martedì 16 maggio 2017

La Juventus 2011/2012, un valido e realistico modello di rifondazione?

Uno sconsolato e abbattuto Wesley Sneijder (foto: Getty Images) immortalato durante la sconfitta dell'Inter contro la Juventus di Antonio Conte nell'ottobre 2011.

Molto probabilmente (salvo sorprese) il prossimo allenatore dell'Inter non sarà Antonio Conte.

L'ex allenatore della Juventus, dopo aver vinto il campionato con il Chelsea mi pare che abbia chiaramente espresso il suo pensiero e il suo desiderio di rimanere a Londra dopo nove mesi che ha definito 'incredibili' e dopo avere evidentemente ottenuto determinate garanzie dalla proprietà del club londinese circa la sua posizione contrattuale e per quello che riguarda il mercato.

Non penso che ci saranno - al momento imprevedibili - sviluppi diversi in questo senso. 

Ho espresso peraltro la mia convinzione che in realtà l'Inter abbia già scelto e ingaggiato il suo nuovo allenatore, ma penso che a parte questo tutti in qualche maniera guardino alla prima stagione di Antonio Conte sulla panchina della Juventus come se fosse una specie di 'metro' su cui misurare le proprie speranze in vista di una proficua rifondazione della nostra squadra per la prossima stagione calcistica 2017/2018.

Nella stagione 2010/2011 la Juventus infatti coglieva l'ennesimo fallimento progettuale e concludeva la stagione al settimo posto, restando fuori dalle coppe.

Il Campionato 2011/2012, il primo di Antonio Conte sulla panchina bianconera, si concluse invece in maniera trionfale con la vittoria del primo dei cinque Scudetti consecutivi finora vinti dalla Juventus.

Va detto che in qualche maniera tuttavia una 'rifondazione' nel club juventino era già cominciata.

Questa è una annotazione secondo me importante e che deve essere alla base di ogni considerazione successiva.

L'indirizzo è vedere come è stata costruita da un fallimento (anzi: una serie ripetuta di stagioni fallimentari) una squadra vincente e che poi negli anni ha vinto cinque (quasi sei...) scudetti consecutivi e disputato due finali di Champions.

Capire di conseguenza se questo stesso 'modello' può nel caso essere applicato alla nostra Inter. Premesso che ovviamente non sappiamo ancora niente di che cosa succederà questa estate.

L'unico dato certo è che anche noi veniamo da una serie di stagioni fallimentari, che chiuderemo al settimo o all'ottavo posto. Che abbiamo una intera squadra da ricostruire sin dalle fondamenta.

La stagione 2010/2011 fu la prima di Andrea Agnelli come nuovo presidente del club bianconero, ma soprattutto di Marotta come direttore generale e del suo braccio destro Paratici come coordinatore dell'area tecnica.

L'allenatore fu Luigi Delneri, che Marotta si portò dietro dalla Sampdoria, che nella stagione precedente si era piazzata al quarto posto centrando una incredibile qualificazione ai preliminari di Champions League.

Durante la sessione di calciomercato la Juventus si libere di tutti i suoi 'vecchi' campioni (Fabio Cannavaro, Zebina, Camoranesi, Trezeguet) oltre che di due-tre titolari come Diego e Poulsen e costruisce la Juventus secondo i dettami del nuovo mister che, si sa, adopera come modulo il 4-4-2. 

Arrivano quindi i vari Krasic, Lanzafame, Martinez, Pepe come esterni.

Da segnalare tra gli altri l'acquisto invece di Quagliarella e soprattutto quello di Leonardo Bonucci dal Bari. Oltre che di Matri e Barzagli che arriveranno durante la sessione invernale.

La stagione come detto sarà comunque un fallimento, ennesimo, con la Juventus che non supera il girone di Europa League e esce ai quarti di Coppa Italia. Conclude al settimo posto in campionato.

Fa in totale 58 punti (il Milan, primo classificato, 82). Segna 57 goal (Milan: 65), ne subisce 47 (Milan: 24).

La differenza reti è +10. Quall del Milan Campione d'Italia +41.

Alla fine della stagione arriva quindi inevitabile l'esonero di Luigi Delneri.

La Juventus ingaggia allora Antonio Conte, storica bandiera del club bianconero, e reduce dalla sua seconda promozione in Serie A con il Siena (la prima volta fu con il Bari nella stagione 2008/2009 - in mezzo un'esperienza fallimentare da subentrato e poi dimesso sulla panchina dell'Atalanta in Serie A).

In linea teorica sul piano tattico dovrebbe esserci una specie di continuità tra Luigi Delneri e Antonio Conte, che si presenta come un integralista del 4-2-4, ma nel corso della stagione rivedrà saggiamente le proprie posizioni adoperando diversi sistemi di gioco fino a proporre la difesa a tre, che diventerà da quel momento un impianto di gioco mutuato largamente nel nostro campionato e anche dalla Nazionale di calcio sin dalla gestione-Prandelli.

Questa considerazione naturalmente va a favore dell'allenatore ex Juventus e ora al Chelsea e riassume nella sua brevità il fatto che a fare la differenza nel suo caso non sono le sole qualità caratteriali, comunque indispensabili se alleni la Juventus o l'Inter, ma anche quelle che sono le sue conoscenze sul piano tattico e la capacità di leggere le situazioni sia relativamente le avversarie che il contesto complessivo e gli uomini a sua disposizione.

Principale antagonista della Juventus come noto, sarà il Milan, squadra campione uscente e che recriminerà negli anni per un goal non assegnato a Muntari nello scontro diretto.

Le due squadre si alterneranno al primo posto per lunga parte della stagione.

La Juventus raggiunge il primo posto alla 31a Giornata dopo una vittoria a Palermo per due a zero e ci resterà fino alla fine della stagione.

Ironia della sorte la Juventus sarà Campione d'Italia con una giornata d'anticipo grazie a noi che vinceremo alla grande un derby contro i rossoneri alla penultima giornata con il risultato di 4-2 e la tripletta di uno straordinario Diego Milito e un goal di Maicon.

Praticamente l'unica gioia di un campionato che cominciato male, finirà peggio e vedrà alternarsi sulla nostra panchina tre allenatori (Gasperini, Ranieri, Stramaccioni) e la squadra finire al sesto posto finale.

Come noto, ripartiremo poi da Andrea Stramaccioni che nel campionato successivo peraltro sarà il primo allenatore a cogliere una vittoria nel nuovo stadio della Juventus, inaugurato proprio nella stagione in esame (il Campionato 2011/2012) e battere per la prima volta la Juventus di Antonio Conte che nel Campionato 2011/2012 non solo vince lo Scudetto, ma lo fa senza perdere nessuna partita su 38 totali.

In totale infatti la Juventus vince 23 partite e ne pareggia 15. Segna 68 goal e ne subisce 20. I punti finali sono 84. Quattro più del Milan secondo classificato.

Vanta la miglior difesa (la seconda è quella del Milan, 33) e il secondo migliore attacco dopo quello dei rossoneri (74). La migliore differenza reti (+48) sempre davanti al Milan (+41).

Ma il confronto più interessante è sicuramente quello con quanto fatto nella stagione precedente.

Vediamo il riepilogo.

Campionato 2010/2011
Allenatore: Luigi Delneri

Piazzamento finale: 7° posto
Punti totali: 58
Vinte: 15
Nulle: 13
Perse: 10
Goal fatti: 57
Goal subiti: 47
Differenza reti: +10

Campionato 2011/2012
Allenatore: Antonio Conte

Piazzamento finale: 1° posto (Campione d'Italia)
Punti totali: 84
Vinte: 23
Nulle: 15
Perse: ---
Goal fatti: 68
Goal subiti: 20
Differenza reti: +48

Quindi abbiamo, facendo un confronto tra le due stagioni:
  • +26 punti totali.
  • +8 vittorie e soprattutto -10 sconfitte.
  • Solo +11 goal fatti, ma soprattutto -27 goal subiti, che è il dato che forse più di tutti ha veramente fatto la differenza.
  • Una differenza reti di +48, a fronte della differenza reti di +10 del campionato precedente.

Il dato relativo i goal subiti è particolarmente rilevante e interessante soprattutto alla luce di quelle che sono state le operazioni di mercato che hanno portato alla costruzione della squadra e che adesso analizzeremo nel dettaglio.

Durante la sessione di calciomercato infatti la Juventus compra soprattutto attaccanti (il riscatto di Matri, Vucinic, Borriello) e esterni (Elia, Giaccherini, Estigarribia).

Anche se i veri colpi sono l'esterno di difesa Lichtsteiner e soprattutto Vidal e Andrea Pirlo, che arriva a parametro zero proprio dal Milan.

Gli unici rinforzi a difesa (oltre il già citato Lichtsteiner) sono il prestito di ritorno di Caceres e quello del giovane Federik Sorensen, praticamente due riserve (il danese non scenderà mai in campo nel corso del campionato). Che significa che Conte ha saputo rifondare la difesa su delle risorse che erano già presenti nella rosa e in particolare sul portiere Buffon e i tre centrali Chiellini, Barzagli e Bonucci, gli ultimi due arrivati in bianconero nel corso della stagione precedente (Barzagli durante il mercato di riparazione).

In totale comunque la Juventus investirà sul mercato circa 100 milioni negli acquisti e ricavando una ventina di milioni dalle cessioni.

Questo il riepilogo.

ACQUISTI JUVENTUS 2011/2012

  1. Alessandro Matri (riscatto), attaccante 15.50 mln
  2. Mirko Vucinic, attaccante 15.00 mln
  3. Arturo Vidal, centrocampista 12.50 mln
  4. Fabio Quagliarella (riscatto), attaccante 10.50 mln
  5. Stephan Lichtsteiner, esterno 9.93 mln
  6. Eljero Elia, ala 9.00 mln
  7. Simone Pepe (riscatto), ala 7.50 mln
  8. Emanuele Giaccherini, centrocampista 7.25 mln
  9. Simone Padoin, centrocampista 5.00 mln
  10. Martin Caceres (prestito), difensore 1.50 mln
  11. Frederik Sorensen, difensore 0.50 mln
  12. Marcelo Estigarribia (prestito), centrocampista 0.50
  13. Marco Borriello (prestito), attaccante 0.50 mln
  14. Michele Pazienza, centrocampista ---
  15. Andrea Pirlo, centrocampista ---

+altri...

Totale: 100.63 mln.

Dalle cessioni (tra cui Sissoko, Giovinco, Ekdal, Melo, Almiron, Lanzafame, Grygera, Iaquinta, Salihamidzic...): 21 mln.

Praticamente sono quindici giocatori nuovi, di cui 6 titolari inamovibili (Matri, Vucinic, Vidal, Lichtsteiner, Pepe, Pirlo), 4 giocatori nel giro dei titolari (Quagliarella, Giaccherini, Caceres, Borriello), 3 buone riserve (Padoin, Estigarribia, Pazienza).

Si rivelerà un flop l'acquisto di Elia (solo 94 minuti in campionato), mentre come abbiamo detto Sorensen (19 anni) non collezionerà neanche un minuto in campionato.

Questa è la rosa finale nel dettaglio con l'indicazione dell'età dei giocatori, i minuti giocati, numero di presenze, goal, assist.

PORTIERI

3.150 Gianluigi Buffon, 33 - 35 presenze
270 Marco Storari, 34 - 3 presenze
- Alex Manninger, 34 - ---

DIFENSORI

3.023 Giorgio Chiellini, 26 - 34 presenze, 2 goal, 2 assist
3.015 Andrea Barzagli, 30 - 35 presenze, 1 goal, 1 assist
2.963 Stephan Lichtsteiner, 27 - 35 presenze, 2 goal, 2 assist
2.637 Leonardo Bonucci, 24 - 32 presenze, 3 goal, 1 assist
1.347 Paolo De Ceglie, 24 - 21 presenze, 1 goal, 2 assist
714 Martin Caceres, 24 - 11 presenze, 1 goal
180 Fabio Grosso, 33 - 2 presenze
- Frederik Sorensen, 19 - ---

CENTROCAMPISTI

3.317 Andrea Pirlo, 32 - 37 presenze, 3 goal, 14 assist
3.043 Claudio Marchisio, 25 - 36 presenze, 9 goal, 4 assist
2.635 Arturo Vidal, 24 - 33 presenze, 7 goal, 4 assist
2.203 Simone Pepe, 27 - 31 presenze, 6 goal, 2 assist
1.198 Emanuele Giaccherini, 26 - 23 presenze, 1 goal, 3 assist
720 Marcelo Estigarribia, 23 - 14 presenze, 1 goal, 1 assist
304 Milos Krasic, 26 - 7 presenze, 1 goal
300 Simone Padoin, 27 - 6 presenze, 1 goal
145 Michele Pazienza, 28 - 8 presenze
116 Luca Marrone, 21 - 3 presenze, 1 goal, 1 assist
94 Eljero Elia, 24 - 4 presenze

ATTACCANTI

2.305 Mirko Vucinic, 27 - 32 presenze, 8 goal, 12 assist
1.920 Alessandro Matri, 26 - 31 presenze, 10 goal, 4 assist
882 Fabio Quagliarella, 28 - 23 presenze, 4 goal
588 Marco Borriello, 29 - 13 presenze, 2 goal, 2 assist
497 Alessandro del Piero, 36 - 23 presenze, 3 goal, 2 assist
- Luca Toni, 34 - ---

Ecco alcune considerazioni.
  • L'età media della squadra è 28,00 anni. Così dettagliata per reparto: portieri 33,67; difensori 25,87; centrocampisti 26,90; attaccanti 30,00.
  • Colpisce immediatamente la bassa età media del reparto di difesa (25,87), guidata dal trentenne Barzagli, giocatore arrivato nel precedente mercato invernale e che praticamente raggiungerà la completa maturità proprio nel corso di questo campionato, e fondata con lui su Chiellini (26) e Bonucci (24), rivelazione del campionato. Oltre che l'esterno Lichtsteiner (27). Molto utilizzato da Conte anche l'altro esterno De Ceglie (24).
  • Molto bassa invero anche l'età media del centrocampo, dove spiccano Vidal (24), Marchisio (25) e Pepe (27). Età media alzata ovviamente dalla presenza di Andrea Pirlo (32).
  • Importante il contributo per quello che riguarda le reti segnate sia da parte della difesa (10 goal totali su 68) che soprattutto del centrocampo. 30 goal su 68 totali sono realizzati dai centrocampisti. Praticamente di più di quelli segnati dagli attaccanti, dove spiccano per numero di realizzazioni Vucinic (8) e Matri (10).
  • Il dato precedente sta a sottolineare come questa Juventus abbia vinto senza il contributo determinante di un grande realizzatore. Del resto 68 goal totali su 38 partite non sono tanti. Questo dato costituisce sicuramente una anomalia e rafforza ancora di più l'importanza della difesa, che del resto costituirà negli anni la costante come punto di forza principale della squadra.
  • Fondamentale guardando i numeri il contributo di Pirlo (14) e di Vucinic (12), entrambi due nuovi arrivi e due giocatori di grande qualità tecniche,  per quanto riguarda gli assist.

In totale Conte utilizzerà 25 giocatori.

11 giocatori su 25 giocheranno meno di 855 minuti, cioè meno di un quarto dei minuti totali del campionato. Tra questi ci sono Estigarribia (720), Caceres (714), Borriello (588), Del Piero (497) e giocatori che hanno avuto un utilizzo residuale come Krasic, Padoin, Storari, Grosso, Pazienza, Marrone, Elia. Zero minuti per Manninger, Sorensen, Toni.

8 giocatori su 25 invece sono stati i 'fondamentali' su cui Antonio Conte ha costruito la squadra e che hanno giocato più dei 3/4 dei minuti totali del campionato (cioè 2.565 su 3.420).

3.150 Buffon, 33

3.023 Chiellini, 26
3.015 Barzagli, 30
2.963 Lichtsteiner, 27
2.637 Bonucci, 24

3.317 Pirlo, 32
3.043 Marchisio, 25
2.635 Vidal, 24

Età media: 27,62
Solo giocatori di movimento: 26,85

Se consideriamo gli 11 giocatori totali più utilizzati dobbiamo aggiungere:

2.203 Pepe, 27

2.305 Vucinic, 27
1.920 Matri, 26

L'età media complessiva è 27,36.

26,80 considerando i soli giocatori di movimento.

In definitiva possiamo quindi considerare che Conte abbia puntato su 8 'fedelissimi' e su un numero di sette-otto giocatori che hanno disputato tra i 2.300 minuti e i 600 minuti totali.

Gli sono 'bastati' praticamente sedici giocatori per vincere lo Scudetto, ma è stato fondamentale per farlo avere una continuità incredibile da parte di 11-12 elementi, che praticamente sono stati sempre disponibili e che hanno offerto un rendimento costante nel corso di tutta la stagione.

