioni di prepotenza perché è della Roma. Ma non nego che vorrei portarlo qui".

Si parla di Monchi come mister plusvalenza, non le dà fastidio?

"Questa definizione per me mi ha inorgoglito. Pallotta dice che Monchi è il più bravo diesse del mondo e condivido. Ha detto che non conta come si vende ma come si compra e questo mi riempie di gioia perché sta vendendo giocatori che ho comprato io".

Capitolo esterni d'attacco, ci può dare qualche indizio sulle caratteristiche? Si è parlato di Keita, di Sanchez...

"Sanchez non è un nome fatto dall'Inter perché siamo pragmatici e lui non può essere un obiettivo per sua scelta, non per i costi visto che Suning il sacrificio lo farà".

Parlando di Perisic non ha escluso una contropartita. A chi si riferiva? Ha definito Di Maria forse non giusto per l'Inter, perché?

"L'Inter in quel reparto deve comprare dei gol, una dose ragguardevole per sollevare Icardi da un problema atavico, ossia che segna solo lui. Vogliamo cercare i gol. Non ho parlato del valore di Di Maria che è enorme, ma non mi sembra un giocatore di cui l'Inter possa aver bisogno, anche se è molto importante. Poi dopo mi smentirò immediatamente e arriverà lui, ma non credo. La contropartita? Ho ipotizzato, il Manchester è ricco di calciatori forti e potremmo confrontarci. Però il valore di Perisic lo definisce l'Inter e su quello bisogna discutere".

Si è tornato a parlare di FFP e di pareggio di bilancio nel 2018. Qual è la situazione tra Inter e UEFA?

"Adesso abbiamo ottemperato una prima richiesta inderogabile entro il 30 giugno. Magari Gardini sarà più preciso di me. Che dobbiamo fare? (NDR. Si rivolge a lui). Risponderò nei prossimi giorni a questo".

Pinamonti resterà come vice Icardi? Vidal è un profilo da Inter?

"Auspico che Pinamonti lo sia, Spalletti è impressionato dal ragazzo ed è una bella cosa se un nostro giovane può svolgere un ruolo così importante. I presupposti ci sono. Vidal? Ci piace molto (NDR. Ride). Lui e Nainggolan sono diversi ma fino a un certo punto, certo Vidal ci piace molto e proveremo a capire se ci possono essere i presupposti. Ma la vedo molto difficile, non credo che il Bayern voglia privarsene. Quando alludevo alla nostra strategia, alludevo alle difficoltà e al tempo richiesto in certe trattative. Ma negare che Vidal possa essere di grande interesse per l'Inter sarebbe poco serio. Ma non c'è alcuna trattativa in corso, si chiede se ci possano essere speranze e in questo caso vorremmo perseguirle".

Cosa pensano di Nagatomo a Suning?

"Ne ho sentito parlare solo una votla dal nostro allenatore e gli piace tanto. Lo vorrei tenere qui, vedremo cosa potremo fare anche per lui, che ha diritto al suo spazio e a una sua considerazione. In quel ruolo sicuramente arriverà qualcun altro, vedremo che fare".

Che percentuale c'è che rimanga all'Inter Nagatomo?

"Una percentuale sopportabile, il 50 o il 60. Ci piace, è un grande professionista e farà le sue valutazioni anche lui".

Emiliano D'Aniello

36 commenti:

  1. Non garantisco, ma proverò a scrivere un commento alla conferenza stampa da pubblicare nella giornata di domani o comunque nei prossimi giorni. Alcuni passaggi li ho trovati molto interessanti e altri personalmente molto condivisibili, mentre altri sono stasti forse 'deludenti' sul piano delle nostre aspettative. In altri casi non possiamo escludere 'bluff' e cose dette che non sono vere e tantissime altre ovviamente non dette...

    Diciamo che gli argomenti cominciano a aumentare perché abbiamo.
    1. La conferenza di Sabatini.
    2. Il mercato (ma qui il post si può benissimo rinviare a tempi in cui ci saranno meno cose di cui parlare).
    3. Soprattutto l'amichevole col Norimberga che per motivi logistici (per l'orario) non so se riuscirò a vedere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Deludenti nel senso che mi pare abbia chiaramente ribadito quello che molti sospettavamo, cioè che un Alexis Sanchez non e prendibile. Ma non sono deluso da lui ovviamente. Le difficoltà a fare determinati colpi l aveva inoltre già segnalate Ausilio ma sognare finora ci stava. In realtà anche adesso ma sicuro in po meno di prima.