Una vittoria che si può considerare per diverse variabili 'anomala', oltre che sorprendente, è stata la base per la Juventus per costruire un ciclo di vittorie, almeno a livello Nazionale, purtroppo senza pari e stabilire un dominio che forse è destinato a durare ancora anche la prossima stagione e che è stata costruita sulle seguenti basi:
  1. Una dirigenza forte che lavorava in maniera unitaria e progettuale già da una stagione. Due giocatori come fondamentali, come Barzagli e Bonucci (oltre Quagliarella, Pepe) erano stati acquistati la stagione precedente. Di base il modulo di partenza di Delneri non è così differente da quello che doveva essere il modulo di partenza nelle intenzioni di Antonio Conte.
  2. L'ingaggio di un allenatore molto amato dalla piazza e caratterialmente molto forte e che è stato un trascinatore, il primo trascinatore della squadra e di tutto l'ambiente bianconero. Ma che soprattutto si è rivelato alla lunga più bravo e preparato di quanto si potesse immaginare, molto più flessibile e intelligente nelle scelte, anche prudente e accorto, di come avevamo imparato a conoscerlo.
  3. Individuazione da parte dell'area tecnica e del nuovo allenatore sui giocatori presenti all'interno della rosa considerati validi e su cui puntare anche per la nuova stagione (tra questi: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Pepe, Matri... ma anche De Ceglie e Quagliarella).
  4. Un investimento di circa 100 milioni su 15 giocatori nuovi. Quindi una rifondazione sostanziale della rosa. Non è stato preso nessun top player, ma sono state fatte un paio di intuizioni molto importanti, come quella di prendere Vidal e soprattutto l'acquisto di Pirlo. Va detto che di questi 15 giocatori solo tre (Pirlo, Vidal, Vucinic) si potevano considerare di qualità assoluta. Lichtsteiner è un giocatore di (grande) rendimento. Così come Pepe. Matri semplicemente un buon attaccante come ce ne sono tanti nel nostro campionato. Ma a parte questo è stato centrale in qualche maniera innovare forze fresche in un gruppo che aveva fallito e che come tale andava smontato e rimontato daccapo.
  5. Nessuno dei giocatori acquistati (oltre Pirlo) aveva trenta o più anni. In generale nella rosa non ci sono ultratrentenni, se escludiamo Buffon e Pirlo. Del Piero, altra eccezione e che comunque in virtù delle sue grandi qualità pure avendo un ruolo marginale, riuscì comunque a rendersi utile.
  6. A tre oppure a quattro, la difesa si è rivelata in ogni caso il punto di forza principale. Con i tre centrali (Barzagli, Bonucci, Chiellini) che hanno praticamente giocato sempre. Così come Lichtsteiner. Oltre il solito Buffon.
  7. Centrale il ruolo di Pirlo come guida del centrocampo e di tutta la squadra e incredibile il contributo per quanto riguarda i goal fatti da parte sia di Vidal (7), sia di Pepe (6), ma soprattutto di Marchisio (9).
  8. Una buona interambiabilità tra gli attaccanti. Vucinic sicuramente costituiva la punta di diamante del reparto. Ma oltre lui la Juventus poteva vantare Matri, Quagliarella, Borriello, oltre Del Piero. Praticamente cinque attaccanti tutti più o meno affidabili e dello stesso livello. Nessuno di questi andrà in doppia cifra, ma il contributo di ognuno sarà in ogni caso di ottimo livello. Segno di un impianto di gioco che nel suo complesso funzionava alla perfezione a prescindere da chi fosse il terminale offensivo della squadra.

Fatta questa rappresentazione, è consequenziale vedere o cercare di comprendere quanto questo 'modello' possa eventualmente essere applicato alla nostra Inter che si accinge - secondo quelle che sono le voci che si rincorrono in maniera comunque confusionaria in questo periodo - a una rifondazione.

Personalmente mi sono espresso già in passato a favore di una rifondazione totale.

Non ritengo invero che basti prendere solo tre-quattro giocatori, per quanto bravi (a meno che non si tratti di quattro campionissimi, ipotesi non realistica), per cambiare l'inerzia di una squadra che ha fallito in una maniera così clamorosa e che in questo momento non costituisce un gruppo unito e compatto su cui lavorare.

Un primo passo verso una rifondazione è stato fatto con l'ingaggio di Walter Sabatini, che lavorerà in tandem con Piero Ausilio nella definizione ulteriore dello staff tecnico e per quello che riguarda la scelta dell'allenatore e conseguentemente, unitamente al nuovo mister, dei giocatori.

Non penso che l'allenatore, come detto, sarà uno tra Antonio Conte e Diego Pablo Simeone.

Molto più probabilmente sarà Luciano Spalletti.

In ogni caso mi auspico la scelta vada su di un allenatore esperto e che sappia essere allo stesso tempo sia un punto di riferimento e un buon 'psicologo' per i giocatori che flessibile nelle scelte di uomini e di sistemi di gioco. Un allenatore che non paventi nessuna idea di 'bel giuoco', ma che sappia come schierare la squadra in maniera compatta e la costruisca partendo dalle fondamenta, cioè dalla difesa.

All'atto pratico, non vedo in verità come l'Inter non possa procedere a una rifondazione di questo tipo e questa è sicuramente una prima considerazione di carattere positivo.

Mi spiego.

Sicuramente non dovrebbero mancare le risorse economiche per prendere una quindicina di nuovi giocatori. 

Questa Inter può investire probabilmente anche più dei 100 milioni spesi dalla Juventus nel Campionato 2011/2012, anche perché potrebbe ricavare più di quei 21 milioni dalle cessioni dei giocatori in esubero. Ammesso ovviamente si riesca a fare un buon lavoro nel mercato in uscita.

Quindi teoricamente è possibile avere una ridefinizione della linea di comando a partire da Sabatini e a seguire con Ausilio, eventualmente Oriali, Baccin, ecc. ecc. e il nuovo allenatore; successivamente operare sul mercato in modo tale da rifondare l'intera rosa in una maniera ragionata e avere una squadra con un numero di 20-25 giocatori affidabile e di cui 16 'titolari'.

Il punto è se questo possa bastare a vincere lo scudetto oppure quanto meno a centrare la qualificazione alla Champions League. 

Considerando in primis che, confrontandoci proprio con quella Juventus (mi riferisco sempre alla Juventus 2011/2012), dovremmo considerare che di questi 15 nuovi giocatori, nessuno dovrebbe essere esattamente un top-player, oltre il fatto che secondo me, di base, partiamo da una situazione più sfavorevole.

Intanto abbiamo in rosa un buon numero di giocatori prossimi ai trent'anni. 

A parte Handanovic (32), ci sono Miranda (32), Nagatomo, Ansaldi, Eder, Candreva (30), Medel (29), Banega, D'Ambrosio, Perisic (28).

Qualcuno di questi andrà via, ma è bene considerare che allo stato attuale tutti questi sono praticamente dei titolari.

Questo non è necessariamente un problema. Ma se consideriamo che quella Juventus ha potuto contare sulla continuità incredibile di una decina di elementi, è lecito domandarsi quanta continuità di rendimento possa garantire un ultratrentenne rispetto a un giocatore di 25-26 anni.

Nessuno inoltre dei giocatori più giovani (tranne Icardi e Gagliardini) ha dimostrato allo stato attuale di poter essere affidabile. 

Sui vari Brozovic, Murillo, Joao Mario, Kondogbia andrà fatto un attento lavoro di valutazione da parte di Sabatini, Ausilio e del nuovo allenatore.

A differenza della Juventus in ogni caso non abbiamo sicuramente già in rosa quelle che possono essere le fondamenta della nostra difesa.

Anzi proprio il reparto difensivo è quello dove più di tutti bisognerà intervenire per rinnovarlo e renderlo competitivo ai massimi livelli.

Ma la domanda centrale è quanto possa bastare in ogni caso comprare 15 giocatori del livello di quelli presi dalla Juventus per essere competitivi.

È evidente che non avendo in rosa già una difesa così competitiva, e che non potendo in ogni caso prendere un giocatore come Andrea Pirlo a parametro zero, andrà fatto in ogni caso un investimento importante su tre-quattro risorse fondamentali.

La domanda successiva è: che margini resterebbero per prendere altri nove-dieci giocatori di buon livello e che possano essere dei titolari nell'Inter?

Ma c'è un altro aspetto secondo me da considerare.

Il campionato italiano oggi è mediamente più competitivo di quello che la Juventus ha vinto nell'anno 2011/2012.

A parte che la 'variabile' principale è costituita dalla stessa Juventus: una squadra la cui forza è cresciuta esponenzialmente anno dopo anno e che nel frattempo ha vinto cinque (quasi sei) Scudetti e disputato due finali di Champions League.

Se confrontiamo la rosa a disposizione di Antonio Conte nel 2011/2012 con quella che ha ora a disposizione Allegri, non c'è confronto: la Juventus attuale è nettamente più forte.

Ma sono i valori complessivi delle squadre più forti del campionato a essere aumentati.

La Juventus vinceva lo Scudetto nel 2011/2012 facendo 84 punti, segnando 68 goal, subendone 20. Differenza reti +48.

Oggi abbiamo (a due giornate dalla fine del campionato).
  1. Juventus: 85 punti - 72 goal fatti, 26 subiti (+46),
  2. Roma: 81 punti - 82 goal fatti, 33 subiti (+49).
  3. Napoli: 80 punti - 86 goal fatti, 36 subiti (+50).

Sono numeri mostruosi e che dimostrano che praticamente la Roma e il Napoli attuali avrebbero praticamente potuto vincere quello Scudetto se fossero stati al posto della Juventus.

Quindi noi se dobbiamo rifondare non dobbiamo fare 'come' la Juventus 2011/2012, ma dobbiamo fare di più e fare di più sarà molto difficile se consideriamo che quella Juventus aveva una società già strutturata e collaudata da almeno un anno alle spalle, mentre noi siamo reduci da un ennesimo passaggio di proprietà e stiamo ancora in fase di costruzione da questo punto di vista.

Invece che concludere con delle considerazioni finali, che potrebbero essere invero anche ingiustamente troppo negative, concludo questo confronto facendo delle domande:
  1. A differenza che nel recente passato, riusciremo ad avere una 'linea di comando' e una struttura dirigenziale, almeno per quanto riguarda l'area tecnica, compatta e capace di operare in maniera decisa nella stessa direzione?
  2. Anche ove non si riesca ad arrivare a Conte o Simeone, sarà ingaggiato un allenatore comunque bravo e preparato e che non costituisca in alcun modo una scelta anche solo apparentemente 'provvisoria' e cui sarà dato ampio credito nella costruzione della squadra?
  3. Ci sono all'interno della nostra rosa almeno cinque-sei elementi di buon livello su cui puntare anche il prossimo campionato?
  4. Quanti di questi costituiscono quelli che si possono considerare dei 'fondamentali' e che possano essere dei punti di riferimento?
  5. Può questa Inter investire cifre considerevoli (ad esempio 100-150) milioni di euro nella prossima sessione di calciomercato?
  6. Questa cifra potrà bastare a prendere tre-quattro giocatori di alto livello e almeno sette-otto 'titolari'?
  7. Poiché non penso che Suning finanzierà in toto il mercato con finanze 'fresche', riusciremo a incassare dalle cessioni una cifra importante che possa contribuire al mercato in entrata?

Il resto dipenderà, è evidente, dalle capacità dell'allenatore nel creare un gruppo e nel saperlo gestire per l'intera durata del campionato, con il vantaggio dalla sua di potersi dedicare solo al campionato e senza l'intereferenza delle Coppe Europee che dovrebbero invece coinvolgere Juventus, Roma, Napoli, Lazio, Atalanta, Milan.

Se le risposte a tutte le domande poste sono affermative, considerando tutti quei punti come fondamentali e collegati tra di loro, allora potremo puntare se non a vincere il campionato, sicuramente a qualificarci per la Champions League, che secondo me resta l'obiettivo principale e il presupposto al nostro stato attuale per fare qualsiasi ulteriore progresso e passo in avanti nella ricostruzione di un'Inter finalmente di nuovo grandissima protagonista in Italia e nel mondo.

Emiliano D'Aniello

243 commenti:

  1. Luciano, Rudiger, de Vrij, Berardi + altri due, tre giocatori importanti da centrocampo in su significherebbe moltissimo per costruire una squadra forte.

    Domanda: preferisci Rudiger a Manolas?

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  2. Si, mi sembra più compatto, aggressivo e più rapido nel girarsi.
    Però i giocatori li voglio vedere dal vivo, più volte e osservandoli attentamente

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  3. Il post non lo leggo neanche.
    Mettere la Juventus come Modello per me è una BESTEMMIA.
    Sempre e comunque.

    Avrei preferito un post con delle indicazioni ma senza nominare wuella squadra.
    Da interista è più forte di me, esempio da loro non lo prenderò mai.

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  4. Non volevo urtare la sensibilità di nessuno. Mi dispiace sinceramente.

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    1. Emiliano sei una bravissima persona, un interista che stimo. Non hai urtato la mia sensibilità, penso solo che prendere a modello la juventus, in qualsiasi ambito, non debba essere qualcosa da fare per un interista.
      Il mio era un post volutamente provocatorio per mettere in chiaro che Noi non vorremmo MAI eseere come Loro... Per il resto ora leggerò il post... E lo commenterò...anche se penso che Loro partano da vantaggi extra campo che vadano sempre considerati in ogni loro vittoria o rinascita

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    2. Posso dirti che per quanto mi riguarda della Juventus non mi fa piacere neanche se vincono in gara amichevole. Tanto è vero che triplete oppure no, non mi importa praticamente nulla. Se vincono la finale di Champions per me vale come se avessero vinto contro il Pizzighettone: non mi va bene lo stesso.

      In ogni caso ogni loro vittoria per me non costituisce una ferita né allo stesso tempo desta in me grande ammirazione.

      A me interessa solo della mia squadra: cioè l'Inter.

      Per questo diciamo che il mio post vuole essere in qualche maniera semplicemente 'tecnico' (nei limiti delle mie capacità e possibilità) perché sta di fatto che la Juventus quel campionato lo ha vinto e che ha vinto anche tutti quelli che sono venuti dopo e ha vinto dopo che non vinceva da molti anni e in un anno in cui aveva fallito l'accesso alle coppe. Come noi quest'anno e come noi negli anni precedenti e in questo abbiamo colto dei fallimenti sul piano sportivo.

      Parliamo di rifondazione. Se c'è stata una rifondazione in questi anni che in qualche modo è stata la più determinante di tutte, questa è stata quella della Juventus. Ma come potrai vedere leggendo nel post considero diverse differenze di partenza tra la nostra situazione e la loro, che venivano da una situazione più agevole e non solo per fattori diciamo 'extra-calcistici'.

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  5. Mi spiace, Alberto, purtroppo l'articolo del CDS non riesco ad aprirlo. Quello della Gazza non vedo che cosa abbia a che fare con la nostra mini diatriba.
    In ogni caso io non leggo né l'uno né l'altro giornale, quindi se le fonti a cui ti riferisci sono quelle è normale che io non abbia letto da nessuna parte le cose di cui ti lamenti.

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  6. Fabio

    Dal post precedente: Capisco il tuo discorso ma per me è una questione che viene a cascata di altre considerazioni ben più importanti come dicevo nel mio precedente commento. Quindi credo che ognuno rimarrà sulle sue posizioni :)

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    1. È il bello del discutere...avere opinioni diverse

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  7. Articolo interessantissimo, veramente. Non si tratta di prendere esempio da nessuno perché noi non abbiamo un'azienda dei proprietari che finanzia l'AIA, non abbiamo un preparatore spagnolo e non abbiamo contatti di sorta con... organizzazioni benefiche di origine calabrese.
    Ma una cosa da loro, come dalle altre che primeggiano in Europa, dobbiamo imparare: prendere giocatori buoni. Sapendo che quando ne prendi tanti, almeno la metà saranno dei flop o quasi.
    Come è successo anche a loro.
    Però, 3-4 innesti davvero giusti subito, 3-4 fra un anno, 3-4 fra due, costruiremmo lo squadrone

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    1. Infatti non ho parlato di prendere la Juventus a titolo di 'esempio', mi dispiace che Fabio la pensi così e senza neanche leggerlo. Volenti o nolenti, la Juventus è la squadra che da cinque-sei anni primeggia nel nostro campionato ed è diventata anche competitiva in Europa e lo ha fatto a partire da quel campionato dopo che veniva da una lunga serie di fallimenti sportivi. Peraltro in panchina c'era l'allenatore che molti vorrebbero sulla nostra panchina per ricominciare. Un dato in più di 'interesse' per fare una analisi su quel campionato e quella squadra.

      Purtroppo non penso che la Juventus vinca solo perché abbia determinati 'vantaggi' e una cultura sportiva non immacolata.

      In ogni caso per me vincere non è mai l'unica cosa che conta, ma chiaramente mi guardo attorno e cerco di capire che cosa succede. Come dicevi prima per la valutazione di Rudiger e di qualsiasi altro giocatore, vale lo stesso per quello che può essere una determinata squadra.

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  8. Articolo su barbosa: litighiamo tra di noi mentre dei miserabili cercano di colpirci con i loro veleni.
    Approfittano del malcontento (giusto) dei tifosi per insinuazioni contro una proprietà che fa paura. Ai nostri avversari

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    1. Vorrei leggere articoli di questo tipo su Pjaca oppure su Gerson (restando a due giocatori giovani e che si sono rivelati in ogni caso due flop - ad oggi). Il contenuto di quell'articolo non ci dice niente di strano e che non sapessimo già.

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  9. Carlo:

    Dal post precedente: Bielsa è da anni che sto cercando di analizzarlo. Potrei scriverne un libro (posto di esserne capace e lo escludo.. :D ), senza però aver ancora chiaro di cosa realmente possa essere l'oggetto della mia analisi.

    Ad ogni modo, il fatto di esserne "discepolo" (ad esempio sono assolutamente opposte le mie "visioni" concettuali e basilari del gioco del calcio che nell'idea generale sono tuttavia secondarie..) mi lascia quotidianamente un arricchimento umano che non solo faccio fatica a descrivere, ma proprio a inquadrare come pensiero.

    A luglio dovrei avere un mezzo appuntamento di una mezz'ora con lui, pregate per me :D

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    1. Speriamo che si presenti e che non ti mandi al suo posto Simone Inzaghi. :)

      Ahah... Scherzi a parte. Non so e non ti chiedo per quale motivo lo incontrerai, ma spero che dopo ci racconterai della cosa.

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    2. Non hai idea delle peripezie che ho fatto per avere un suo contatto! :D

      Ad ogni, come detto, indicativamente a luglio dovrei andare un paio di giorni a Lilla con Ruben Azziani, suo rappresentante per l'Italia. Chiaramente non so di cosa parlerò, diciamo che dopo aver stressato l'anima a mezzo mondo dovrei avere l'opportunità di parlarci appunto una mezz'oretta.. vedremo ;)

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    3. Ruben Azziani non è uno dei preparatori, vero? Cos'è, un tattico?

      Comunque bella opportunità. Ti invidio (amichevolmente, si intende).

      Sicuro comunque che a luglio Bielsa sarà a Lilla e non a Milano? ;)

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    4. Azziani ha lavorato con lui ai tempi in cui Bielsa era ct dell'Argentina. Ruben ultimamente l ho sentito diverse volte ma diciamo che non ho mai ben capito il suo ruolo. Già dalle prime volte mi diceva di essere il referente di Bielsa in Italia. Poi sinceramente non ho mai approfondito con lui anche perchè magari partiva dal presupposto che dovessi conoscerlo.. :)

      Comunque si, sarà a Lille e non a Milano purtroppo (per quel poco che conta un "tentativo" di convincimento, diciamo così, avevo provato a farlo dopo l esonero di De Boer..)

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    5. Per concludere riporto (se posso..) lo speciale di oggi che la Gazzetta dello Sport ha dedicato a Bielsa presente a Perugia a "Encuentro" nello scorso fine settimana.
      Alcune cose condivisibili, altre meno. Di certo un personaggio..

      Il calcio è gambeta, è dribbling,
      il suo gesto più alto e bello, non
      si può insegnare o modificare.
      Però se non se ne fanno più di
      dribbling, devo pensare a come
      aggirare e superare l’avversario».
      Marcelo Bielsa fra ricordi
      e attualità filosofeggia, a ruota
      libera: dagli schemi ai film , dai
      modelli alla cucina. Prima tiene
      una lectio magistralis al Teatro
      della Sapienza a Perugia
      (mai sede fu più adatta) a chiusura
      di Encuentro, festa delle
      letterature in lingua spagnola.
      E poi si lascia andare a una
      chiacchierata, fra un risotto al
      tartufo e una chitarrina al
      guanciale (mamma quanto
      mangia el Profe!). «Il calcio è il
      primo tema di conversazione
      nel mondo. E ha una cosa particolare:
      che a volte vince anche
      chi prima della partita è sfavorito
      o peggiore. Questo fa sì che
      si radichi in modo molto forte
      nei settori più popolari della
      società». Cioè i meno abbienti
      vedono nel calcio un tentativo
      di riscatto sociale. «E per me -
      dice il tecnico argentino, presto
      a Lilla in Ligue 1 - l’hincha, il tifoso,
      è insostituibile, dà messaggi
      emozionali forti. La vittoria
      o la sconfitta lasciano su di
      lui un’impronta emotiva. Il lunedì
      il tifoso ha segni di quel
      che è successo la domenica».

      E vai con i ricordi
      «Ho vissuto in Messico e lì ho
      conosciuto un basco che era
      stato esiliato. L’esilio ti allontana
      dai tuoi luoghi ed è molto
      doloroso, insomma lui era uno
      specialista nella sofferenza. Gli
      chiesi “cos’è la cosa più importante
      per un uomo?”. “Essere
      amato senza condizioni”, mi
      disse. Ecco, il tifoso è così: ti
      ama in cambio di nulla. C’è una
      frase che ho letto a Siviglia e ho
      avuto all’inizio difficoltà a capire:
      ti amo anche se vinci. Cioè il
      rifiuto alla ricompensa (la vittoria)
      per aumentare il significato
      del legame affettivo. Cioè
      non importa nemmeno la vittoria,
      ti amo in cambio di nulla».
      L’hincha la parte sana del calcio,
      colui che si emoziona ancora.
      Nonostante le violenze negli
      stadi, don Marcelo mette il
      tifoso al centro del pallone. E
      poi accusa: «L’industria che è
      ora il calcio ha dimenticato il tifoso.
      Girano cifre che dovrebbero
      far arrossire di vergogna».

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    6. L’antidoto
      Allora qual è l’antidoto per
      Bielsa? «L’emozione. Quella,
      appunto, che prova il tifoso. Io
      proverò di nuovo a suscitare
      emozioni forti nei miei calciatori.
      Perché se i giocatori hanno
      la responsabilità di emozionare
      gli altri, allora loro per primi
      devono provare emozioni forti.
      È un paradosso, ma è così: per
      essere ottimi professionisti devono
      vivere con lo spirito da dilettanti,
      devono sapersi emozionare
      ancora». E per riuscirci
      devono farlo in gruppo. «Il calciatore
      e il tecnico sudamericano
      sono più legati al momento
      “creativo”, al dribbling come
      dicevo. Quelli europei invece
      pensano di più al collettivo. Ecco
      perché a me piace allenare
      in Europa. Anche se il calcio
      italiano negli ultimi anni aveva
      toccato il fondo, mentre quello
      tedesco è cresciuto, ha saputo
      costruire e allevare talenti».

      Torniamo al gruppo
      «Per me per moltiplicare le sue
      chance, un gruppo deve essere
      pronto a difendere l’elemento
      più debole della squadra. Perché
      se un gruppo sente questo,
      in una gara ha il maggior grado
      agonistico collettivo. Questo
      pensare al più debole rende sul
      piano emotivo invincibile un
      gruppo. Se questo è pronto a
      sacrificarsi per l’ultimo è imbattibile,
      almeno emozionalmente.
      Ma i giocatori oggi di
      norma non sono educati a essere
      migliori, ma a essere individualisti».
      Su questo, insomma,
      don Marcelo vuole
      e deve lavorare. «Oggi si fa
      tanto parlare di coaching,
      ma è questa la gestione del
      gruppo. Come costruire la
      base emotiva di un team
      vincente. Perché le emozioni
      moltiplicano le nostre forze.
      Gestire bene la parte umana di
      un squadra è il mezzo che segnerà
      la differenza da qui in
      avanti, perché su tutto il resto si
      è già lavorato». Ma c’è un ma.
      «L’esempio sociale ci dice il
      contrario, che il povero o il debole
      sono molesti. Quindi educare
      è un processo difficile.
      Nelle società si parla di rifiuto
      dei migranti, dei diversi, dei
      neri o dei musulmani ma quel
      che fa paura davvero è la povertà.
      Perché se lo straniero ha i
      petrodollari o è un ricco cinese
      non crea problemi o timori. Anche
      nel calcio di solito il debole
      è stigmatizzato, a lui si danno
      le colpe. Io invece penso che
      giustizia non è dare a tutti in
      modo eguale ma in base alle
      necessità. E non è chiedere a
      tutti lo stesso sforzo ma in base
      alle capacità». Concetti
      marxiani o evangelici riecheggiano.
      «Il migliore è quello che
      arriva più in alto ma non in assoluto
      bensì considerando da
      dove è partito. Perché il più
      bravo in partenza non ha meriti:
      ha ereditato tutto dalla sua
      genetica. Nel calcio io pretendo
      la passione per sviluppare le
      proprie qualità. E al migliore
      diamo privilegi, invece dovremmo
      dargli obblighi in più,
      perché i privilegi provocano individualismo.
      Ma se una squadra
      è unita non significa che
      vincerà di sicuro. Però è certo
      che se è disunito il team, non si
      vince».

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    7. Schemi
      La cultura filosofica-giuridica
      di don Marcelo non può certo
      meravigliare. Il nonno è stato
      un luminare del diritto amministrativo.
      Il padre un valente
      avvocato. Il fratello ex ministro
      degli Esteri ed esiliato. Lui,
      Marcelo, ci sorprende saltando
      di palo in frasca. E a tavola si
      diverte a elencare come un rosario
      allo scrittore colombiano
      Juan Gabriel Vasquez il suo scibile
      sugli schemi: «In 30 anni
      avrò visionato oltre 50 mila
      partite. E gli schemi base sono
      10, non di più: 5 con la difesa a
      4 e 5 con la difesa a 3. Eccoli:
      4-3-3, 4-2-1-3, 4-3-1-2, 4-2-4,
      4-2-2-2 come la Colombia di
      Maturana e Valderrama. A 3
      dietro: 3-3-1-3 (il suo primo
      modulo, ndr), 3-4-3, 3-4-1-2,
      3-3-4 e 3-3-2-2, molto inusuale».
      Al ché i commensali capiscono
      perché don Marcelo è
      detto el Loco. «Il soprannome
      deriva da quando iniziai ad allenare
      nelle giovanili del
      Newell’s. Di solito ogni tecnico
      aveva 3 team di tre categorie.
      Io chiesi di allenarne soltanto
      una, per dedicarmici completamente.
      Ero il primo ad arrivare
      al lavoro e sempre l’ultimo ad
      andar via, perché ero già allora
      molto ossessivo, studiavo tutto,
      ogni minimo dettaglio. Così i
      miei colleghi mi iniziarono a
      chiamare el Loco, ma in modo
      molto affettuoso. Ecco, se me lo
      si dice così non mi dispiace, se è
      per prendermi in giro invece
      no»

      Domande decisive
      E poi ci confessa: «Il mio modello
      è stato Van Gaal. Avrò studiato
      oltre 250 partite delle sue
      squadre. Quando, verso la 170ª
      gara, ho azzeccato i cambi che
      stava per fare, mi sono reso
      conto di aver assimilato il suo
      pensiero». Invece il metodo da
      selezionatore è tutto suo. «Sa
      che ho ideato oltre 200 domande
      standard per capire un giocatore,
      ma ormai me ne bastano
      5. Vuole sapere le più usate?
      Per esempio chiedo: che ne
      pensi della povertà?, per me argomento
      base. O: cos’è la cosa
      che ti piace fare di più? O i 5
      film o libri che più hai amato?
      Uso lo stesso metodo per le persone
      comuni». E noi subito gli
      ribaltiamo il gioco: «Il film che
      mi è piaciuto di più, e sono un
      divoratore di cinema, è stato Il
      Padrino. Vorrei non averlo mai
      visto per rivederlo come se fosse
      la prima volta. Poi le consiglio
      Il cittadino illustre, del
      2016 che rappresenta l’Argentina
      agli Oscar. Leggo poco invece
      i giornali. Di recente mi sono
      piaciute due interviste a Thiago
      del Bayern e a quel giovane tecnico
      dell’Hoffenheim, come si
      chiama…». «Nagelsmann», interveniamo.
      «Sì. Ecco poi non
      vuol dire che sei ha una bella
      testa e parli bene avrai successo
      come tecnico. Però...».

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    8. «Sampaoli è più bravo»
      Come una gran testa, per el Loco,
      ha uno dei suoi discepoli, il
      Tata Martino, ex c.t. argentino
      e tecnico del Barça. Anche se
      don Marcelo non vuole usare
      quel termine e non vuole che
      gli si attribuiscano eredi. Ma da
      Martino a Pochettino, da Berizzo
      a Simeone sono in decine a
      essere cresciuti con lui. «Il Tata
      dei 2 titoli del Newell’s 1991-92
      era un vero leader. Quando entrava
      nello spogliatoio si abbassava
      il volume delle voci, perché
      non volevano perdersi una
      sua parola; parlava poco e a voce
      bassa, ma aveva autorità».
      Come i «non discepoli» Guardiola
      e Sampaoli, che con Bielsa
      non hanno mai lavorato ma
      da lui hanno attinto tanto. «Ma
      Sampaoli è migliore di me, nella
      flessibilità cioè nel non innamorarsi
      delle proprie idee, anche
      se un po’ devi, per convincere
      gli altri. Nel mix di umiltà
      e difesa delle sue idee, lui ha
      una capacità di adattamento
      migliore di me».
      La parabola dei due tecnici
      «Gli allenatori si distinguono in
      due tipi: quelli che intervengono,
      e altri che accompagnano.
      Quelli che correggono e quelli
      che stimolano. Chi lavora sulla
      correzione dell’errore e chi sulle
      cose fatte bene. Chi lavora
      sull’autocritica e chi sulla dimenticanza
      di ciò che s’è sbagliato.
      Ma vincono entrambe le
      tipologie. Solo non vince chi si
      traveste nei panni dell’altro tipo.
      Il calciatore non si lascia ingannare
      . Per me però non sono
      alla pari chi combatte per vincere
      e prende rischi rispetto a
      chi per paura questi rischi non
      li prende. Meglio non ottenere
      punti cercandone 3 che ottenerne
      magari uno senza provare
      a vincere». Ma non sceglie
      fra il risultato e il gioco, bensì il
      risultato col gioco. Il Maestro
      sta tornando a insegnare. In
      estate lo farà a Lilla. E ha già
      pronte 250 frasi, alla Herrera,
      da appendere al centro sportivo.
      «Ma lascerò pure lo spazio
      per un commento, anche ironico.
      L’idea mi è venuta leggendo
      un libro di un amico prete cileno
      che aveva una rubrica sul
      Mercurio, quotidiano di Santiago,
      e che è abilissimo a sintetizzare
      in una frase un episodio, a
      mo’ di parabola. Ecco io ho trovato
      per ognuna di queste frasi
      l’equivalente del calcio». Chissà
      che un giorno don Marcelo
      non si scopra scrittore.

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    9. Giochiamo anche noi?

      Che ne pensate della povertà?
      Cos’è la cosa che vi piace fare di più?
      I 5 film o libri che più avete amato?

      Perchè in fondo, chi sa solo di calcio, non sa nulla di calcio..

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    10. Non so perché queste bellissime esternazioni del Loco mi erano sfuggite, nel senso che le leggo solo ora.
      personaggio umanamente straordinario El Loco. Capisco perché il pizzi ne sia innamorato.
      Provo a rispondere:

      la povertà è un errore dell'organizzazione sociale, che deve essere corretto, come obiettivo primario

      La cosa che mi piace fare di più è stare con le persone alle quali voglio davvero bene, con le quali sono in sintonia profonda

      Il libro che ho amato di più (da grande, a scuola la odiavo) è la Divina Commedia
      Poi lo Zibaldone di Leopardi (con le sue liriche annesse)
      Quindi La coscienza di Zeno, il libro che mostra la doppiezza e l'inconsistenza di ogni verità

      Sarà una delusione per chi mi conosce ma il film che ho amato di più è probabilmente Casablanca

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    11. El Loco mi farebbe impazzire come interlocutore, non vorrei mai averlo come allenatore della mia squadra.

      C'è un concetto che a mio parere ne evidenzia l'integralismo non produttivo (calcisticamente):

      Per me però non sono alla pari chi combatte per vincere
      e prende rischi rispetto a chi per paura questi rischi non
      li prende. Meglio non ottenere punti cercandone 3 che ottenerne magari uno senza provare a vincere».