      Elimina
  2. Mi sembrw sia importante che abbia detto che vuole qualcuno che possa garantire gol vicino ad icardi... E che non ci sono problemi a spendere per un top player, ma ad esempio sanchez non ha intenzione di venire in italia...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non vedo molti esterni raggiungibili con goals...e se NON fosse un esterno?

      Elimina
    2. Infatti.. magari una seconda punta..
      Esterni con gol qualcuno ce n è... Ma bisogna vedere quanto prendibili.
      Di certo non mi si venga a parlare di mezzi giocatori ad oggi come berardi..

      Elimina
  3. A me Berardi piace molto. Poi, come tutti, sarebbe da vedere nell'Inter

    RispondiElimina
  4. Ho letto di ingaggio molto alto per Bonucci e fascia di capitano.

    Secondo voi tutto questo potrà rivolgersi contro o non hanno possibilità di far male?

    RispondiElimina
  5. Berardi da noi sarebbe un ottimo acquisto.
    Però non porta molti gol in dote, per cui servirebbe anche una seconda punta.

    A me piacerebbe Belotti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pensavo proprio a Belotti...con Icardi.

      Elimina
    2. È il mio sogno. Già segnalato da tempi non sospetti. Possiamo prendere i migliori giocatori del nostro campionato tranne quelli di Juve Roma e napoli. Punterei su quelli. Se non possiamo prendere big che si punti su Belotti, Berardi, Zappacosta... sono tutti nazionali peraltro.

      Elimina
  6. le due notizie sono: Dalbert arriverà ad agosto, dallo United arriverà qualcuno.
    la storia di Di Maria bocciato perchè non segna molto non mi convince. trovare esterni che ti garantiscono tanti gol sicuri non è facile, e soprattutto se vuoi aumentare i giocatori da doppia cifra basta prendere una seconda punta da mettere dietro Icardi nel 4231, mica puoi "rifiutare" Di Maria per questo.

    Ancora un ringraziamento ad Ausilio per lo splendido lavoro fatto a giugno nel risolvere la questine fpf.

    Spalletti che stima Nagatomo mi inquieta non poco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma la percentuale dichiarata che resti va dal 5 al 50%...

      Elimina
    2. ma si alla fine penso che vada via, però sentir dire che Spalletti lo stima e l'avrebbe tenuto, mi ha quasi scioccato.

      Elimina
    3. Nel frattempo ha parlato Dalbert che pare non voglia attendere più di qualche giorno.

      Sabatini ha detto che secondo lui è "molto forte".

      Elimina
    4. Secondo me invece è stato molto chiaro. Davanti cerchiamo gente che faccia goal. Anzi secondo me anche negli altri reparti.

      Elimina
    5. Con i numeri di quest'anno la CL vale venticinque-trenta goal più di quanti ne abbiamo fatti l'ultimo anno.

      Elimina
    6. Scusate eventuali errori di digitazione, scrivo evitando di farmi investire intanto. :)

      Elimina
  7. Risposte
    1. Ha anche fatto capire (e piace anche a Spalletti )che il vice Icardi è quel giocatorino al tuo fianco. Chissà mai chi sarà?

      Elimina
    2. "Spalletti impressionato da Pinamonti"

      Elimina
  8. Risposte
    1. Magari sbaglio, ma in Serie A ora come ora Perisic segna sicuramente di più di Martial... a parte il rendimento.

      Elimina
  9. Io ho qualche perplessità su Dalbert. Sabatini dice che non faremo esperimenti ma metteremo dentro gente di sicuro valore.
    Ora, non è possibile giudicarlo da un singolo match, però guardando gli highlights contro il monaco qualche dubbio mi sembra legittimo. Scherzato in varie parti del campo da Raggi, passaggi elementari in costruzione sbagliati, a volte sembra che abbia proprio uno scarso controllo sul proprio corpo come quando si fa mandare a terra da Bernardo Silva (!)

    Insomma a me non sembra un giocatore finito questo, poi ovviamente spero nel nuovo Maicon anche io.

    https://youtu.be/eyo-SwivClc

    RispondiElimina
  10. Renato Sanches per il nostro centrocampo sarebbe una scommessa (costosa) che farei...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ottimo prospetto ma che anche all'europeo ha un po deluso. Ha grande fisicità ma tende a portare ttoppo palla e non è abilissimo negli scambi stretti. Da ciò che sembra aver scelto come impostazione di gioco spalletti (possesso palla) non semvra adattissimo. Ma cmq giocatore interessante