      El Loco 'non capisce' scusate la mia arroganza che il difensivismo non è un metodo per cercare di pareggiare. E' un metodo per provare con tutte le proprie forze a vincere, anche quando si è inferiori

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    12. Comunque dal mio modestissimo punto di vista, quando un blog dibatte argomenti e analisi come quelle introdotte da ILI, si nobilita.
      Quando si lascia andare a insulti e reprimende contro chi lavora per la propria squadra (anche sbagliando molto), scade a livelli da bar sport

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    13. Con tutto il rispetto dei bar sport in senso lato, che assolvono a una funzione aggregativa e dunque sociale

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    14. Naturalmente ho citato solo libri di scrittori e poeti, non testi filosofici, anche se in molti passaggi lo Zibaldone contiene riflessioni filosofiche, fra le altre

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    15. Bellissime parole. Un grande pensatore e un grande conoscitore di 'uomini' e non solo di calcio. Molto bello il passaggio tra gli altri: “Cos’è la cosa più importante per un uomo?”. “Essere amato senza condizioni”. E il parallelo tra questa affermazione e il gioco del calcio...

      Le mie risposte...

      Alla prima mi viene di rispondere con un concetto base del pensiero di Malcolm, cioè che (in breve, chiaramente si potrebbe dibattere a lungo dell'argomento) la povertà è uno strumento del potere.

      La cosa che mi piace di più fare è suonare. Quella che mi rilassa di più è andare al cinema, cioè stare proprio nel cinema e non dover fare altro che guardare il film.

      Cinque libri... 'Straniero in terra straniera' di Heinlein, 'La città della notte rossa' di Burroughs, 'Autobiografia di Malcolm X' di Alex Haley, 'Soul On Ice' di Eldridge Cleaver. Infine ci devo mettere per forza Asimov, come autore fondamentale che mi ha avvicinato alla letteratura e in particolare a quella di fantascienza e 'On The Road' perché diciamo che è il tipico libro che banalmente mi ha cambiato la vita.

      Film... 'Il cacciatore' di Michael Cimino, 'Piccoli omicidi' di Alan Arkin, 'Il pianeta delle scimmie' di Schaffner, 'Paris, Texas' di Win Wenders, 'Wise Blood' di John Huston.

      Sicuramente ne dimentico molti. Ammetto di avere una memoria per quello che riguarda film e libri che fa veramente pena. Purtroppo. Cioè è un mio limite che mi crea qualche 'sofferenza'.

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    16. A latere, Luciano invidio la cultura dei bar sport. Nel senso che qui a Napoli non esiste una 'cultura' per quello che riguarda i posti chiusi in generale. Il mondo dei bar come punto di aggregazione è qualche cosa che non fa parte della nostra cultura: non a caso la nostra è la cultura del caffè espresso. Il napoletano si incontra per lo più per strada, probabilmente c'entrano anche (so che sembra una ragione stupida) ragioni di tipo 'climatico'. Questo secondo me è un limite per quello che riguarda la nostra realtà sociale. Chiaramente superabile in mille altri modi, ma questa è una questione veramente lunghissima da essere dibattuta.

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  10. 1-A differenza che nel recente passato, riusciremo ad avere una 'linea di comando' e una struttura dirigenziale, almeno per quanto riguarda l'area tecnica, compatta e capace di operare in maniera decisa nella stessa direzione?

    Io credo manchi un Direttore Generale.
    Dopodichè vedremo, anche se i fili del mercato verranno tirati principalmente dai potenti procuratori a cui ci stiamo avvicinando. Non è detto che sia un male, anzi..

    2-Anche ove non si riesca ad arrivare a Conte o Simeone, sarà ingaggiato un allenatore comunque bravo e preparato e che non costituisca in alcun modo una scelta anche solo apparentemente 'provvisoria' e cui sarà dato ampio credito nella costruzione della squadra?

    Io credo che la scelta dell'allenatore sia abbastanza indicativa della volontà di fare le cose per bene. Ora più che mai e più che in altre squadre bisogna prendere un nome spendibile e con ampio credito. Non vedo alternative a Simeone o Conte (lasciamo perdere per un attimo il passato, lo so, non è facile..). In fondo ho ancora fiducia che uno dei due possa arrivare. Diversamente si prenderebbe comunque un altro grande/ottimo/buon allenatore, come tutti quelli transitati in questi anni, ma che non avrebbe lo stesso carisma e la stessa carica emotiva e di partecipazione dei primi due. Certo è che solo con quella non vinci, ma la storia dell'Inter vincente ha spesso viaggiato in simbiosi con la giusta "chimica"..

    3-Ci sono all'interno della nostra rosa almeno cinque-sei elementi di buon livello su cui puntare anche il prossimo campionato?

    Non oltre quel numero.
    Eventualmente più sotto ripropongo il commento di qualche giorno fa in cui ho provato a valutare la rosa a disposizione attualmente.

    4-Quanti di questi costituiscono quelli che si possono considerare dei 'fondamentali' e che possano essere dei punti di riferimento?

    Di invendibile non c'è nessuno. Logico che il sostituto deve essere (sulla carta ovviamente) migliore. Per cui non vedo nè incedibili nè fondamentali.

    5-Può questa Inter investire cifre considerevoli (ad esempio 100-150) milioni di euro nella prossima sessione di calciomercato?

    Nella passata campagna rafforzamenti sono stati investiti un centinaio di milioni, ancora in ambito FPF. Quindi direi di si. La disponibilità economica c'è, l'importante è come spenderli..

    6-Questa cifra potrà bastare a prendere tre-quattro giocatori di alto livello e almeno sette-otto 'titolari'?

    In un solo mercato sarà difficile cambiare cosi tanto.

    7-Poiché non penso che Suning finanzierà in toto il mercato con finanze 'fresche', riusciremo a incassare dalle cessioni una cifra importante che possa contribuire al mercato in entrata?

    L'ultimo mercato ha detto che possiamo rinforzarci senza necessariamente vendere. Non credo sia una necessità economica, ma di certo diversi giocatori se ne andranno.

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  11. Come detto, provo a rispondere alla domanda n.3, riportando un commento di qualche giorno fa:

    Sono dell'idea che questa squadra andrebbe rifondata in almeno 6/7 undicesimi per essere competitiva almeno per il quarto posto. L'idea che mi sono fatto, a fronte degli ultimi due campionati e a fronte delle classifiche finali è che siamo una squadra che tecnicamente ha valori importanti ma raramente riesce a canalizzare tutte le componenti come disciplina, fisicità e personalità verso un'unica direzione. Abbiamo diversi giocatori talentuosi ma poco "fisici", mentre altri sono prestanti ma dal piede poco sensibile. Altri ancora non hanno tempi di gioco, mentre altri sono anarchici, non sanno giocare nello stretto, hanno scarsa attitudine e lettura di giocata.

    Insomma diventa difficile mettere in campo un undici credibile quando hai poche certezze. Il portiere a me non piace. Verò è che non capisco nulla di portieri (e in generale di calcio, si fa per chiacchierare..) ma ad esempio il goal del Napoli per me è colpa almeno del 50% di Handa. Perchè nè chiama l'uomo a Nagatomo che di spalle non può sapere dove si trova l'avversario, quindi tentenna e poi sbaglia e perchè al limite dell'area piccola con un pallone lento, che rimbalza almeno una volta, credo debba uscire. Più in generale, non mi piace perchè lo vedo quasi assente dal gioco di squadra, quasi troppo sulle sue, poco coinvolto con il resto della retroguardia.

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    1. Della difesa non salvo nessuno. Forse D'Ambrosio, ma anche qui bisogna farlo giocare in un certo contesto perchè ha limiti evidenti nel giocare il pallone nello stretto mentre tra le qualità ha una buona fisicità che spesso e volentieri fa valere contro il diretto avversario. Rimane comunque un terzino che per dare il meglio di sè deve giocare in un sistema di gioco coperto, con una squadra corta e compatta. In proiezione offensiva guadagna campo con la tenacia più che con la tecnica, ma in generale in un contesto di squadra organizzato potrebbe essere un valido elemento. Non bellissimo da vedere, ma giocatore di sostanza, io lo confermerei. Dei centrali onestamente non salvo nessuno. Miranda va per i 33 (ho ancora negli occhi il calo di Lucio da una stagione all'altra..). Vero è che quando sta bene il suo lo fa, ma spesso e volentieri non gioca semplice e contrariamente cerca spesso la giocata o l'uscita palla al piede. Tecnicamente non è malvagio, potrebbe ancora partire la prossima stagione come titolare, ma se fosse possibili io prendere due centrali fortissimi e poi il resto. Murillo ha grande fisicità ma pessime letture di gioco e una sensibilità di piede molto molto rivedibile. Deve essere guidato dal compagno di reparto, diversamente offre prestazioni insufficienti. Insufficiente nel posizionamento, nella lettura dei movimenti degli attaccanti avversari, mi è spesso sembrato in grandissima difficoltà, come anche Medel che attratto dal pallone esce lasciando praterie dietro di sé. Il cileno per conto mio non può giocare né davanti alla difesa (ruolo in cui ha i tempi di gioco, nel senso che sa far ripartire l'azione sbagliando difficilmente la prima costruzione di gioco) mentre è nullo in fase di non possesso. Sa tamponare, ma se va sull'uomo non la vede mai, di testa non la prende mai e se affrontato direttamente rincula troppo abbassando la squadra. Centrale di una difesa a quattro come detto non ce lo vedo, o meglio, potrebbe per assurdo giocarci, ma anche qui in una squadra accorta e con tutti gli undici dietro la linea della palla. La soluzione potrebbe essere centrale di una difesa a tre dove potrebbe avere più libertà di uscita, magari uscendo lateralmente sull'attaccante esterno anziché centralmente che chiaramente è più pericoloso. Inoltre in fase di ripartenza potrebbe avere più spazio per la primissima costruzione della manovra in quanto il piede non disprezzabile.

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    2. Di Nagatomo posso dire che atleticamente è un valido giocatore, che se puntato difficilmente va in difficoltà perchè ha molta forza nelle gambe e facilità di corsa. Diversamente, soffre la fisicità dell'avversario e spesso non è partecipe nel gioco collettivo difensivo di squadra. Ma anche qui, credo che per le sue caratteristiche possa dare il meglio in una squadra bassa e compatta. Ansaldi lo trovo anarchico, e non superiore a Nagatomo. Potrebbe dare un contributo dal punto di vista della prestanza, ma spesso ha offerto prestazioni insufficienti.
      Nomi di difensori se ne fanno tanti, sinceramente pochi mi soddisfano. Manolas non è tra questi, De Vrij potrebbe essere un po' meglio. Se dovessi comporre un pacchetto difensivo penserei a due terzini fisicati, molto prestanti fisicamente, dalla corsa profonda anche se non di ottimo piede. Per fare nomi a caso, giusto per capiere la tipologia, vederei bene Rudiger a destra e Rojo a sinistra, mentre i centrali te li lascio scegliere, ma gradirei due marcantoni di almeno 1,90.

      A centrocampo salvo qualcuno in più. Candreva su tutti. A me è quasi sempre piaciuto. Ha scarse capacità di saltare l'avversario con tecnica e dribbling ma porta con se grande temperamento, buona fisicità, buon piede, voglia, corsa e tanta sostanza. Non è un'ala tutta dribbling e numeri, ma un giocatore che porta tanta intensità. Poi può essere preciso nei cross o meno (spesso in area c'è il solo Icardi che non fa mai un movimento sul primo palo, per dire..) ma sai che un giocatore cosi il 6 te lo porta sempre a casa. A me personalmente piace, poi si può discutere sul fatto che non sia un esterno d'attacco e lo faccio volentieri. Io sono dell'idea che sia lui (soprattutto), sia Perisic siano giocatori più di fatica che di qualità. Mi spiego. In loro vedo giocatori che per caratteristiche fisiche, intensità, facilità di corsa, resistenza potrebbero giocare qualche metro più dietro e perchè no, fare tutta la fascia. L'idea per me è quella. Lo stesso Perisic che si pone come giocatore di qualità, per le sue attitudini lo vedo più come uomo di fatica. Poi magari è difficile convincere un giocatore come il croato (più facile convincere Candreva magari..) partire da una posizione più difensiva, però..

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  12. Gagliardini mi piace per ordine, per letture in fase di possesso e per disciplina. Meno in fase difensiva in cui spesso deve coprire metri di campo alle sue spalle e allo stesso tempo deve essere presente in fase offensiva. Anche qui per farlo rendere al meglio bisogna studiare un sistema di gioco adatto e un compagno di gioco adatto. Kondogbia, che è leggermente migliorato con Pioli conferma di non avere tempi di gioco ma di non essere nemmero un giocatore affidabile dal punto di vista della quantità. Spesso viene sovrastato dal centrocampo avversario e molto più spesso sbaglia clamorosamente la lettura di gioco in fase di non possesso e viene saltato facilmente trovandosi spesso fuori posizione. Da pochi equilibri. Di contro è un giocatore appariscente, non disdegna la giocata (spesso fine a se stessa..) ma conferma limiti strutturali, atletici, di personalità e di palleggio difficilmente colmabili. Banega, come disse il Mancio, è un giocatore totalmente anarchico. Nullo in fase di non possesso, dovrebbe essere più incisivo in fa offensiva. Ma troppo spesso vuole il pallone su i piedi, muovendosi più in orizzontale che in verticale, affossando cosi possibili ripartenze. Quando invece si riesce a ripartire con i tempi giusti, ha un buona qualità nella giocata e nel tentativo di lettura offensiva che non sempre va a buon fine. Giocatore raffinato che difficilmente può trovare posto in un campionato complicato come la serie A. In una squadra compatta, che gioca sulle ripartenze, con i laterali dalla corsa potente e profonda potrebbe essere il “10” che vede calcio, ma in questo momento trovo difficile una sua collocazione. Brozovic e Joao sono (in parte il portoghese) le mie più grandi delusioni. Li ritenevo insostituibili perchè univano quantità e qualità. Il Croato, con atteggiamenti poco chiari, ha di fatto buttato la stagione. Il rammarico rimane perchè è il classico giocatore che non eccelle in nulla ma ha tutte quelle caratteristiche fisiche, di conduzione, e anche tecniche per fare bene in un campionato come la serie A. Joao, che l'avevo visto spesso allo Sporting la passata stagione (dove ha sempre giocato laterale destro in un centrocampo a 4), ha fatto intravedere belle giocate ma anche quella quantità che non guasta mai. Purtoppo a fasi molto alterne. Non ho ancora ben inquadrato il ruolo, ma credo che lo si possa provare come laterale. Un giocatore che ha ottime qualità fisiche, piedi ben piantati a terra, facilità di corsa, nelle serpentina sembra Zanetti. Abbina anche giocate di qualità. Ad ora è ancora un'incognita ma su un prospetto cosi bisogna certamente lavorarci sopra. Magari lo si potrebbe “deresponsabilizzare” spostandolo in fascia, dove secondo me ha tutto per fare bene.

    Infine l'attacco a mio parere è l'ultimo dei problemi. Chiaro che serve una spalla a Icardi, ma prma di tutto vanno trovati gli equilibri in una rosa che vede pochissime certezze. Poi andrebbe capito se serve più una seconda punta dalla corsa profonda, che taglia le difese, che gioca in profondità e che sappia saltare l'uomo, oppure un attaccante da 15 goal da affiancare a Icardi.

    Infine questione Sabatini e allenatore. Su Sabatini non posso dire di essere eccitato, anche perchè a Roma ha fatto un tipo di mercato che secondo me a Milano non può fare. A Milano bisogna vincere e Suning della valorizzazione di un giocatore probabilmente se ne fa poco. Ecco perchè vedevo più una figura "alla Leonardo", capace, per presenza e per conoscenze anche al di fuori del calcio, di attrarre il grande giocatore, piuttosto che il giovane talento ancora da svezzare. Credo non possiamo permettercelo. L'obbiettivo credo sia andare su giocatori già affermati.

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    1. Fai tutte osservazioni interessanti. Avevo già letto i tuoi commenti (ti reinvito, a tale proposito, quando vuoi a scrivere anche dei post per il blog, se ritieni che la cosa possa farti piacere ovviamente).

      Provo a dire la mia analiticamente sulle tue osservazioni partendo da quelle sulla rosa.

      Sul portiere mi trovo con il tuo giudizio. Tecnicamente secondo me Handa non è un cattivo portiere, anzi, ma non è mai stato leader e questo è per me un limite per un estremo difensore, che voglio sempre come primo 'comandante' della difesa. Con le ultime dichiarazioni al contrario del solito ha dimostrato un minimo di attaccamento, non lo considero il primo giocatore da cambiare comunque per ovvi motivi, anche se il fatto sia qui da molto tempo e senza vincere diciamo che alla lunga andrebbe contro di lui.

      Sulla difesa penso che condivido in tutto e per tutto le tue osservazioni. Anche io orientativamente confermerei solo D'Ambrosio e nel caso uno tra Murillo o Ranocchia, non escludo che nella maturità possa rilanciarsi (anche se di contro c'è il suo rapporto completamente compromesso con San Siro e la tifoseria) come quarto centrale (dipende dalle caratteristiche degli altri). Per il resto in via generale sono d'accordo con te: nessuno né tra i centrali né tra gli esterni, escluso D'Ambrosio, per me sarebbe da confermare. Forse Nagatomo come riserva. Ammesso di avere oltre lui e Danilo due esterni sicuramente più bravi. In ogni caso uno tra lui e Ansaldi è di troppo.

      Anche io vorrei chiaramente due marcantoni di 1,90 come centrali. Sicuramente vorrei dei difensori molto forti fisicamente e nei colpi di testa. Che facciano anche qualche goal. Punterei sull'aspetto della potenza fisica, consapevole che comprare giocatori dotati di tecnica richieda un esborso notevole e comunque non è che ne vedo tanti in giro di difensori con qualità particolari.

      Medel per me è un giocatore di centrocampo di corsa e sostanza (non da schierare davanti alla difesa) o il centrale di una difesa a tre come gioca nel Cile. Ero tra quelli che pensava potesse giocare a quattro, ma mi sono dovuto ricredere nel corso di questa stagione. Penso lo possa fare solo in ultima ratio. Meglio adattare D'Ambrosio nel ruolo in caso di assenza di altri giocatori.

      Su Candreva e Perisic ho scritto penso proprio lo stesso commentando la gara ultima contro il Sassuolo. Personalmente terrei entrambi (Candreva utile magari anche come esterno in caso di 352) ma li considero per forza di cose alternative.

      Gagliardini chiaramente per me è intoccabile.

      Sono oggettivamente incapace di giudicare Kondo, Brozovic, Joao e Banega penso che sia un giocatore anarchico e nel caso uno che ti dà qualche cosa in più se tutta la squadra gira bene. Valuterei singolarmente ognuno di loro a seconda dell'allenatore e a seconda di quelli che possono essere i nuovi acquisti.

      Icardi per me non si discute per il numero di goal realizzati. Capacità realizzative sicuramente fuori dall'ordinario. Ha ancora margini di crescita, lavorare con un allenatore più cattivo caratterialmente e con dei compagni più bravi non potrebbe che giovargli. Io continuo a pensare che dovrebbe giocare con un altro attaccante al suo fianco. Mi sono addirittura speso per una improbabile coppia Belotti-Icardi. Sicuramente io rivedrei anche il piano tattico complessivo. Comunque come ho detto vorrei un allenatore flessibile e non 'innamorato' di un solo sistema di gioco (a tale proposito sicuramente preferisco Spalletti a Sarri).

      Sono per forza di cose ottimista su Sabatini...

      Non lo considero un genio, ma è un grandissimo conoscitore di calciatori come pochi altri in circolazione. Questo è sicuramente un valore aggiunto importante per una squadra che deve rifondare e che ha risorse economiche ma che per forza di cose non sono illimitate.

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    2. Torno invece sui 'sette punti' richiamati nel post.

      1. Sono d'accordo sulla necessità di un direttore generale. Non lo vedo in antitesi alla figura di Sabatini personalmente. Anche perché parliamo di una figura che dovrebbe occuparsi anche di competenze non legate strettamente all'area tecnica. Sono sincero però se ti dico che non mi convince la figura di leonardo. Alla lunga è uno che ha perso secondo me il contatto reale con il campo e non ha competenze specifiche sul piano gestionale e/o commerciale... Penserei ad altro, ma non saprei fare nomi.

      La partnership con procuratori importanti per me va benissimo. Sono uno che suppone che ognuno anche in questo senso faccia il suo reciproco interesse e che nessun procuratore abbia l'interesse di tirare bidoni. Magari di ottenere il massimo possibile, questo è chiaro, ma se fai un bidone, smetti di lavorare con un club o con u ngruppo finanziario e economico importante come Suning. Non penso che sia negli interessi dei vari Kia, Mendes, Raiola....

      2. Sono abbastanza 'rassegnato' su Simeone o Conte. Vedremo. Con uno dei due chiaramente immagino si costruirebbe una squadra per provare anche a vincere il campionato: sarebbe praticamente 'doveroso'. Nessuno dei due verrebbe in caso contrario. Una alternativa significherebbe un ridimensionamento, ma per quanto mi riguarda anche puntare in maniera seria e decisa alla Champions sarebbe un upgrade degno di nota. Comunque staremo a vedere. Allo stato attuale sono poco possibilista come avrai capito sull'arrivo di un 'big' e considero razionalmente Spalletti la scelta più giusta... Però vedremo come si evolve la situazione. Penso comunque che la cosa sia in verità già definita, ma le carte saranno scoperte solo tra un paio di settimane.

      3. Più o meno ci troviamo. Handanovic, Gagliardini, Perisic, Candreva, Icardi. Almeno uno tra Kondo e Joao. D'Ambrosio. Oltre quelli che possono essere solo ultime scelte come riserva come Nagatomo o Ranocchia.

      4. Mi trovo su questo punto anche. Nel caso non escluderei neppure la cessione di perisic e/o Icardi se chiaramente ci fosse una ratio tecnica alle spalle e se venissero sostituiti con giocatori ovviamente più bravi.

      5-6-7. Unifico la risposta per i tre punti. Sicuramente Suning ha risorse illimitate e lo ha dimostrato l'anno scorso spendendo praticamente 100 milioni per rinforzare la squadra. Il punto quest'anno è spenderli bene e per tre-quattro giocatori importanti (almeno) e altri sei o sette titolari. Se abbiamo contato come 'conferme' al punto 3. al massimo una decina di giocatori, significa che ce ne servono altri dieci-undici almeno... È una questione matematica. Pensa che solo per la difesa ce ne vogliono almeno cinque (almeno tre centrali e due esterni). Quindi bisognerà prendere tre-quattro gicoatori forti, ma poi essere bravi a comprarne altri funzionali (come dicevamo magari prediligendo l'aspetto della potenza fisica e la corsa) senza un dispendio di risorse economiche eccessivo per ragioni diciamo puramente logiche. Poi sono d'accordo, si possono ricavare anche più dei 21 milioni della Juventus 2011/2012 dalle cessioni, bisognerà essere bravi anche in questa direzione.

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    3. Rispondo in ordine sparso:

      Leonardo è più direttore sportivo anche perchè è l'ambito in cui da il meglio. Ha una conoscenza del gioco del calcio a un livello superiore, ha qualità umane importanti, conosce diverse lingue (portoghese, spagnolo, italiano, francese, inglese e qualcosa di giapponese :) ). Mi sembra abbastanza chiaro che con Sabatini per lui non c'è posto, ma avrebbe avuto le qualità necessarie anche in termini di “spendibilità” agli occhi di tifosi e società.
      Le procure con Kia e Mendes vanno nella giusta direzione anche se possono non piacere dal punto di vista etico.

      Sulla questione allenatore cerco di rimanere fiducioso. Di certo si è fatto di tutto per prendere il meglio disponibile, di questo sono certo (anche se di certo nel calcio..).

      Tra Kondo e Joao, scelgo sempre il secondo. Abbina qualità ma anche quantità. Certo dovrà dimostrarlo, ma vede calcio e ha ottime doti aerobiche nonché facilità di corsa e resistenza.

      Sull'eventuale cessione di Perisic non sarei cosi negativo, anzi..

      Infine, per quanto riguarda il mercato, si dovrà portare avanti la politica dei Murillo&J.Mario. Ossia da una parte potenziali titolari (quasi piu un lavoro di scouting direi..) e dall'altra l'arrivo di qualche giocatore che appartiene a chi tesse il mercato calciatori; i procuratori..

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    4. Quello che dici su leonardo è vero, sono tutte qualità che gli riconosco, ma ultimamente mi sembra un po' 'opaco' e non avere quella luce negli occhi che pure rispecchierebbe le sue grandi qualità e conoscenze.

      I procuratori sono una realtà del mondo del calcio. Sono 'intermediari' tra i calciatori e le società di calcio. Sono una realtà che piaccia o meno esiste. Avere dei buoni rapporti con loro è quantomeno indispensabile... Per il resto chiaramente ognuno porta acqua al suo mulino. Però del resto un buon procuratore credo si muova anche in maniera accorta: punta al massimo sul piano contrattuale (e economico) per il suo giocatore, ma si suppone sia anche interessato a curarne gli interessi per lo sviluppo della carriera. Questa è un po' la critica che io ho personalmente mosso a Raiola su Balotelli: non mi sembra che abbia lavorato bene con il ragazzo.Poi certo non dipende solo dal procuratore...

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  13. Per la maggior parte dei giudizi condivido l'analisi di Ilove inter.
    Sottolineo la sua frase in cui definisce Candreva un'ala e non un esterno d'attacco...
    È quello che penso anche io... Al suo posto vedrei meglio j mario che in portogallo ha fatto quel ruolo....
    Diciamo che è come se avessimo fatto giocare uno zanetti esterno d'attacco (ovviamente con caratteristiche totalmente differenti da Candreva...)che è un ottimo giocatore ma non ha le caratteristiche adatte a fare l'esterno d attacco in un tridente.
    Questo ha assolutamente limitato la nostra qualità offensiva.

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    1. I problemi principali riguardano l'equilibrio di squadra e i tempi di gioco. Poi Candreva può giocare terzino, ala o esterno. In assoluto il suo ruolo credo sia il laterale di un centrocampo a 5. Ma dipende anche chi gioca al tuo fianco, quindi ci sono troppe variabili.

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  14. Candreva è uno dei giocatori di maggior rendimento che abbiamo.
    ma non sarebbe titolare né alla juve, né al Napoli, né alla Roma

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  15. Per voi in ottica prossimo anno l'inter dovrà tempere più il napoli o la roma per la zona champions?

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  16. Impossibile dirlo ora, Fibo. le due rose oggi si equivalgono, ma della Roma non sappiamo neppure chi sarà il mister e per quello che ne so io la Roma cederà due pezzi pregiati. Dipende da quanto è bravo il nuovo ds a sostituirli con giocatori meno cari.
    A naso comunque direi il Napoli, se resta Sarri. Senza dimenticare Lazio e Milan. La prima è già forte, la seconda può rinforzarsi

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  17. Il Milan sarà da temere...se come sembra ha preso a maggio gia Musacchio e Kessie... Comunque si sta rinforzando..

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  18. Buongiorno. Stamane ho letto del ns interesse per Toloi. Se lo portiamo a casa è un colpo intelligente: poco appariscente ma grande sostanza, il brasiliano può essere un ottimo tassello.

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    1. Mi sembra un giocatore interessante e sicuramente 'efficace', orientativamente sarei favorevole anche se devo ammettere di conoscerlo poco. Comunque a occhio, potente fisicamente, buona rapidità, forte di testa, buona esperienza... mi sembra un profilo nel complesso interessante e che faccia al caso nostro.

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    2. Mi pare che Sabatini lo prese alla Roma. Ma non ebbe grande successo.

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  19. Toloi non lo conosco bene. Però molto a naso lo preferirei a Pepe

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    1. Toloi sarebbe il miglior acquisto dell'anno. Un po di fiducia non guasta, no? Che bella la discussione di oggi... Tanto che non osavo partecipare... PS... C'è Asimov e asimov. Un giorno e parliamo se mai. PPS. La scelta di italo svevo è meravigliosa, anche se sono più da Gadda o Buzzati. E da Lucrezio....

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  20. Invito chi se li fosse persi, come era accaduto a me, a rileggersi i pezzi di ILI sul Loco e magari a partecipare al giochino che propone

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  21. Il Loco non è un allenatore. È un filosofo del Calcio.

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  22. Sempre riprendendo il tema Loco Bielsa,
    Per la mia inter vorrei persone che abbiano ha cultura orizzontale : capiscano di schemi e palleggio , ma soprattutto capiscano (o almeno ci tentino ) l'animo umano.
    Cosa complicata. Ma eviterei quelle persone che vedono in bianco e nero, che non si pongono domande, che non leggono di psicologia o sociologia, che non abbiano un contatto con la gente è le proprie origini.

    Noi abbiamo avuto mourinho , Trapattoni e Simoni ( forse meno acculturati, ma attenti ) e la differenza rispetto ad altri si è vista.
    Leonardo è un altro di questi. Sabatini è su quella linea, anche se con macchie nel suo curriculum.
    Tra i televisivi mi piacciono adani e boban.

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    1. Sicuramente ognuno tra gli allenatori che hai nominato nel nostro passato aveva una cultura importante differente oltre che grandi qualità umane.

      Sabatini ha macchie nel suo curriculum ma è un personaggio sicuramente affascinante per la incredibile cultura calcistica che possiede. Ricordo interviste di Cosmi che ai tempi del Perugia praticamente era sottoposto da Sabatini a visionare decine e decine di videocassette che provenivano da ogni parte del mondo. Parliamo della fine degli anni novanta... internet era solo agli inizi, eppure l'interesse di Sabatini per il calcio lo spingeva a interessarsi a mondi lontani come l'Ecuador o il Giappone.

      Adani mi piace molto, mi è molto simpatico ed è un grande conoscitore di calcio. boban... è un bel personaggio e una persona molto intelligente, ed è stato veramente un grandissimo calciatore, ma mi sa che ideologicamente io e lui siamo su due fronti radicalmente diversi.

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  23. Candreva non sarebbe titolare nemmeno alla Lazio.. e nemmeno al Milan.

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    1. Con politano defrel berardi forse neanche al sassuolo :-)

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  24. Io capisco poco di calcio ma mi sembrate troppo severi verso Candreva. Carlo secondo te tra Conte, Simeone e Spalletti chi ha la cultura orizzontale di cui parlavi ? Condivido inoltre totalmente il tuo intervento, aggiungerei all' elenco anche Bersellini.

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    1. Tra i tre secondo me Spalletti è il personaggio umanamente più interessante. In generale io sono un grande estimatore di Sampaoli (ricollegandomi anche all'intervista a Bielsa), secondo me un allenatore bravo e intelligente come pochi... ma è andato. Sarri è un personaggio che si è rivelato sicuramente interessante, non mi piace molto personalmente (forse perché comunque a Napoli è sempre usato molto nella retorica nord contro sud che da napoletano mi ha francamente molto seccato) ma è una prsona intelligente e che appunto 'non vede in bianco e nero'. Simeone ha il tipico fascino dei sudamericani. Conte mi sembra un tipico uomo di campo e basta, ma posso sbagliare. Magari non lo conosco abbastanza sul piano umano. È interessante che sia diventato un mito a Bari nonostante fosse una bandiera e un simbolo del calcio leccese (senza comunque rinnegare le sue origini).

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  25. Fabio è sempre troppo severo (lo dico amichevolmente). Il Sassuolo con Politano, Defrel e Berardi è quattordicesimo. Noi almeno siamo settimi. Candreva è nazionale e lo è stato con Conte e lo è con Ventura (titolare).

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    1. Io parlo come esterno d'attacco in un tridente... In nazionale candreva fa l'ala in un 424...
      E con conte l'ala

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  26. Concordo con Luciano, Bielsa è un personaggio fuori dal comune, di un'intelligenza e cultura superiori, ma non lo vorrei mai come allenatore della mia squadra.
    Per certi versi, pur avendo personalità molto diverse, mi ricorda Zeman.

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    1. Zeman è un grandissimo allenatore, che avrebbe meritato ben altra carriera; ha pagato caro la scelta di restare a Roma negli anni 90 e "purtroppo" ha avuto il coraggio di denunciare certi fatti e personaggi per mettersi contro l'intero sistema. C'è un video emblematico della domenica sportiva di più di dieci anni fa, quando allenava il Lecce, in cui ebbe un duro confronto con tale Marcello Lippi, il quale si rivolse al boemo con un linguaggio da mafioso in diretta televisiva.

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    2. Il vero 'trappolone' fu a Napoli. Penso che quella breve esperienza sancì definitivamente la fine della sua carriera a alti livelli (salvo poi la improvvisa occasione nel ritorno alla Roma due-tre anni fa).

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  27. Ho una domanda per tutti gli amici del blog. Io sono convinto che l'allenatore sia già stato preso. Questo perché mi sembrerebbe molto strano ad esempio avere trattative così 'prolungate' con i vari Conte, Simeone, Pochettino, ecc.