      Elimina
  11. Io invece giudicando sempre dai filmati vedo grandissime potenzialità in Dalbert.
    Non ho commentato l'intervista perché mi sembra che Walter non abbia detto nulla di nuovo. Diciamo un intervento interlocutorio, che comunque conferma lo spessore del dirigente.
    Le intenzioni e i vincoli operativi erano noti da tempo, lui ha solo confermato che si sta lavorando a un progetto preciso per costruire una squadra competititva..
    Il mio timore principale è che si dia troppo peso alle qualità taumaturgiche di Spalletti, sperando che riesca a cavar sangue da qualche rapa (la metafora non vuol essere irrispettosa: all'Inter ci sono solo buoni giocatori, ma alcuni non sono da squadra di vertice).
    Poi naturalmente se arriverà tizio invece che caio non è indifferente, anzi.
    In mezzo il mio preferito resta Radja, poi il Keita "tedesco" e Vidal. Sanches sarebbe una scommessa.
    Se partisse (come sembra certo) Perisic dovranno essere due gli esterni offensivi da prendere. Il keita laziale mi piace (avendo come alternativa uno di rendimento costante come potrebbe essere Candreva).
    Dall'altra parte, so che è impossibile ma il mio sogno sarebbe Insigne.
    Sono preoccupato per l'arrivo dell'argentino che avremmo dovuto lasciare al Genoa, forse nell'ambito dell'operazione giovani. Non vorrei che fosse un segno di complicazioni insorte.
    Infine una considerazione sul mercato del Milan. Si può denigrarlo finché si vuole (io penso che sminuire gli avversari non serva mai, semmai apprezzarli un po' di più può indurre a sforzi di rafforzamento più significativi). E' un fatto che dopo questo inizio di mercato le quote scudetto al Milan sono di 6.5, mentre le nostre sono a 10.
    Quindi il Milan PER il momento ci avrebbe superati, come per altro sostengo da tempo ribadendo sempre "per il momento".
    Poi, domani è un altro giorno e si vedrà.
    termino la nostra ....apologia delle rivali con una considerazione sulla juve..
    Fossi un tifoso juventino sarei preoccupato ma con moderazione.
    i dirigenti hanno dimostrato di avere i mezzi (trasparenti e non) per sostituire degnamente giocatori come Tevez, Morata, Vidal, Pirlo, Pogba e qualche altro.
    Purtroppo dubito che alla fine presenteranno una squadra indebolita

    RispondiElimina
  12. Condivido le tue considerazioni luciano, aggiungendo però che la juventus senza bonucci va ad intaccare la vera forza della squadra che stava nel trio bonucci chiellini barzagli che rendevano la difesa sia nel club che in nazionale tra le piu forti del mondo.
    Rugani a mio parere non è un grande giocatore (intravedo caratteristiche simili a ranocchia in giovane età).
    Anche acquistanfo un altro forte difensore non potrà mai avere la sintonia di un giocatore con cui da anni giocavano insieme.

    Riguardo alle notizie di calciomercato...4 giorni fa parlavo di Martial...ed ecco spuntato fuori il suo nome :-)
    Manca solo Dembele e li han detti tutti i miei ipotizzati... L'importante uno di questi venga!
    Vendere perisic e prendere Martial Di Maria e Vidal... Mi renderebbe più che felice ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì ma ha ragione, alla fine non si stanno indebolendo; noi dopo il nostro ciclo di vittorie, chi acquistammo?? Alvarez, Forlan, Ranocchia, Nagatomo ecc ecc...... Secondo me Caldara è più forte di Bonucci in prospettiva.

      Elimina
    2. Ad oggi il sostituto di Bonucci è rugani...

      Elimina
  13. Buongiorno. Certo Martial nel Monaco era un crack. Questa faccenda di Perisic non ci voleva: sta rallentando ancora di più il ns mercato.
    Sul secondo centrale di difesa è spuntato un altro nome : Diuf del Lione.

    RispondiElimina
  14. Ho cominciato a scrivere il post sulla conferenza di Sabatini. Niente di particolare ma rinnoverà la discussione prima di parlare poi della gara di oggi. Penso che in mattinata ce la farò a ultimarlo.

    RispondiElimina
  15. Se dovesse partire perisic e arrivassero martial e keita (Lazio)...o Berardi : firma subito.
    Un tridente Keira / Berardi martial Maurito
    A cc gagliardini Borja e j Mario (brozovic)
    In difesa dambro Miranda skriniar (o magari.... inito Martinez/ dav Sanchez) e dalbert (???? Che non conosco) non mi dispiacerebbe per niente.
    Anzi!

    RispondiElimina
  16. Come annunciato ho scritto un post sulla conferenza di Sabatini, eccolo: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/07/le-parole-di-walter-sabatini-che-inter.html

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Printfriendly