    Volevo sapere un parere del resto del blog al riguardo. Cioè se secondo voi invece mi sbaglio e la situazione potrebbe essere veramente così poco definita e ci siano davvero tutte queste trattative (o almeno una sola di queste) in corso.

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    1. Dubito anche io che ci siano trattative in corso, non ci sarebbe sufficiente programmazione altrimenti. Toloi invece alla Roma giocò benino e i tifosi ne hanno un buon ricordo, semplicemente era in prestito con diritto di riscatto e per esigenze finanziarie, Sabatini decise di non riscattarlo e puntare su altro (mi pare benatia ma potrei sbagliarmi)

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    2. A me Spalletti, non mi sta particolarmente simpatico, ma è innegabile la sua bravura, non capisco perché debba essere considerato un ripiego. Il problema semmai, saranno giocatori che verranno acquistati. Vedremo!

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    3. Io sono sinceramente favorevole all'arrivo di Spalletti e francamente non lo considero neppure un ripiego non solo da parte mia ma anche della società nel momento in cui le voci su Conte e Simeone che continuano a uscire sui giornali non arrivano mai da fonti dirette e interne al club.

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    4. Conte è un ottimo allenatore, secondo me ne più ne meno di Mancini, ma non capisco perché addirittura alcuni Interisti arrivino a considerarlo oggi Dio in terra, visto che per il sottoscritto non lo è mai stato nemmeno Mourinho. E l'allenatore del momento, tutto qui. Anzi ritengo che Spalletti debba essere estremamente motivato a venire da noi e l'impresa dell'anno scorso a portare una Roma completamente allo sbando in champions, non era per niente semplice, considerando i cambi di panchina a stagione in corso, non funzionino quasi mai.

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  28. Fra Pepe e Toloi, l'unico indicatore a favore del secondo, è l'età...poi uno ha fatto 11 anni nel Real Madrid e l'altro ha toppato nella Roma; peraltro, quest'anno Toloi è andato sicuramente bene, ma nella difesa a tre gasperiniana .... #maneggiareconcautela

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    1. Ripeto Toloi sicuramente non ha toppato nella Roma, basta chiedere referenze ai tifosi che lo hanno rimpianto, a differenza dì yanga mbiwa ad esempio. Non fu riscattato perché quando hai i soldi contati devi necessariamente scegliere tra un buon giocatore (toloi) e un ottimo giocatore (mi pare benatia ). Pepe bisogna capire cosa ha da offrire ancora...di certo non è futuribile e si scontra con l'idea recentemente ribadita da Steven Zhang

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    2. ...Toloi nella Roma ha giocato 5 partite (e neppure tutte x intero)...non so cosa possano aver rimpianto i tifosi romanisti ... ma tutto può essere... (cmq Benatia fu ceduto dalla Roma proprio nel 2014....e in sua sostituzione venne preso Manolas.....)

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    3. Si giocò se ricordo bene le ultime partite (a lungo infortunato) ma piuttosto bene. Il suo mancato riscatto -e la cessione di benatia,chiedo venia per l'errore- è avvenuto dopo aver scelto di puntare su manolas. I tifosi hanno rimpianto Toloi perché sembrava un buon giocatore ma probabilmente sul suo mancati riscatto ha inciso anche il fatto che non desse sufficienti garanzie sul piano fidico

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  29. Szczęsny Reina Handanovic

    Rudiger Hysaj D'Ambrosio
    Fazio Albiol Medel
    Manolas Koulibaly Miranda
    Emerson Ghoulam Ansaldi

    Nainggolan Hamsik J Mario
    De Rossi Jorginho Gagliardini
    Strootman Allan Kondogbia

    Salah Callejon Candreva
    Dzeko Mertens Icardi
    Perotti Insigne Perisic

    11 contro 11 ad oggi a mio avviso dei nostri solo Handanovic e' superiore agli altri

    preferirei anche Insigne a Perisic

    quello che vorrei far notare è che Roma e Napoli son state costruite per un 4-3-3 o 4-2-3-1
    Salah
    Insigne
    2 seconde punte esterne rapidi e bravissimi a concludere
    Callejon a mio parere potrebbe essere paragonato a Candreva esterno a cui piace partire largo

    noi abbiamo 2 giocatori relativamente uguali (come il vecchio Manchester con Beckham e Giggs)

    la squadra ha 2 ali da 4-4-2 a noi manca una seconda punta
    che liberi Icardi dalla marcatura dei 2 centrali

    le nostre ali non hanno semplicemente le caratteristiche per andare a concludere come lo fanno i giocatori della Roma o Napoli sono complessivamente molto forti(Candreva e' uno dei migliori esterni in circolazione) ma in questo contesto rendono meno perché non fanno quello che sanno fare

    tra l'altro giocatori come Nainggolan Hamsik son fondamentali per intensità e inserimenti

    nessuno dei nostri ha la capacità di fare inserimenti in area

    pensiamo Benitez al Napoli. Insigne aveva dei compiti differenti nel suo gioco e non rendeva come ha reso con Sarri (meno compiti difensivi)

    oppure immaginiamo un Salah esterno destro in un 4-4-2 non ha le caratteristiche per fare ciò

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    1. Bella la proposta di questi confronti diretti 1 vs 1.

      Penso di essere d'accordo con te. Solo Handanovic è oggi superiore ai due portieri di Roma e Napoli. Gagliardini potenzialmente è migliore di De Rossi (non in assoluto, De Rossi è stato un grandissimo centrocampista, ma oggi è chiaramente nella fase calante della sua carriera) e per caratteristiche lo preferisco a Jorginho, ma tant'è.

      Non sono d'accordo su Perisic. Secondo me è più forte di perotti e anche di Insigne, anche se hanno effettivamente caratteristiche diverse. i due sarebbero teoricamente complementari e molto meglio assemblati che Candreva-Perisic. Nei fatti noi non abbiamo infatti in rosa un esterno d'attacco come Insigne,che considero poi alla fine un vero attaccante, a differenza di perisic e soprattutto di Candreva...

      Questo probabilmente spiega perché uno dei due molto probabilmente andrà via (Perisic) per fare spazio a altro tipo di giocatori.

      Penso che il confronto in ogni caso evidenzi nettamente come e perché abbiamo rispetto a Roma e Napoli rispettivamente 25 e 24 punti di svantaggio...

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    2. ...il problema è che ne abbiamo anche 10 dall'atalanta....il problema (principale) evidentemente non è la rosa...

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    3. un ipotetico tridente Salah Dzeko e Perisic ;sarebbe a mio modo di vedere devastante

      al contrario Callejon Mertens Perisic; avrebbero molti problemi (nonostante Sarri)

      Candreva Icardi Insigne; sarebbe ottimo
      ma quello perfetto (tra l'altro mi pare voluto del Mancio)

      Salah Icardi Perisic

      naturalmente possono giocare con un attacco del genere perché il centrocampo ha forza fisica e intensità

      per l'atalanta considero una stagione in cui tutto è andato bene giocatori giusti con l'allenatore giusto e momento di grazia per Gomez (che reputo di molto inferiore ai nostri titolari)

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  30. Secondo il CdS Sabatini sarebbe su Kessie...

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  31. per me perisic più forte di perotti ma non di Insigne
    Poi posso dire che Pepe (non miè mai piaciuto) sarà anche un fenomenoma OGGI se dovessi scegliere tra lui e Toloi, magari sbagliando, sceglierei l'atalantino?
    O è leso calcio?

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    1. ....l'importante è che non sia lesa maestà.... (pensarla diversamente)...buona giornata

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    2. Insigne più forte di perisic? Certo. Io più intelligente di Sartre, se stiamo al gioco

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    3. Concordo con Luciano. Considerando resistenza, fase difensiva, visione di gioco, capacità balistica, estro, dribbling e continuità insigne è certamente più forte di perisic. Senza dubbio

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    4. Perisic E perotti. Le sliding doors dell'anno scorso mi fanno ancora un po.... arrabbiare....

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  32. Se tu dici " io invece preferisco Pepe" non c'è ragione del contendere. ognuno ha le sue idee.Est modus in rebus

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  33. Anche se tifoso da bar sport partecipo al gioco:
    " Quando io do cibo ai poveri, mi chiamano santo. Quando chiedo perché i poveri non hanno cibo, mi chiamano comunista " ( Helder Camara ) . La cosa che mi piace fare di più è dividere le gioia di un bel viaggio, film, vittoria dell' Inter con mia moglie e figlio. " Quarto potere" e " L' infernale Quinlan" Orson Welles " " I quattrocento colpi" Francois Truffaut "Sentieri selvaggi" John Ford " M il mostro do Düsseldorf " Fritz Lang " Io Orson Welles" Peter Bogdanovich " Il cinema secondo Hitchcock" Truffaut "Se questo è un uomo " Levi e direi poi tutti i Maigret


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  34. Si potrebbe estendere il gioco anche alla musica ?

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    1. Come impedirlo. Secondo Galeano del resto il bel calcio è come ballare con la palla tra i piedi...

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  35. Gioco pure io.

    "I poveri sono poveri perché i ricchi sono ricchi"

    film:
    Il padrino x 3
    The committente
    5 pezzi facili

    libri:
    I ragazzi della via Pal
    Moby Dick
    Norwegian wood
    La versione di Barney
    Bar sport

    Musica:
    Bruce Springsteen
    The Pines
    Sigur Ros
    Dropkick Murphys
    Robert Glasper

    That's all folks....


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  36. The committente sarebbe the commitments...

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  37. leggendo le preferenze si capisce che fra me e molti di voi intercorrono varie generazioni (cioè che io sono una mummia. Se poi ci allarghiamo al panorama musicale mi sa che va peggio: Guccini, De André, Dalla Mina Battisti

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  38. non interesserà a nessuno ma vorrei spiegare perché ritengo la Commedia il più grande libro di tutti i tempi. la cosa infatti ha attinenza con il calcio.
    Secondo me ci sono episodi di lirismo inarrivabile inseriti però in un ordito di prodigiosa razionalità, potenza, solidità.
    E così mi piacciono le squadre.
    Eppure la Commedia la odiavo (per stupidi motivi idelogici, era il tempo delle battaglie per la laicità contro CL (che allora si chiamava GS) e io non riuscivo a storicizzare.
    Al Liceo in italiano ero molto bravo e c'era un feeling persino anomalo tra me e la mia giovane insegnate di italiano. tanto che quando lei cominciava a parlare della Commedia (o a leggerla) io estraevo da sotto il banco la gazza e l'Unità e cominciavo a leggerle.
    Allora lei che nelle lezioni aveva me come punto di riferimento, diceva: abbiamo capito che oggi davite non vuole far Dante. be' passiamo ad altro...

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  39. Musica:
    Residents
    Tuxedomoom
    Kraftwerk
    CCCP
    Cramps

    Luciano anch'io al liceo avevo un feeling anomalo con la professoressa d'italian, pensa che il mio primo concerto dei Residents l'ho visto con lei....c'era anche sua marito, non ero un antesignano di Macron :)

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  40. Risentimento muscolare per icardi...
    Giuro con mia figlia, stavo per scrivere che a parole sono tutti bravi ma mi sarei aspettato un suo infortunio sospetto nelle ultime due, mi immaginavo un risentimento durante il primo tempo...della prossima partita...

    Sarò forse un veggente?

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  41. Volevo dire... Perisic E perotti insieme. Sliding door con eder. E tutta la vita borriello vice icardi. E non jovetic

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  42. Io mi accontenterei di di maria al posto di candreva...

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  43. di maria preferisce il lato sx (quello di perisic...) ... su Icardi... vabbè lasciamo perdere ...

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    1. Nel psg gioca prevalentemente a Destra... Essendo mancino andrebbe benissimo per rientrare sul piede forte...
      Innnazionale gioca a sinistra...giocando a destra un certo Leo Messi.
      È comunque più un trequartista/esterno di destra di un tridente o mezzala

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    2. Su icardi...a pensare male...talvolta ci si azzzecca. Svanita la possibilità di diventare capocannoniere...

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    3. la disquisizione su Di Maria risale ai tempi del Real...a dx con Mou e poi a sx con ancelotti dove - si diceva - si trovasse meglio ... cmq un upgrade rispetto a candreva e - in misura minore - rispetto a perisic...

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    4. Cambiare perisic per di maria, per il giovo odierno, con icardi punta a mio avviso potrebbe essere vantaggioso, più fantasia più possibilità di passaggi filtranti, più facilità a saltare l uomo, meno sostanza e qualità difensive, meno colpo di testa...
      Il problema resterebbe trovarne uno similare anche a destra

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    5. Oppure pensare a un di maria trequartista dietro a due punte... Con candreva e perisic ali pure...
      Ma li si dovrebbe poi pensare ad una difesa a 3..

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  44. Gusti musicali:
    Chopin (musica classica)
    James Taylor (musica leggera)
    Film: Alfred HitchocK
    Letteratura Italiana: La Divina Commedia, Il Decameron, La Coscienza di Zeno, Pirandello
    Letteratura straniera: Stendhal e Goncarov(Oblomov), Tolstoi.

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  45. Non serve a nulla comunque......FORZA LAZIO !

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  46. Maxi Kronenberg‏ @maxikron · 2 h2 ore fa


     Altro




































    Argentina: Icardi (Inter), Ezequel Schelotto (Sporting) y Paredes (Roma), posibles convocados x Sampaoli para amistosos vs Brasil y Singapur

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  47. ...che poi Schelotto fu convocato una volta dall'Italia...non so se esordì, però... certo che lo "abbiamo" schifato come pochi...

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  48. Mi è risultato molto difficile, se non impossibile rispondere alle tre domande di Bielsa (chissà le altre 250..).

    Sulla povertà ho provato a pensarci un pò cercando di richiamare altri concetti del Bielsa pensiero. Su cosa mi piace fare è andata meglio, mentre sui 5 libri o film non ho nessun tipo di risposta.

    La povertà credo sia la condizione sociale che più avvicina l'individuo alla coerenza, alla realtà. La povertà di tipo economico è inversamente proporzionale alla ricchezza d'animo e viceversa. La ricchezza, quindi il successo, la luce dei riflettori deforma la realtà. "Ci fa innamorare troppo di noi stessi", rendendoci avidi, avari. Ed è proprio nella povertà economica che il nostro animo prende forma e dimensione. La lotta quotidiana per la sopravvivenza permette di valutare ciò che è veramente formativo da quello che è superfluo. Il lusso e la ricchezza oltre a ingannarci, ci rendono persone peggiori, mentre la "chimica" risiede nelle piccole cose, nei piccoli passi, nella coerenza, nella stabilità e nella speranza. Il povero solitamente ha una ricchezza umana incrollabile forgiata su saldi principi e ancora prima su solide realtà. A differenza del ricco che basa la proprio "forza" su questioni assolutamente (solitamente) secondarie e deformanti dalla realtà. In assoluto credo che la povertà sia la motrice (vincente) di tutta l'umanità.

    Sto bestemmiando? Non so, a volte guardo gli occhi di una persona povera e di una ricca per notare dove c'è vita. Non superficialità, non inganno. Ma vita, quella vera.

    Per quanto riguarda la cosa che mi piace fare di più in assoluto, è ascoltare qualcuno per cui vale la pena ascoltare.

    Per quanto riguarda film e libri purtroppo, anche con una certa vergogna, non posso esprimermi, semplicemente perchè non ne ho la minima conoscenza..

    RispondiElimina
  49. Che ne pensate della povertà?
    Penso che tutto sia soggettivo, i miei ricordi più cari sono legati a tempi di vacche magrissime.

    Cos’è la cosa che vi piace fare di più?
    Giocare a tennis insieme a mia figlia, mentre mia moglie tifa e prepara asciugamani e spuntini.

    I 5 film o libri che più avete amato?
    -Papillon, Ben Hur, Frankenstein Junior, il grande dittatore, Totò Peppino e la malafemmina.

    -Il Giocatore, l'insostenibile leggerezza dell'essere, I Promessi sposi, Orgoglio e pregiudizio, L'isola del tesoro.

    -Bach "Concerti Branderburghesi", Puccini "Coro a bocca chiusa", Beatles "album bianco", Donald Fagen "The Nightfly", Billy Joel "The Stranger"

    sembra proprio che questo sia l'anno del triplete dei ladri.

    RispondiElimina
  50. Direi "Cronaca di un triplete annunciato" :(

    RispondiElimina
  51. Perisic è il giocatore che più mi fa incazzare per atteggiamento ma credo sia insieme a banega Brozovic e Gagliardini l'unico potenziale top player della nostra rosa.
    Joao Mario grande delusione ma bisogna riprovarci.
    Vendere Perisic a parer mio sarebbe follia ma se è vero che hanno comprato pepe posso aspettarmi di tutto.
    Di Maria forte - molto ma io preferitei Berardi (l'assist di domenica è da vero fuoriclasse).
    Su Icardi penso che sia un buon attaccante ma non un top - se penso al recente passato è decisamente il meno forte tra i centravanti che abbiamo avuto (Milito Eto Ibra Cruz Crespo Vieri Adriano).
    Ma anche da lui ripartirei.
    Gli altri a mio parere sono tutti da vendere.

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    Risposte
    1. Cioè... Preferire Berardi a Di Maria?
      ........

      Ragazzi ma cosa ha fatto berardi?
      Anche domenica... Due saltini su entrata del difensore per prendere fallo...appoggi facili... Mai un dribbling e mai creato superiorità...
      Io sto gran giocatore proprio non lo vedo.

      Poi se si preferisce Berardi a Di Maria... Vuol dire che io il calcio lo vedo con occhi diversi..

      Elimina
  52. Domande Locos

    Creso ci sia differenza tra povertà (condizione dello spirito) ed indigenza (che è un crimine contro l.umanità. E che sarebbe evitabilissimo, dato che ci sono risorse in abbondanza per tutti).

    Libri: 1984 ; il coraggio del pettirosso; psicologia (yodorovsky) ; trasformazioni (bion); il paradiso degli orchi


    Film: l'odio; asterix e Cleopatra (cartone aninato); capitani coraggiosi; Harry ti presento Sally; mo better blues


    Musica: a Kind of blue ( Miles davis); ten( Pearl Jam ); dialogo tra un impiegato e un Non so:(gaber); il ballo di San Vito (capossela); Kind offerte Magic (queen); purché rain

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  53. Non giocherei con le parole. Con il termine povertà si intende la difficoltà a reperire il necessario per l'esistenza. Altrimenti si parla di povertà dello spirito o di altro.
    Ma sono concetti completamente diversi, anche se per alcuni i poveri sono poveri perché se lo meritano, perché non sono virtuosi e dunque costituiscono un fastidio per tutti i virtuosi che ce la fanno, più o meno bene.
    Inoltre la povertà dello spirito è una categoria concettuale quasi impossibile da definire.
    Sono certo che nessuno si autodefinirà povero di spirito mentre sono certo che molti dovranno ammettere di essere poveri finanziariamente

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  54. ieri sera ho visto INTER MONZA BERRETTI, semifinale del Brianza Cup.
    ha vinto l'Inter 4-0 (Celeghin Vai 2 Eboko).
    In finale, mercoledì prossimo incontreremo il Parma.
    La partita ha confermato lq modestia del torneo berretti dal punto di vista tecnico. O si riforma, o davvero ha poco senso parteciparvi.
    peccato perché la categoria potrebbe essere importante per dar tempoa chi on ha uno sviluppo atletico precoce di crescere senza l'assillo del risultato in un contesto che almeno agonisticamente prepari il salto in primavera.
    Mi piacerebbe un torneo con partecipazione obbligatoria per le squadre di A, strutturato su base regionale, ma con le squadre di B eC che schierino giocatori di due anni più grandi. Il gap tecnico verrebbe colmato dal maggior agonismo, le partite sarebbero combattute e di buon livello complessivo.
    Poi naturalmente fasi finali distinte per categoria, come oggi.
    Tornando alla partita noi abbiamo schierato inizialmente
    Mangano
    Zappa Minelli Damo Di jenno
    Brignoli Celeghin Rada
    Russo Kerin Vai
    Poi sono entrati Bolchini Borsetto Spaviero El Kassah Vitali Eboko Gaydou
    Tra i nostri bene entrambi i portieri.
    Damo ha dimostrato che anche fuori ruolo è il miglior centrale della squadra
    Di jenno ha svolto il suo compito senza strafare ma senza sbavature.
    Zappa e brignoli sono i due che hanno il passo per giocare in primavera (se hanno anche le altre caratteristiche necessarie lo deciderà Vecchi).
    Cele è davvero un regista sontuoso, se può giocare sotto ritmo
    Rada ogni tanto si accende Vitali il solito lottatore, Eboko l'oportunista, Spaviero , al rientro dopo 3 settimane, ha mostrato i ben noti lampi di classe ma deve mostrare anche intensità e continuità
    Vai ha un fisico che dovrebbe permettergli di spaccare il mondo. Invece non ha neppure la garra per difendere palla, coprirla, quando è in vantaggio, ritarda spesso di un attimo le conclusioni e spreca occasioni preziose. Ieri poteva fare 6 gol.
    gaydou, che è un '98 quindi era stato preso per la Primavera costituisce la più grande delusione del mercato giovanile estivo

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  55. Icardi con l'infortunio probabilmente si gioca la convocazione in nazionale ...

    chissa se Miranda si riprende

    toh Schelotto giocatore che secondo alcuni non poteva neanche giocare nei tornei aziendali ed era il male supremo dell inter...

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  56. Luciano

    Il discorso è infinitamente più complesso di quello che in modo maldestro non sono riuscito a spiegare e che in fondo non sono probabilmente in grado di capire e condividere.

    Rimane comunque inevitabile cadere nell'errore nella "teorizzazione" di un qualcosa di cosi complicato. Non volevo giocare con le parole, ma credo che un filo invisibile possa legare il concetto espresso pur essendo sbagliato nella forma e nei contenuti.

    RispondiElimina
  57. Quello che mi piace di Berardi è propio che fa le cose facili; non poco. L'esempio perfetto è l'assist di domenica - giocata è semplicie ma che in pochi avrebbero fatto con quei tempi.
    Poi mi andrebbe bene anche Di Maria eh però costa almeno il doppio e magari con quei soldi ci prendi 2 difensori come si deve

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    1. Per me berardi domenica ha fatto un assist molto "interista" e per questo mi sta molto simpatico.
      Lo vedrei bene come primo rincalzo di un forte esterno d attacco sulla destra (sempre se giocheremo a 3 davanti), ma vorrei come tipolare un grande giocatore... E di Maria è uno di questi, tra i piu "acquistabili" tra l'altro.

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    2. Poi se è da parlare di rapporto prezzo valore, di maria a 30 anni.. a 60 milioni... È molto.. forse troppo, però non li mettiamo noi...

      A quel punto prenderei Dembele del dortmunt o mertens a 35...

      Poi io ho sempre il pallino di Augustin del Psg... Che secondo me può diventare devastante

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  58. Trovo l'Inter abbia una squadra dirigenziale poverissima. Di idee.

    RispondiElimina
  59. ILI: non i riferivo a te, dicevo in generale. Se uno vuole discutere di poevrtà, in linea di massima si riferisce allì'indigenza.
    Altrimenti dice: che cosa ne pensi della povertà di spirito?
    Poi è vero che alcuni, che definirei razzisti sociali, ritengono che l'indigenza sia la conseguenza della povertà di spirito

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  60. Datemi pure dello schizzinoso, ma a me non entusiasma neppure Di maria. Non parliamo poi di pastore.
    Per fortuna penso che siano nomi buttati a caso: Ausilio va a Parigi? Deve essere per Di maria.

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  61. Sono contento se Schelotto viene parzialmente rivalutato, anche perché per un milleismo mi sento responsabile della sua venuta all'Inter.
    In epoca non sospetta, l'ho incontrato e ho cercato di convincerlo a venire da noi. Lui mi ha detto che bisognava tener conto anche delle società: lui avrebbe preferito l'Inter ma in corsa c'era anche il Napoli.
    Ricordo anche di avergli detto. se vieni a Milano, però potrai fare solo il terzino: hai corsa lunga e puoi imparare a marcare. Come attaccante il tuo repertorio mi sembra troppo limitato. E lui mi ha risposto: farei volentieri anche il terzino

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  62. Credo che Luciano si riferisse a me.
    Non ho parlato di povertà di spirito, che ha in suono cattolico (non che ci sia nulla di male).
    Ma di povertà che è il più delle volte connessa a una percezione della realtà.
    Se invece parliamo di mancanza di mezzi di sussistenza, allora quella è una cosa concreta e -ripeto- un crimine.
    È criminale che esistano persone costrette a soffrire quando abbiamo risorse e tecnologie per assicurare a qualsiasi essere umano condizioni di vita dignitose.

    E non vedo nulla di nobile nella indigenza o nella povertà stessa.
    È altre si vero che la ricchezza non dipende strettamente dalle risorse finanziarie.

    Ecco, credo sia interessante concentrarsi sul concetto di ricchezza.

    Lottare perché non ci siano indigenti dovrebbe essere un obbligo quotidiano per ognuno di noi.

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  63. Francamente del PSG i due giocatori che mi interessano di più sono Marquinhos e Krychowiak. Il primo è chiaramente uno dei migliori centrali in circolazione, il secondo per me è un ottimo centrocampista.

    Di Maria non mi ha mai entusiasmato, anche se, fossero vere le voci su Pepe, significherebbe che c'è una partnership in atto con Mendes e allora...

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    1. In ogni caso continuo a pensare che davanti vorrei dei veri attaccanti invece che esterni...

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    2. Per quanto mi riguarda khrickowiak è un buon giocatore... Marquinhos un centrale molto sopravvalutato..

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  64. Molto interessanti tutte le risposte che ho letto in risposta ai quesiti de El Loco. Mi fa piacere che ci sia anche una varietà nei gusti cinematografici, letterari e musicali, la considero una 'ricchezza' per questa piccola comunità di cui facciamo parte.

    Comunque, Luciano, il mio primo concerto fu oramai penso vent'anni fa in compagnia di mio padre. Andammo a vedere Guccini. :)

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  65. Schelotto vanta una presenza in nazionale italiana. Evidentemente in gara amichevole, cosa che gli permetterà di giocare eventualmente con l'Argentina. Non so giudicare il giocatore, da noi è stato sicuramente da subito oggetto di dileggio e credo abbia giocato pochissimo, al massimo una decina di partite. Mazzarri comunque lo escluse subito dai suoi piani, non lo convocò neppure per il ritiro.

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  66. Secondo me Berardi arriverà per prendere il posto di Candreva che per l'Inter del futuro sarà solo un rincalzo, l'eventuale "campione" invece sarà quello che sostituirà Perisic e qui i nomi sono tanti da Sanchez a Rodriguez, da Di Maria a Salah... bisogna solo capire quale sia il più fattibile e il più utile per noi.
    A me non farebbe così schifo puntare subito su Schick, altro che parcheggio di un anno!

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  67. nemmeno a me, Roberto. ma se las ciarlo là un anno è la condizione per bloccarlo...

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  68. Emiliano, Cirabo di Guccini è per me una delle più belle canzoni mai scritte. Do musica leggera, ovvio

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  69. Risposte
    1. Sono d'accordo, è una canzone bellissima... ed è incredibile il fatto l'abbia scritta credo alla fine degli anni novanta cioè dopo tanti anni dopo da quando aveva cominciato a scrivere canzoni. Una ispirazione altissima e durevole negli anni.

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  70. Avviso ai naviganti e in particolare a Giancarlo lo...juventino (scherzo eh, non vorrei venir soppresso materialmente)

    Principali partite delle giovanili

    Primavera: sabato ore 11.00 amichevole contro il renate a Interello

    U17: domenica ore 14.30 a Roma Roma Inter andata quarti

    U16: domenica ore 15.00, Interello: derby per il secondo turno dei p.o.

    U15: Salerno: domenica ore 10.30 SU14alernitana Inter andata quarti

    U14 Bologna gaslspar Cup con Milan, Atalanta, ecc.

    Giov Reg B 18-21 a Santarcangelo memorial Fulvio Protti , con Milan , juve, Real, ecc.

    Esordienti 19-21 Gif Cup in Francia con juve Arsenal, PSG, Anderlecht...

    Pulcini A: 20-23 trasferta a Southampton per amichevoli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quale partite pensi di andare a vedere? Gli U16?

      Domenica dovrebbe cominciare anche il Mondiale U20 per l'Italia con il nostro dimarco tra i convocati.

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  71. se sto bene entrambe le partite che si giocano a Milano

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  72. Mi intrometto per esprimere i miei gusti su quanto proposto:
    Musica: The Smiths - Placebo - Radiohead - ma anche tanta musica anni 70 di vari folk singer e cantautori italiani, (anche per me Cyrano di Guccini, anche se più recente, è una perla)
    Film: Qualcuno volò sul nido del cuculo - Le vite degli altri - Se mi lasci ti cancello - Mr. Nobody, ma potrei andare avanti delle ore.
    Libri: classici russi dell'800 Dostoevskij, Gogol,ecc.

    Mi permetto invece di non parlare di Inter nè di commentare tutte le voci che vengono buttati in piazza.
    Dico solo che per l'allenatore a questo punto mi farei andare bene Spalletti, che umanamente non mi è mai piaciuto, anche se spero ancora in una sorpresa dell'ultima ora dalla Spagna.

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    Risposte
    1. I Placebo (li ho abbandonati tantissimo tempo fa) sono invece il primo concerto che ho visto da solo/con amici.

      Mr Nobody è un film bellissimo. Jaco Van Dormael ha fatto solo capolavori. Che grande regista.

      Io comunque non vedo aspetti negativi nel possibile arrivo di Spalletti. L'importante è che lui, Sabatini, Ausilio lavorino assieme per fare una squadra forte (quindi che arrivino dei buoni giocatori).

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    2. Emiliano se hai trovato Mr. Nobody un film bellissimo tanti applausi.

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    3. Un capolavoro. Ti suggerisco vivissimamente, se non li hai già visti, 'Totò le héros' (in particolare) e 'L'ottavo giorno'. Alla fine ha diretto solo quattro lungometraggi (l'ultimo è uscito tipo uno-due anni fa, 'Dio esiste e vive a Bruxelles') in qualcosa come trent'anni, ma parliamo per ognuno di questi di un vero capolavoro.

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    4. Abbiamo due cose in comune Massimo: la passione per i Radiohead e per Dostoevskij :). Pink floyd Led Zeppelin Janis Joplin Radiohead The Cure e Pearl Jam i miei autori stranieri preferiti. De André (In tutto) e Battiato fra gli italiani mentre manichini di Renato zero una delle mie hit di sempre. Film: Fellini, Antognoni, Petri e Ferreri fra gli italiani e Truffaut,Godard ( questa è la mia vita e mission alphaville in particolare), Resnais, Carnè,Malle, Rohmer Kusturica, Nolan e Malick tra gli stranieri. La sottile linea rossa e the tree of life tra i miei preferiti in assoluto. Letteratura Herman Hesse (il lupo della Steppa) e appunto Dostoevskij mentre in filosofia Kierkegaard

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  73. http://www.fcinter1908.it/primo-piano/zhang-jindong-accordo-con-la-repubblica-ceca-cooperazione-anche-nel-calcio/

    Bel modo di fare affari di suning. Non arrivi su Schick? COMPRA LA REPUBBLICA CECA

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  74. Vi invidio molto. Vi invidio molto perchè avete conoscenze che spaziano dalla cultura generale, alla musica, al cinema, teatro...filosofia.

    Io ho pochissime conoscenze in realtà e credo che la "colpa" sia soprattutto mia ma anche della velocità a cui viaggia il mondo oggi. Sono figlio della nuova generazione (circa ;) ) e non ho mai tempo per fare nulla, per appassionarmi di nulla, per leggere (forse l unica cosa che mi concedo al posto di dormire..), parlare o confrontarmi. È un mondo che và a ritmi che non riesco a sostenere, dove trovare voi il tempo per coltivare le vostre passioni? Per me, lo ammetto, è un grosso problema..

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    1. ILI, leggere è la (seconda) miglior cosa da fare a letto.

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    2. La prima è vedere le partite dell'Inter ? :)

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    3. Oddio, per me a letto la sera ha orari diversi... per fortuna. Comunque la prima è a discrezione soggettiva.............

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    4. In effetti faccio delle bellissime dormite :D

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  75. Si potrebbe scrivere solo di giovanili, libri, musica, filmografia fino a quando non si avranno novità positive sulla nostra squadra. Non so personalmente quando potrebbe durare l'astinenza.... Si scherza naturalmente.

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  76. 'Azz ... Come ho potuto lasciare fuori Dostoevskij! ?!
    E la sottile linea rossa, The Big kahuna, American Beauty, dialoghi amorosi, frankenstein jr, ....
    Troppi. ...

    E "grace" di Jeff Buckley, o Coltrane, Bach , :don Giovanni "di Mozart.

    E... Ili, non me la conti giusta, tu puoi sembrare di tutto tranne che ignorante o poco curioso...

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    1. Se ti consola Carlo io ho incredibilmente lasciato fuori Jeff Buckley :)

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    2. Posso sembrare di tutto lo prendo come un complimento :D

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  77. Anche secondo me ILI non ce la conta giusta, ma sento di condividere il disagio che esprime. Purtroppo la problematica cui allude, quella relativamente i ritmi e la mancanza di tempo anche per riuscire solo a concentrarsi, dedicarsi con amore a qualche cosa, è qualche cosa che soffro in maniera particolare. Interessante il fatto dica sia un fatto 'generazionale'. Forse è vero, c'è una parte almeno di una generazione che è come se fosse parte di una generazione di mezzo e in questa situazione di sospensione non riesce in qualche maniera a trovare il proprio equilibrio. Perlomeno io mi sento così. Avrei bisogno di una specie di allenatore personale (tipo, se vogliamo parlare di cinema e calcio, Eric Cantona ne 'Il mio amico Eric' del grande Ken Loach!).

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    1. Guardate che non ve la sto raccontando :)
      Non so chi, come me, alla soglia dei trenta (alla faccia della nuova generazione!) si sente sospeso in uno stato di irrequietezza dato dai ritmi che non mi permettono di combinare nulla. Spesso mi chiedo se sia un fatto mio personale di organizzazione..

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  78. Per il resto, continuate pure a 'cazzeggiare', ma io domani, massimo dopodomani un bel post di presentazione su Lazio - Inter ve lo posto comunque. Non la passerete liscia.

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  79. ILI: pensa che la maggior parte dei nomi che qui si citano, io non li ho mai neppure sentiti nominare...

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  80. parentesi Inter: Fc Inter news dice che siamo davvero vicini a Di Maria

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  81. Buonasera a tutti. Sono contento che su questo blog si parli d'altro oltre che di calcio (argomento che trovo noioso quando architettato da certa stampa iniqua).
    Vuol dire che questa fine annata la passeremo così. Il mio debole vi confesso è lo swing dei Dire Straits, ma amavo molto anche i Pink Floyd. In Italia seguivo la PFM ed i Nomadi, penso però di avere qualche anno più di voi.

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  82. A Gabriele dico che Di Maria è un calciatore fantastico, per questo credo che non verrà.

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  83. Prova film....Prova libri ...Prova Fiction

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    1. ....non è uno sfottò... gli ultimi miei commenti non erano apparsi e quindi volevo capire...tutt'appost

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  84. Toto le héros - Un eroe di fine millennio è veramente un film stupendo, di grande forza sentimentale e poi la colonna sonora "Boum" di Trenet è stupenda.

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  85. scusate se dico la mia 1) la povertà è la mancanza di mezzi, di sostentamento certo, ma anche la mancanza di opportunità, di conoscenza, e spesso tutte assieme, ma in alcuni casi la povertà è indice di inaridimento, di pigrizia mentale
    2) la cosa che più mi piace oltre a stare con le persone che amo è leggere questo blog e, non me ne vogliano tutti gli altri utenti, in particolare ciò che scrive Luciano, oltre che per il suo immenso e inarrivabile interismo, per lo stile sempre lucido, misurato.
    5 film: The Untouchables, l'Attimo fuggente, Schindler's list, Roma città aperta,Un pesce di nome Wanda
    5 libri: La luna e i falò, la certosa di Parma, Il nome della rosa, i Buddenbrook, i Malavoglia
    Un caro saluto a tutti.
    PS. Caro Emiliano nel ringraziarti per il tempo e la passione che metti in questo bel progetto, mi permetto però di chiederti un favore; mai più in un blog interista una istantanea che ritrae un nerazzurro sconsolato circondato da radiati scampati esultanti.
    Grazie

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  86. Intanto, pare che il Milan si stia muovendo bene sul mercato...
    Mannaggia

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  87. diesirae: finalmente uno con il quale condivido alcune preferenze (The Untouchables,Schindler's list, Roma città aperta, i malavoglia). la luna e i falò l'ho amata da ragazzo, ma non penso più che sia un capolavoro assoluto. . L' Attimo fuggente l'ho fatto vedere ai miei ragazzi (tutta la scuola, 1.500 studenti circa) ma non mi è mai piaciuto. Per me è l'esaltazione di tutto quello che non mi è mai piaciuto. Tra la logica e la fantasia sin da piccolo ho sempre preferito la logica. Appresso la fantasia ma dentro le strutture logiche.

    A proposito di foto sbagliate: non auguro a nessuno di voi di vedere una partita dei nostri ragazzi insieme a tre genitori (nostri) che si sono portati un televisore portatile o qualcosa di simile e hanno seguito appassionatamente istante per istante non la partita dei loro figli, ma le prodezze degli innominabili

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  88. Ho fatto tanti di quegli errori parlando e scrivendo di calcio che sono giustificato solo per il fatto di essere un tifoso appassionato ma incompetente,
    Però adesso un piccolo riconoscimento lo vorrei. Alla fine dell'estate ho detto e scritto che avevamo una squadra che non poteva lottare per le prime tre piazze a meno di un suicidio per motivi non tecnici delle favorite. Ho detto che potevamo giocarcela con Milan Fiorentina e Lazio. Giocarcela vuol dire che si può arrivare davanti, pari o dietro.
    Ovviamente non potevo considerare la sorpresa Atalanta, ma ho persino detto che non era da escludere un a)aoutsider a sorpresa (un anno fu il Catania)
    Ho trovato pochissimi consensi. per i più la nostra rosa non era inferiore almeno a quelle di Roma e Napoli e superiore alle altre.
    Adesso dai confronti sui singoli scopro una convergenza sul fatto che prevaliamo noi al massimo in un ruolo o due.
    Siccome sono parecchi anni che non sbaglio pronostico evidenziando i limiti della rosa spero che per il prossimo campionato prevederò la conquista dello scudo

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  89. Francesco Buono è un grande. Di maria secondo me non tanto. Io preferirei altri (Sanchez, per definire la tipologia)

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  90. Questo è il momento peggiore per noi tifosi, non si capisce niente....abbiamo l'allenatore o non l'abbiamo? E i giocatori che staremmo trattando sono o non sono semplici iperboli giornalistiche?
    Una cosa è sicura questo è il momento di avvantaggiarsi sulla concorrenza, adesso va impostato il lavoro di costruzione della rosa...il momento di allacciare i contatti con giocatori e procuratori...vorrei tanto Conte come nostro trainer, ma se tentenna.....se ci tiene come ruota di scorta, allora lasciamo perdere e andiamo a prenderci Spalletti.
    La cosa importante comunque è impostare il lavoro e iniziare a "lavorare"! Valutare bene ogni situazione specialmente quelle critiche, in modo da non ritrovarci come al solito a metà stagione come quello che va al mare e si è dimenticato il costume da bagno....che poi quando dico "guarda che sei senza costume" mi dicono che sono arrogante!

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  91. Oggi il giro d'Italia è passato davanti casa mia, così sono sceso per vederli in azione. C'è un cavalcavia io mi sono messo in cima....hanno fatto la rampa ad una velocità impensabile, i loro volti erano rilassati, nessun accenno di sforzo...io e il mio vicino ci siamo chiesti come sia possibile correre a questi ritmi per oltre venti giorni....impressionato ma anche molto dubbioso.

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  92. .... l'Inter è crollata (ora - quasi tutti - sappiamo perché...) ma poteva succedere alla Roma (sempre sull'orlo di una crisi di nervi...) o al Napoli.....

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  93. giancarlo51
    Grazie Luciano per le informazioni sulle giovanile . Mai e poi mai io guardo quando giocano i biretrocessi
    o i ladroni se non contro di noi .

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  94. Luciano #91

    E' da dieci anni che ti seguo (Con Nicoletti su ISCM, sul sito di Alessandro Arrighi in arte Terminetor, su Cuore nerazzurro, su Interista Sempre e pure un paio d'altri che nemmeno più ricordo..) e non hai mai sbagliato un pronostico di questo tipo.. se non nel 2010 dove clamorosamente non avevi previsto il nostro triplete ;)

    Oltre a dimostrare una passione sconfinata e un modo unico di porti, hai una qualità superiore, la saggezza di vederci lontano..

    Con poco rispetto, ti chiedo: non hai mai pensato di scrivere un libro?

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  95. Altro ottimo intervento di Ausilio, che definisce il suo attuale Presidente "Un signore che sta in indonesia". Certifica che se anche l'inter scovasse (per puro caso) giocatori top, questi vorrebbero andare in club di altra caratura. Lascia intendere vigliaccamente che barbosa sia stato preso per motivazioni extracalcistiche. Ogni volta che apre la bocca davvero perde un'occasione per tacere. Credo di odiarlo

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    1. Come darti torto...fa capire che non ci sono mezzi per migliorare di molto la squadra se non tramite cessioni, per via del fpf. Se i tifosi continuano a leggerlo si guarderanno dall'essere assidui frequentatori dello stadio. Per me è assolutamente inconcepibile che sia ancora d.s. Sembra un incubo

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    2. Veramente inquietante l'intervista di Ausilio....ti spinge proprio a rinnovare l'abbonamento.....scusate ma sono il solo a trovare insolito il silenzio di Zanetti.

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  96. Eh, ho scritto libri di Geografia economica per le superiori, che ha avuto un ottimo successo, battendo come vendite quello di docenti universitari della disciplina e anche della conduttrice televisiva di "mezz'ora con.."
    Un libro inteso cone romanzo o comunque opera di evasione no.
    Avevo proposto tempo fa a Casiraghi di scriverlo insieme. lui mi rqccontava i mille episodi importanti della sua carriera e io li organizzavo in un testo narrativo. Mi ha detto: "quando sarò in pensione" ma non credo mi abbia preso sul serio. E pensare che avevo già l'editore pronto a pubblicarlo.
    La saggezza, posto che sia una virtù, si acquista con gli anni (ne servono tanti) . Da giovane ero un tifoso intemperante che voleva cacciare tutti colpevoli di non essere più la grande Inter di AM, Allodi, HH e di 15-16 inarrivabili campioni

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  97. Chiedo venia,,,, anche io avevo pronosticato un quinto settimo posto ma speravo anche che l`inter di pioli non crollasse. Non esistono i 2 punti in 7 partite. Partirei di li` per eicostruire x l`ennesima volta... Poverta`? Per me significa non potere studiare, avere salute, lavorare. Sono i tre diritti fondamentali. In Italia siamo molto poveri ormai, secondo me.

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  98. La saggezza si acquista si con gli anni, ma anche con esempi da seguire e chiaramente tu fai parte di questa ristretta cerchia per quanto mi riguarda.

    Negli anni ho letto tanti commenti di persone che ti hanno preso a riferimento nel non semplificare gli avvenimenti, ma di contestualizzarli, analizzarli, valutarli.. cambiando prospettiva, visione e modo di porsi e spero di farne parte.

    Ad ogni modo credo che dovresti scriverne uno, senza Casiraghi ;)

    Argomenti? Un qualcosa che spazia tra calcio, cultura, religione, filosofia, metodo, convinzioni.. non so.. ma credo dovresti farlo ;)

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    1. Sono assolutamente d'accordo. inserirei anche storia e letteratura. Ha tutti i mezzi per farlo

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  99. grazie ILI, ma io credo che deve scrivere un libro chi ha qualcosa di importante da dire o è capace di interessare, commuovere, divertire. Non so fare nessuna di queste cose e non lo dico per falsa modestia, ma perché è la verità. Il mio mondo culturale è angusto, come dimostrano proprio i risultati sul dibattito delle preferenze.

    Michele: io penso che invece partire da quel dato sarebbe una scelta interpretativa parziale. Per me si deve partire dai punti fatti nell'intera stagione e dalla posizione di classifica. Sono i tempi lunghissimi che fotografano in pieno la tua realtà. Se non facevi pochi punti nelle prime, il resto sarebbe cambiato . Probabilmente se non avessi fatto tanti punti dopo, non ne avresti persi così tanti alla fine.
    Con un'altra partenza, sin dall'estate, anche questa rosa insufficiente avrebbe forse dato di più. Ma per raggiungere le prime manca molto a mio parere e non c'è situazione contingente che possa rendere meno radicale il giudizio, se non si vuole buttare un altro anno

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  100. Senza dubbio hai ragione. Ma per me la situazione ha spiegazioni validissime e semplici fino a 2 mesi fa. Precampionato e campagna acquisti non condivise, rosa molto sopravvalutata dai dirigenti, solita capacita` di colpirci nei momenti chiave. Impossibilita` di avere le prime scelte {ogni volta vedo giocare Dybala e Mandzukic mi viene il mal di fegato}. Non mi spiego il crollo. Una guerra interna? Vorrei sperare di no. Ecco. Per una volta partirei dalla fine.

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  101. Lo sai che laso come te, e infatti se ricordi parlavo di tenere Pioli e fargli fare campagna acquisti e preparazione a prescindere. Non posso pensare saremmo dietro al milan cosi. E pioli temo si dimostrera` ottimo altrove come ha fatto Gasp, cui l`esperienza all`inter penso sia servita moltissimo sul piano caratteriale.

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  102. Molto interessante il discorso di Ausilio. Non sarà il top assoluto dei ds ma non è neppure quello sprovveduto che si vuol dipingere. ha chiarito la complessità della situazione, le difficoltà ad operare con profitto.
    Purtroppo è un discorso realistico che ci dice una cosa: dovremo avere ancora parecchia pazienza. Con mancini siamo arrivati al quarto posto. Via lui siamo ripartiti da zero. Bisogna scegliere bene ( pur con le difficoltà da lui espresse) e poi tener duro, anche contro le critiche inevitabili dei tifosi. Inevitabili perché non vinceremo e difficilmente faremo anche solo molto meglio.
    Il mestiere dei tifosi è criticare (quando non si vince) la formazione, la tattica, i cambi, l'allenatore e l'impegno dei giocatori.
    Il mestiere della società è quello di guardare la realtà e tirare dritto, se convinti che gli errori sono un momento inevitabile della crescita

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    1. In due parole. È un discorso da licenziamento in tronco

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    2. In effetti in una azienda "normale" domani Ausilio non troverebbe più la sua scrivania. È interessante capire il perché di questa intervista, Ausilio è persona intelligente, perché fare simili dichiarazioni

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  103. Spero tu abbia ragione Luciano. A me questa intervista sembra l'ennesimo atto di una faida interna. Permettimi una precisazione, per me il mestiere del tifoso è tifare è una battuta se gli errori sono un momento inevitabile della crescita l'Inter dovrebbe essere ormai più che adulta.

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  104. Mi viene il sospetto che Ausilio voglia farsi cacciare

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  105. Beh, però se continuate a parlare di libri mi invogliate.
    - il buio oltre la siepe di Harper Lee
    - Le correzioni di Franzen
    - antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters
    - il bar delle grandi speranze di Moehringer
    - la confraternita dell'uva di Fante
    - il lamento di Portnoy di Roth
    - un libro qualsiasi di Steinbeck (e non smetterò mai di ringraziare mio padre per avertelo fatto conoscere da ragazzo)
    Ecc. Ecc....
    Si nota che mi piace la letteratura americana?

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  106. Oppure, per cambiare emisfero,
    - l'amore ai tempi del colera di Marquez
    - mi,sono seduta sul fiume Pedra ed ho pianto di Coelho

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  107. Luciano #102

    La mia era una richiesta avara ed egoista, perchè in realtà è un qualcosa che vorrei facessi per me o per la 'comunità' (mi raccomando sostenetemi :) ). Sono fermamente convinto che hai un sacco di questioni interessanti di cui scrivere o romanzare.. e ripeto, credo proprio dovresti condividerle. Che sia libro, articoli, scritti, 'vademecum'..

    Per me sarebbe un qualcosa di assolutamente formativo che mi aiuterebbe a fortificare le mie (o nostre..) convinzioni (magari non tutte condivisibili,eh!), in questa mia attuale posizione di sospensione alla ricerca del giusto equilibrio tra la velocità della realtà e la necessità di avere delle certezze ;)

    Perdonatemi per la mia odierna anima in pena..

    Marco Pedrolini

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  108. I casi sono due : o vuole farsi cacciare o è un p...a...o forse entrambe le possibilità.

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  109. Ho riletto le dichiarazioni. probabilmente sono rincretinito del tutto.
    A me sembrano considerazioni che spiegano il reale in modo assolutamente analitico e convincente. Dichiarazioni che non sono mai, in nessun modo contro la "ditta" di bersaniana memoria, anzi. Rivelando vincoli profondi e difficoltà nell'agire ne attenuano o annullano le responsabilità

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    1. Io sono d'accordo. Analisi molto lucida. Ho letto l'intervista per iscritto (magari guardandola si notavano dei toni particolari, non so) ma a me è sembrata una analisi molto corretta dell'andamento della stagione. Ci vorrebbe un post dedicato Luciano. Pensi di riuscire a scriverlo?

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  110. tanti auguri per un grande futuro, Pina!

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